Sabadì

Best Packaging: Sabadì, Modica (Ragusa)

Il premio per la miglior veste grafica, in collaborazione con Scuola Politecnica di Design, va all'istrionico cioccolatiere Simone Sabaini.

Quello di Simone Sabaini potrebbe essere letto come un sorprendente percorso “in direzione ostinata e contraria”, con quella dose di poesia fantasiosa che spesso si canta in alcune canzoni. Veronese di nascita, accumula un bagaglio di esperienze nel mondo della finanza del quale poi decide di liberarsi, folgorato dalla città di Modica, con la sua bellezza e i suoi ritmi lenti. Se Simone ha deciso di trasferirsi lì lo si deve anche alle sue bontà, e più precisamente a quel cioccolato tanto riconoscibile — con il suo morso consistente e granuloso — da averlo reso una specialità conosciuta ovunque. Quelle che per altri produttori sono caratteristiche imprescindibili, però, per lui sono spesso difetti ed è così che con Sabadì inizia a lavorare a un prodotto che, pur trattato a freddo e senza burro di cacao aggiunto (come l’antica tradizione prescrive), si mantiene comunque lucido e compatto. Ma, come dicevamo sopra, la fantasia di Sabaini non sembra avere limiti ed è scavando sempre più a fondo tra idee e progetti che nel 2018 arriva ad aprire la prima cantina per l’affinamento del cioccolato, unica nel suo genere. Le tavolette lì si impregnano dei profumi, dei gusti e degli aromi dell’isola e — avvolte in confezioni che parlano di colori, storie e leggende siciliane — li portano con sé in giro per il mondo.

Oltre che per la qualità delle materie prime, i prodotti Sabadì si fanno notare per l’efficacia del packaging. Quanto conta questo aspetto per voi?

Il packaging è importante nella misura in cui lascia trasparire la verità del prodotto, in una coerente ricerca di bellezza. Le vostre confezioni sono spesso “parlanti”.

Qual è la storia che volete raccontare?

Vogliamo condividere un’esperienza di gusto e bellezza, “nel giorno che forse non esiste” (questo è anche il nome della pagina Instagram di Sabadì, ndr). Le scatole di latta, così come gli imballaggi in carta, hanno spesso un sapore rétro.

Vi ispirate al passato o guardate più di frequente al futuro?

Il nostro obiettivo più ambizioso è quello di proporre un prodotto fatto con grande cura e attenzione in ogni dettaglio, proprio come si faceva una volta in Italia e come crediamo sia ancora possibile fare oggi.

Come descriveresti i prodotti Sabadì in tre parole?

Buoni, belli, innovativi.

Il vostro packaging dichiara immediatamente la sua “sicilianità”: quali sono i valori legati al territorio che vorreste trasmettere ai consumatori?

La sicilianità che trasmettiamo non è certo da stereotipo. Crediamo che questa terra possa esprimere ancora forti elementi di innovazione, se si ha la competenza e il coraggio di guardare da un diverso punto di vista il suo grande patrimonio di biodiversità, cultura e tradizione.

Scuola Politecnica di Design
scuoladesign-spd.it
Fondata a Milano nel 1954 da Nino Di Salvatore, SPD Scuola Politecnica di Design è la prima scuola post-laurea italiana per le discipline del design. Oggi è un laboratorio internazionale orientato allo sviluppo di esperienze e di progetti in grado di mantenere un equilibrio tra funzione ed espressione, produzione e sperimentazione, grazie alla combinazione delle sue radici italiane e un forte orientamento internazionale. A testimoniare il suo fermento culturale sono gli studenti provenienti da tutto il mondo, che ogni anno rappresentano in media 40 diverse nazionalità. Tra i master più seguiti quello in Food Design, che combina capacità di gestione del marketing e della comunicazione e sensibilità progettuale.

Maggiori informazioni

Crediti fotografici: Martino Dini

Leggi anche: Food&Wine Italia Awards 2022: tutti i premiati

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati