Le immagini, strazianti, sono sotto gli occhi di tutti e purtroppo riguardano non solo l’isola ma anche altre regioni d’Italia, dall’Abruzzo alla Sicilia. La Sardegna, tuttavia, è purtroppo la regione più colpita dagli incendi estivi che continuano a bruciare cancellando paesaggi e attività agricole, ulivi millenari e pascoli, vigne e campi, in particolare nel territorio oristanese del Montiferru che è tra i più ricchi di tradizioni e produzioni gastronomiche. Tralasciando – almeno per il momento – le polemiche su cause e responsabilità, proprio il mondo del cibo e del vino sta dimostrando ancora una volta di saper rispondere a momenti di crisi con azioni di solidarietà e supporto concreto, mettendo in piedi di poco tempo diverse iniziative per raccogliere fondi.
L’associazione socio-culturale cagliaritana Riverrun Hub – che pubblica anche la collana editoriale di guide Nonturismo, improntata sul turismo consapevole – lancia ad esempio l’iniziativa e l’hashtag #forzasardegna chiamando a raccolta la ristorazione sarda: per tutto il mese di agosto i locali che decideranno di aderire all’iniziativa potranno mettere in menu un piatto il cui ricavato andrà alle comunità colpite dall’incendio degli scorsi giorni. In particolare, Riverrun Hub, in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa, utilizzerà i fondi per l’acquisto di piantine di ulivo destinate alle imprese agricole dei territori danneggiati dagli incendi.
L’Antica Dimora del Gruccione, struttura di ospitalità diffusa di charme e ristorazione autentica a Santu Lussurgiu – borgo storico del Montiferru toccato dagli incendi – ospita come ogni estate l’intimo festival musicale Vulcani (che diventa per l’occasione Vulcani – I Sentieri del Montiferru) organizzando tre cene accompagnate da musica blues dal vivo: il ricavato sarà devoluto al progetto di ripristino dei sentieri che partono dal paese, bellissime e preziose vie di cammino che collegano ad aree boschive e di interesse ambientale, per permettere di tornare a scoprire questo territorio bellissimo.
Mureddu Sugheri, sugherificio italiano che dal 1038 produce tappi in sughero di alta qualità per vini fermi, frizzanti, spumanti – sono a Nerviano, in provincia di Milano, ma il nome tradisce le orgini – lancia sui social un SOS Sardegna e una raccolta fondi su GoFundMe chiedendo il sostegno del mondo dell’enologia e degli appassionati di vino per ripristinare le sugherete sarde da cui arriva gran parte della materia prima utilizzata.
Ma l’aiuto viene anche dal mondo dell’artigianato non gastronomico (anche se ci sono pure attività del settore come il microbiscottificio marchigiano Frolla): lanciata e promossa dalla maglieria di Gaia Segattini e dal laboratorio di gioielleria Eilish di Alice Canapa, l’iniziativa #artigianiperlasardegna (seguendo l’hashtag su Instagram trovate le varie proposte) invita a realizzare e mettere all’asta oggetti dedicati alla raccolta fondi per sostenere le zone colpite.