Il Mercato Centrale di Umberto Montano arriva a Milano

In un’ala – riqualificata per l’occasione – dell’imponente stazione di piazza Duca d’Aosta, pendolari e milanesi troveranno riunite una trentina di botteghe del gusto. Inaugurazione il 2 settembre.

Dopo Firenze, Roma e Torino, anche nel capoluogo lombardo debutta il progetto dell’imprenditore toscano meritevole di aver sdoganato in Italia l’idea di mercato gastronomico già apprezzata in altre grandi capitali europee. Dal 2 settembre (taglio del nastro alle 18.30), lo spazio di 4500 metri quadri su due piani – ricavati sul lato della Stazione Centrale che affaccia su piazza IV Novembre, grazie a un ingente investimento – accoglie una trentina di botteghe e artigiani (26, per essere precisi), moderna piazza del gusto operativa all day long a pochi metri dai binari, per pendolari e milanesi in cerca di un’offerta gastronomica varia e di qualità. L’idea, infatti, com’è abitudine della “casa”, è quella di dialogare con la città e i suoi quartieri, offrendo non solo ristoro ai viaggiatori che quotidianamente affollano – numerosi – la stazione, ma anche un punto di ritrovo, aperto fino a tarda sera, per chiunque voglia riappropriarsi di uno spazio tornato a vivere dopo una riqualificazione pronta a stupire con effetti speciali.

A Milano, la squadra ai blocchi di partenza contempla vecchie conoscenze del Mercato Centrale e nuovi acquisti. Tra gli altri, l’istituzione dei ravioli cinesi in città, Aghie Zou (già accolto nel circuito di Montano a Firenze e Torino), che partendo dal piccolo laboratorio di via Sarpi ha costruito un’idea imprenditoriale forte e replicabile in più forme (come dimostra anche l’ennesimo progetto di ristorazione che proprio in questi giorni parte allo Spazio Tertulliano di Calvairate, fianco a fianco con il laboratorio di panificazione di Davide Longoni). E ancora, tra i veterani del Mercato, i toscani Enrico Lagorio per la Chianina e Savigni per la macelleria tout court (con la Cinta Senese Dop), Giacomo Trapani per trippa e lampredotto, Savini per i tartufi.

Tra le new entry, invece, spiccano le insegne di note realtà meneghine come la Pasticceria Martesana con i dolci di Vincenzo Santoro, Crosta e la pizza tonda di Giovanni Mineo e Simone Lombardi, Davide Longoni, per la vendita di pane e dolci da forno (a chiudere la filiera si aggiunge la bottega di Viva la Farina). Per i formaggi, invece, il nome di riferimento è quello dell’azienda cremasca di Tommaso Carioni; ai suoi prodotti si affianca la produzione in loco di mozzarelle e ricotta, consentita dalla presenza di un piccolo caseificio allestito tra i banchi. Mentre dal Piemonte arrivano i gelati di Mara dei Boschi e la pasta fresca di Marco Michelis, da acquistare o consumare in loco.

È varia, infatti, l’offerta di ristorazione, dai piatti vegetali e salutari de Il Succo e il Verde ai risotti di Sergio Barzetti, alla cucina isolana (quella dell’Elba) di Piero e Luca Landi. Guest star molto attesa al debutto meneghino è Joe Bastianich, con il suo american barbecue. Discorso a parte va fatto per la pescheria, che da sola occupa un’area molto estesa, per sottolineare la qualità e la funzione strategica del mercato ittico di Milano in Italia e in Europa. La gestione del banco (affidato ad Andrea Collodi), come pure del ristorantino di pesce di stampo tradizionale e del moderno fish bar Fishion è interamente affidata a Pedol, storica pescheria della città, da qualche anno passata sotto la proprietà di Ugo Cosentino. Nomi noti anche per il beverage: Flavio Angiolillo a dirigere il cocktail bar, Tannico a organizzare la cantina dell’enoteca.

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