Carpaccio di pesca e barbabietola

Carpaccio di pesca e barbabietola

Un "nastro" vegetale impreziosito da capperi selvatici (boccioli raccolti prima che spunti il fiore) e gel di carpione.

Tempo di preparazione

30 minuti

Tempo totale

1 ora e 30 minuti

Dosi per

2 persone

Ingredienti

Per il gel di carpione:

75 g di vino bianco

75 g di acqua

75 g di aceto bianco

1/2 spicchio di aglio

1/2 foglia di alloro

1 gambo di prezzemolo

1 rametto di timo

3 g di pepe nero

3 g di semi di coriandolo

Agar agar (1,1 g su 100 g di liquido)

 

Per il carpaccio:

1 pesca

1 barbabietola

20 g di gel di carpione

6 capperi di tarassaco

6 fiori di finocchietto sott’aceto

6 capperi di piantaggine lanceolata

4 capperi di epilobio minore

10 capperi di aglio orsino

Olio extravergine d’oliva

Sale

Pepe

 

Per servire:

30 g di quinoa soffiata

5 g di paprika dolce affumicata

5 g di capperi di sambuco

 

Preparate il gel di carpione: Unite tutti gli ingredienti ad eccezione dell’agar agar in una casseruola e mettete sul fuoco a fiamma medio-alta. Portate a ebollizione.

Levate dal fuoco e filtrate, scartando le parti solide. Fate freddare completamente il carpione così ottenuto. A questo punto aggiungete l’agar agar, mescolate bene e portate nuovamente a ebollizione. Fate raffreddare completamente e poi frullate accuratamente fino a ottenere un composto senza grumi.

Preparate il carpaccio: Assicuratevi che la pesca e la barbabietola siano ben sode (se così non fosse immergetele in acqua e ghiaccio per 5 minuti). Mediante l’utilizzo di una mandolina giapponese sfogliate la barbabietola ottenendo un “nastro”, poi affumicatela con dei rami di ginepro senza farle prendere troppo calore. Fatela freddare e stendetela su un piano di lavoro.

Sfogliate la pesca allo stesso modo della barbabietola e ricavatene un altro nastro all’incirca della stessa lunghezza. Sovrapponete i due nastri vegetali e arrotolateli facendo attenzione che siano ben saldi e che non si creino pieghe durante l’operazione, stendendo il “nastro” mano a mano che si arrotola. Ottenuto un rotolo abbastanza stretto e saldo, pareggiate i bordi e tagliatene dei dischi dello spessore di 8-10mm.
Ogni disco equivale a una porzione.

Adagiate i dischi su una teglia e marinateli per breve tempo con olio extravergine d’oliva, sale, pepe e gel di carpione, facendo attenzione che gli ingredienti della marinatura siano ben cosparsi sulla superficie.

Disponete sulla superficie dei dischi fiori e capperi (tranne quelli di sambuco) alternando colori e forme. Con l’aiuto di una spatola ponete ogni disco di “carpaccio” su un piatto. Ultimate con i capperi di sambuco, la paprika dolce affumicata (spolverizzata con l’aiuto di un setaccino) e infine la quinoa soffiata.

 

Nota: Tutti gli ingredienti selvatici sono sostituibili con capperi e/o foglie di capperi sott’olio e semi di cucunci secchi.

 

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