Riportare la cucina a una dimensione popolare fatta di condivisione, contaminazione e scambio di esperienze: è questo l’ambizioso obiettivo dell’app Al.ta Cucina, il primo social plus italiano a misura di foodies. Il progetto, che oggi riunisce una community di oltre 5 milioni di utenti, nasce cinque anni fa per volontà di Alessandro Tartaglia e Simone Mascagni come semplice pagina Facebook, per poi diventare nel 2018 una startup sulla quale hanno investito alcuni angels italiani e internazionali.
Era il 2016 quando i due amici (dai tempi della scuola) hanno rispettivamente lasciato la professione di rugbista e quella di creativo pubblicitario pluripremiato a Londra per rilanciare sui social il brand di supermercati della famiglia di Alessandro. Così, ispirati dal food network americano Tasty, hanno creato Al.ta Cucina, una pagina Facebook per condividere, ogni giorno, videoricette semplici e veloci, dal pollo alla birra alla meringa all’italiana. Oggi, forti di 1,5 miliardi di visualizzazioni organiche e di vincenti collaborazioni commerciali, i fondatori hanno deciso di fare un balzo in avanti sviluppando un social network proprietario.
La novità è proprio la sua app nata per connettere in modo intelligente esperti ai fornelli o gastromaniaci alle prime armi, fino a rendere tale attitudine più semplice e accessibile a tutti. Rispetto a un classico sito di ricette, questa applicazione sta creando una community verticale, nella quale è possibile produrre in prima persona nuovi contenuti e, soprattutto, incentiva il confronto tra utenti con la possibilità di interazioni a livello globale favorendo lo scambio di preparazioni tipiche, consigli e tradizioni tra le diverse culture gastronomiche. Con oltre 10mila download, l’app di Al.ta Cucina, disponibile sia per Ios che per Android, è al decimo posto tra quelle più scaricate nella categoria “cibi e bevande”. Un utente commenta: «È come Instagram, ma per le ricette». Si parla, infatti, di feed armonico, di elementi salvati, di link in bio, di emoji a cuore per esprimere una preferenza, di follower e following: al momento della registrazione, il primo a credere nelle capacità del nuovo iscritto sarà proprio l’account di Al.ta Cucina.
«In un mondo pieno di celebrity chef e food blogger con milioni di follower – commentano Alessandro e Simone, founder di Al.ta Cucina – crediamo sia arrivato il momento di ridare la cucina in mano a chi la definisce: il popolo». Con i prossimi aggiornamenti, sarà sempre più intuitivo condividere i contenuti e verranno incrementati i modi per interagire con altri appassionati, arrivando persino a monetizzare grazie alle proprie performance culinarie. «Meglio imparare a fare la carbonara parlando direttamente con un oste romano, piuttosto che seguire la prima ricetta che ti capita su Google. Nell’app saranno presenti – spiega Simone – funzionalità come la ricerca con filtri, per includere ed escludere determinati ingredienti mentre si cerca ispirazione per una ricetta, o il ‘Cucina ora’, per consultare le ricette passo dopo passo con un’esperienza guidata, a tutto schermo e senza distrazioni. Queste caratteristiche rendono l’app non solo un social, ma uno strumento per semplificare la vita in cucina, anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo dei fornelli».
Lo scopo è quello di partire dalla cucina italiana, la più amata nel mondo, con una sensibilità di respiro internazionale per contribuire all’italian dream di questa squadra che ha un’età media di 24 anni e sta provando a creare la più grande community al mondo di amanti della cucina.