Sembra ieri e invece sono passati quasi tre lustri da quando Gianni Masciarelli ci ha lasciato per partire alla volta del suo lunghissimo viaggio. Era il 2008 per la precisione e in quel periodo, rimasto impresso come una fotografia nella memoria di tanti, le vicende familiari e professionali si stavano aprendo a molteplici stimoli portati dai nuovi eredi, da investimenti mirati, ampliamenti, esperimenti e conferme che iniziavano ad arrivare. Braccio forte e mente lucida, Marina Cvetic, vicina a Gianni durante tutto il suo cammino, moglie tenace e impegnatissima, ha continuato a guardare avanti con convinzione, mantenendo sempre fermo quel timone che si era ritrovata a dover all’improvviso governare. Accanto a lei Miriam Lee, la figlia, che dopo aver studiato anche fuori dai confini nazionali e aver approfondito l’importanza della comunicazione e dell’export aziendale, contribuisce con grande impegno al consolidamento dell’azienda sui mercati di tutto il mondo, ottenendo riconoscimenti dei maggiori opinionisti del settore. Sono diciotto oggi le etichette che arrivano da più di sessanta parcelle vitate comprese in ognuna delle quattro province abruzzesi: dal calcare di Chieti all’argilla di Pescara, dalle terre rosse del Teramano agli altipiani dell’Aquila. Ogni coltura è studiata e condotta tenendo conto delle diverse caratteristiche pedoclimatiche, al fine di ottenere vini mai uguali e omologati. Tanto export, sì, ma il core business aziendale resta incentrato su etica, rispetto e dignità del lavoro – più della metà (54%) del personale aziendale è donna –, e sulla sostenibilità ambientale, come dimostrano i protocolli di gestione e tutela messi in opera ed il conseguimento della certificazione europea EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) per cui è la nona azienda in Italia, tesa in particolar modo alla trasparenza verso i consumatori. L’ospitalità di casa è sempre stato un gran pregio della famiglia Masciarelli che ha aggiunto all’offerta della visita in cantina e la degustazione, la possibilità di vivere un momento indimenticabile nel Resort del Castello di Semivicoli, un palazzo baronale del XVII secolo in provincia di Chieti, immerso nei vigneti e che unisce storia e design: un risultato emblematico raggiunto da una cantina che in Abruzzo s’è mossa come nessun’altra. Ultima novità è la Gianni’s Selection, una piccola sezione di import di etichette straniere degne di nota che muovono dalla Borgogna al Portogallo, fino alla Germania e all’Ungheria.
