Il concetto di sostenibilità ambientale, introdotto agli inizi degli anni 60 come risposta all’industrializzazione irrazionale delle campagne, nel mondo del vino si traduce sostanzialmente nell’arduo compito del vignaiolo virtuoso di lavorare per una ottima qualità dei prodotti cercando il più possibile di preservare le risorse naturali per fornire una speranza agricola alle generazioni future. Questa visione di lavoro era sicuramente chiara e definita nella mente di Michele Manelli quando nel 1997 ha preso la guida dell’azienda Salcheto che, in pochi anni, è diventata pioniera di sostenibilità ambientale e sociale nel territorio di Montepulciano. Le vigne, infatti, sono condotte con regimi biologici e biodinamici mentre la cantina, inaugurata nel 2011, è stata la prima in Italia ad essere completamente off-grid ovvero energeticamente autonoma grazie, ad esempio, alla presenza di lucernari solari, pannelli fotovoltaici, vinificatori che sfruttano il gas autoprodotto durante la fermentazione alcolica e all’uso di un impianto geotermico a bassa entalpia posato sotto i vigneti. La cantina, inoltre, è stata avanguardista anche nel rispetto del protocollo Equalitas, tanto da essere stata la prima al mondo a certificare l’impatto ambientale di una bottiglia di vino attraverso la misurazione dell’impronta carbonica (Carbon Footprint) riuscendo, in dieci anni, a risparmiare 1,1 milione di kWh, pari a 2,3 milioni di kg di CO2eq, l’equivalente di una piantumazione ex novo di 3.300 alberi. Salcheto, oggi, vanta 58 ettari vitati dove sono coltivati prugnolo gentile (sangiovese), canaiolo, mammolo, colorino, trebbiano, malvasia, merlot, cabernet franc, petit verdot. In totale si producono 400mila bottiglie molte delle quali, circa il 65%, sono esportate all’estero, soprattutto sul mercato statunitense e tedesco. Oltre a produrre vini legati a denominazioni storiche come, ad esempio, il Nobile di Montepulciano, Manelli da qualche anno ha inaugurato anche la linea Obvius caratterizzata da vini senza aggiunta di solfiti, lieviti selezionati, tannini o altri additivi enologici. Chi intende visitare l’azienda, inoltre, può sostare per un brunch a base di specialità locali e, se ci si vuole fermare a dormire, sono presenti anche 6 stanze all’interno di un vecchio casolare del 1200 annesso alla struttura aziendale con vista sulle splendide vallate di Montepulciano.