Dal 26 al 28 marzo torna Taste a Firenze, la quindicesima edizione del salone di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze del gusto italiane e alle più recenti evoluzioni della cultura food contemporanea e del kitchen lifestyle. A poca distanza dallo svolgimento del quasi omonimo Testo, la nuova fiera dell’editoria indipendente che ha debuttato a fine febbraio, modello che si ritroverà anche nei Taste Arena con rinnovate prospettive sul racconto del cibo, la Fondazione torna sull’agroalimentare con diverse novità. A partire dal cambio di location che dalla (troppo piccola) Stazione Leopolda si sposta a Fortezza da Basso con un percorso espositivo inedito studiato per accompagnare i buyer internazionali, gli operatori specializzati, la stampa italiana ed estera, e il pubblico di appassionati nell’esplorazione di nuovi sapori. Pitti Taste cresce non solo in termini di metratura, ma anche nei numeri: saranno circa 450 le aziende espositrici, oltre 70 in più rispetto all’ultima edizione (ormai del 2019), con ben 120 new entry, che avranno sia un bancone che uno spazio individuale per la degustazione. Da Wolf Sauris, prosciuttificio nel cuore delle Alpi friulane, a Olivieri 1882, premiata azienda vicentina specializzata in lievitati, poi Nerofermento, start-up che trasforma l’aglio Dop di Voghiera, ma anche Massimiliano Gatti Carni Pregiate, una delle aziende agricole più innovative dell’Umbria che possiede un allevamento di bisonti.
«TASTE cresce e si evolve. Troverete tante eccellenze e nuove scoperte, selezionate con un attento scouting nel mondo della gastronomia italiana con qualche piccola puntata internazionale, ma anche progetti speciali legati a produzioni che si rivolgono a mercati di nicchia – afferma Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine -. “Zero Spreco: non sprechiamo il cibo, non sprechiamo l’ambiente” sarà il tema portante e costituirà il filo rosso di talk ed eventi, portando l’attenzione su esperienze concrete di sostenibilità legate sia al mondo produttivo e all’ambiente, sia a quello dei consumatori finali. Sarà il nostro modo per contribuire alla tutela del territorio e dei suoi prodotti».
I TASTE RING
Ad alzare ulteriormente l’asticella i tre Ring, ovvero luoghi del dibattito legati a temi di stretta attualità. Dalle osservazioni degli ecosistemi per mettere a punto nuovi prodotti, come gin o biscotti, al recupero trattato dai “Firenze boys” del rinascimento contemporaneo della ristorazione (Vito Mollica, Alessandro Cozzolino, Paolo Lavezzini, Riccardo Monco), fino ai nuovi modelli distributivi per i prodotti di filiera corta.
GLI OSCAR DEL CIOCCOLATO E L’EVOLUZIONE DEL GIN ALL’ITALIANA
Dopo più di mille assaggi tra dragées, cremini, gianduiotti, creme spalmabili, canditi, frutta ricoperta e praline, domenica 27 marzo 2022, alle ore 12, verrà incoronata la Tavoletta d’Oro 2022. Il palcoscenico di Fortezza da Basso si conferma il luogo d’elezione per la ventesima edizione degli oscar del “cibo degli dei” assegnati dalla Compagnia del Cioccolato.
Gli amanti del gin potranno appassionarsi alla nuova sezione dedicata a questo distillato che parla sempre più italiano. A farsi portavoce di questa riscoperta una selezione di 10 aziende provenienti da Toscana, Piemonte, Umbria, Veneto, Campania e Sicilia, per un tour tra botaniche e mixology.
FUORI DI TASTE & UNA SFILATA “FOOD COUTURE”
A completare la proposta un nutrito calendario itinerante di eventi che in ogni edizione di Taste anima Firenze con una serie di iniziative legate al gusto. Si riaccende così FuoriDiTaste con circa 50 appuntamenti: dallo street food al fusion nippo-italiano, fino alle masterclass come quella sulle botaniche nostrane. Sarà un programma che unisce le aziende presenti alla manifestazione e alcune tra le location e i locali più belli della città, e che di anno in anno rileva un interesse e una partecipazione in crescita tra gli appassionati gourmet.
Cambio di registro lunedì 28 marzo per il debutto in passerella al DOME Lounge Cocktail Bar della prima sfilata italiana “Food Couture” dedicata agli abiti da lavoro di sala e cucina. A sfilare, nel segno di una joint-venture tra La Casa Della Divisa e Gabriele Bianchi, il cameriere-influencer che firma 24 capi realizzati dall’azienda di Senigallia, veri maître e bartender fiorentini, per un défilé d’eccezione alleggerito di livree fuori moda.