L’antico Castello di Rocca Cilento, piccolo borgo che domina il territorio del Cilento antico – la regione storica in provincia di Salerno che un tempo si estendeva i borghi e le valli tra Lustra e Omignano, e oggi si è ampliata ad abbracciare la costa da Agropoli fino a Sapri, al confine lucano, e gran parte dell’interno tutelato dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano – era poco più di un rudere quando, nel 2016, la famiglia Sgueglia lo visitò per la prima volta. Oggi l’antica fortezza che fu del primo principe di Salerno, Roberto Sanseverino Barone del Cilento, è tornata agli antichi splendori grazie a un imponente restauro (senza sovvenzioni pubbliche) che ha ridato vita alle magnifiche sale che ospitarono il principe e sua moglie Raimonda Orsini del Balzo, duchessa di Venosa, tra cui quelle affrescate dal famoso pittore settecentesco Paolo De Matteis, di origini cilentane.
E lo si deve proprio alla famiglia sannita, già proprietaria del Castello di Limatola che ospita un bellissimo spazio per eventi e il nuovo Le Torri Sunset Rooftop Bar. Stefano Sgueglia, imprenditore e architetto con la passione per i manieri (è il console di Assocastelli in Campania), è infatti affiancato dalla famiglia al completo anche in questa nuova avventura: la moglie Pina Martone e i figli Tonio e Piera gli sono accanto nel riportare a nuova vita questo prezioso bene culturale del patrimonio italiano che rappresenta anche una formidabile opportunità di rinascita per le aree interne di questa zona, bellissime ma spesso non adeguatamente valorizzate. Dunque, ben venga il progetto degli Sgueglia, che prevede nel prossimo futuro ospitalità di lusso (nelle camere ancora da ultimare), piscine con solarium, antiche cantine che ospiteranno wine tasting, oltre agli spazi per cerimonie ed eventi, a cominciare da un grande appuntamento dedicato all’olio extravergine d’oliva, locale e non solo. Per la stagione in corso, intanto, hanno aperto le porte i tre spazi per la ristorazione: lo scenografico Sunset Rooftop Bar Il Rivellino con la mixology del bartender Manuel Ferrazzano (ma pure gli eccellenti salumi cilentani di Tomeo, il cacioricotta e gli yogurt di capra della tenuta Principe Mazzacane e il delizioso gelato di Raffaele Del Verme della gelateria Di Matteo nella vicina Torchiara e altro ancora), la pizzeria Ammaccata – Antica Pizza Cilentana affidata a Cristian Santomauro e la cucina fine dining (ma sempre saldamente ancorata al territorio cilentano e ai suoi sapori) del giovane chef campano Domenico Falzarano – con un’esperienza internazionale in paesi come Francia, America, Albania e Australia – al ristorante Bistrot dei Sanseverino.
Quella del Castello di Rocca Cilento non è però l’unica novità dell’estate cilentana. Per chi ama il bere miscelato e le ambientazioni suggestive, sulla spiaggia tra Pisciotta e Palinuro – a poca distanza dalle grotte che secondo il mito erano abitate dai ciclopi – ha aperto Azeem, mediterranean bar con le proposte di Carmelo Cammardella e un’atmosfera rilassante e immersa nella natura. A Gioi – altro bel borgo del Cilento interno famoso per la “soppressata”, insaccato a base di carne magra di prosciutto col lardello centrale – ha riaperto La Respensa (La Dispensa), graziosa “degusteria” creata dal Piccolo Salumificio Artigianale di Gioi per gustare al meglio taglieri di salumi e formaggi (di capra, di bufala e anche la tipica mozzarella nella mortella), ma anche verdure sottolio o preparate secondo ricette della cucina cilentana e “tapas” tipiche da accompagnare con vini locali. Aperto solo nel fine settimana a luglio e tutte le sere ad agosto, il locale ha anche un grazioso spazio all’aperto affacciato sul bel panorama circostante.
Tornano pure gli appuntamenti estivi di Rareche, il Mercato Rurale Naturale di Vallo della Lucania che per la stagione calda si sposta al venerdì mattina sotto i portici della cittadina ma che per i mesi di luglio e agosto prevede anche alcune “trasferte estemporanee” lungo la costa. Mentre l’azienda agricola Monteberry di Monte San Giacomo – a 1100 metri di quota, in un ambiente bellissimo e incontaminato – propone “open day” con visite in azienda, attività didattiche, trekking, yoga, meditazione, escursioni e picnic tra i campi, con i cestini ben forniti di prodotti di produzione propria e specialità gastronomiche locali. Da fine luglio a ottobre, il calendario prevede giornate dedicate alla mietitura, notti intenda attorno al falò, raccolta di erbe aromatiche, ortaggi di montagna e frutti di bosco. E intanto a Sapri – dove è all’opera il vulcanico Enzo Crivella, da sempre attento narratore di questo territorio e dei suoi sapori attraverso gelati, granite, dolci e molto altro – gli artigiani locali del gelato stanno pensando di unire le forze in un’unica “mega-gelateria” per ovviare al problema della mancanza di personale: per ora solo un progetto, ma potrebbe essere una soluzione valida oltre che necessaria.
