Trecentotrentacinque 1 stella (trentatré nuovi ingressi), trentotto 2 stelle (quattro nuovi ingressi), dodici 3 stelle (un nuovo ingresso), quarantotto stelle verdi (diciannove nuovi ingressi). Sono questi i numeri della Guida Michelin in Italia del 2023 con ben 29 novità annunciate durante questa 68esima edizione che è stata presentata nuovamente in Franciacorta. «Anche quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare l’eccellenza della cucina italiana – commenta Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta –. È il nostro modo di essere vicini e di esprimere la nostra gratitudine verso una ristorazione che è simbolo e ambasciatrice del Made in Italy. La grande cucina italiana promuove tutta la filiera delle produzioni agricole, invidiate e, purtroppo, spesso copiate, in tutto il mondo».
Come in ogni momento di festa che si rispetti, per la sorpresa più grande è stato necessario attendere la fine della cerimonia: Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo a Orta San Giulio è il dodicesimo tristellato italiano.
«Nei piatti lo chef Cannavacciuolo ci mette il cuore, anzi l’anima come recita uno dei suoi menu, ma anche tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni – afferma Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia –. I suoi piatti sono creazioni inebrianti dai sapori netti e ben distinti, valorizzati dai percorsi degustazione attraverso i quali si spazia dalla Campania al Piemonte con una disinvoltura che fa apparire semplici le cose più difficili, abilità riservata ai grandi chef».
A precederlo sul palco, Enrico Bartolini chiamato a ritirare il premio speciale Chef Mentor (e dei record, ndr): guida per molti giovani, il cuoco di origine toscana continua a godere del primato di più stellato d’Italia (con ben 12 stelle) grazie alle sue brillanti consulenze, da Anima a Milano e Il Fuoco Sacro in Sardegna che hanno conquistato entrambi una stella, a Locanda Sant’Uffizio con Gabriele Boffa in provincia di Asti che arriva a quota due. A proposito di ristoranti che “valgono la deviazione” quest’anno la “Rossa” ha calato un poker d’assi, tutto under 35: oltre al sopracitato ristorante piemontese, a Roma è doppietta con Daniele Lippi di Acquolina Restaurant e Domenico Stile di Enoteca La Torre, poi si scende in Sicilia con Salvatore Iuliano del St. George di Heinz Beck a Taormina.
Nell’anno del decimo anniversario delle tre stelle per Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba arriva la stella verde (è in buona compagnia con altri 18 nomi), tra i nuovi riconoscimenti che premiano la sostenibilità di questo ristorante che dal 2008, grazie alla famiglia Ceretto, si è ritagliato un orto di circa 4 ettari più uno spazio per le erbe spontanee, oltre naturalmente a fare cultura sul mondo vegetale e a sostenere lodevoli iniziative come Ristoranti contro la fame nel mondo di cui anche la Michelin è partner.
«Questa Selezione 2023 – chiosa Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide Michelin – racchiude 385 ristoranti stellati guidati da chef con profili molto diversi tra loro. Un nuovo record per la penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali, ricche di emozioni, storia e convivialità».
I nuovi 1 stella
Ristorante Andrea Aprea – Andrea Aprea – Milano
Balzi Rossi – Enrico Marmo – Ventimiglia (IM)
Casa Buono – Antonio Buono – Ventimiglia (IM)
Locanda Tamerici – Mauro Ricciardi – Ameglia (SP)
Suinson – Alessandro Martellini – Selva Val Gardena (BZ)
La Stüa de Michil – Simone Cantafio – Corvara in Badia (BZ)
Luis Stube – Luis Haller – Lagundo (BZ)
Caffè Nazionale – Paolo Griffa – Aosta
Anima – Michele Cobuzzi – Milano
Bolle – Marco Stagi – Lallio (BG)
Cannavacciuolo Vineyard – Marco Suriano – Casanova di Terricciola
Terramira – Filippo Scapecchi – Capolona (AR)
Chic Nonna – Vito Mollica – Firenze
Campo del Drago – Matteo Temperini – Montalcino (SI)
Sintesi – Sara Scarsella e Matteo Compagnucci – Ariccia (RM)
Pulejo – Davide Puleio – Roma
Sereno Al Lago – Raffaele Lenzi – Torno (CO)
Trattoria Contemporanea – Davide Marzullo – Lomazzo (CO)
Vitium – Michele Minchillo – Crema
Ristorantino Rollieres – Martino Leone – Sauze di Cesana (TO)
I Tenerumi – Davide Guidara – Vulcano (ME)
La Gioconda – Davide Di Fabio – Gabbice Monte (PU)
Osteria del Viandante – Rubiera (RE)
Il Tiglio – Enrico Mazzaroni – Montemonaco (AP)
Famiglia Rana – Giuseppe D’Acquino – Oppeano (VR)
Lino – Federico Sgorbini e Andrea Ribaldone – Pavia
Paca – Niccolò Palumbo – Prato
Il Fuoco Sacro – Luigi Bergeretto e Alessandro Menditto – San Pantaleo (SS)
Maeba – Marco Caputi – Ariano Irpino (AV)
Senso – Alessandro Tormolino – Amalfi (SA)
Mec Restaurant – Carmelo Trentacosti – Palermo
Principe Cerami – Massimo Mantarro – Taormina (ME)
Limu – Nino Ferreri – Bagheria (PA)
I nuovi 2 stelle
Acquolina Restaurant – Daniele Lippi – Roma
Enoteca La Torre – Domenico Stile – Roma
St. George by Heinz Beck – Salvatore Iuliano – Taormina (ME)
Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini – Gabriele Boffa – Penango (AT)
Le stelle verdi
Piazza Duomo – Alba
La Peca – Lonigo (VI)
Il Mirto – Ischia (NA)
Vite – Coriano (RM)
Vignamare – Andora (SV)
Contrada Bricconi – Oltressenda alta (BG)
Villa Pignano – Volterra (PI)
Il Colmetto – Rodengo Saiano (BS)
Locanda Devetak – Savogna d’Isonzo (GO)
Ahimè – Bologna
La Bandiera – Civitella Casanova (PE)
D.one Restaurant – Roseto degli Abruzzi (TE)
Il Cantinone – Madesimo (SO)
Poggio Rosso – Castelubo Berardenga (SI)
El Molin – Cavalese (TN)
La Tana Gourmet – Asiago (VI)
I Tenerumi – Vulano (ME)
La Gioconda – Gabbice Monte (PU)
Osteria del Viandante – Rubiera (RE)
I riconoscimenti speciali
Il Premio Michelin Chef Mentor 2023 va a Enrico Bartolini con Enrico Bartolini al Mudec di Milano.
Il Premio Michelin Servizio di Sala 2023 va a Michael Falk ed Eleonora Corazza dell’Apostelstube di Bressanone (BZ).
Il premio Miglior Sommelier Michelin 2023 va a Stefano Quero di Condividere a Torino.
Il premio Giovane Chef Michelin 2023 va a Davide Guidara de I Tenerumi del Therasia Sea & Spa a Vulcano (ME).