Bellavista

Bellavista

Un patrimonio tecnico e umano di alto livello nella Franciacorta delle migliori bollicine

Un popolo di santi, poeti, navigatori: questi sono storicamente gli italiani ma, se pensiamo all’azienda Bellavista e al suo fondatore Vittorio Moretti, dovremmo aggiungere sicuramente che il nostro bel paese è terra anche di grandi imprenditori visionari, che in pochi anni riescono a trasformare in oro ciò che inizialmente era poco più di un hobby. La viticoltura e il vino di qualità erano sicuramente tra le sue passioni, tanto che agli inizi degli anni 70 cominciò ad acquistare terreni e vigne in Franciacorta nei pressi di Erbusco, località che conosceva bene perché là da bambino trascorreva i mesi estivi aiutando nei campi i nonni materni di origine contadina. Moretti in quel periodo era un importante imprenditore edile che, comprando dieci ettari sulla collina Bellavista — così chiamata per lo splendido panorama che dal lago d’Iseo arriva fino catena delle Alpi — aveva il solo obiettivo di produrre vino di pregio per gli amici e i clienti della società di costruzioni di Milano, città dove aveva vissuto nei vent’anni precedenti. Nel 1976 avviene la svolta: dopo una visita in Champagne, decide che la sua passione deve trasformarsi in altro e l’anno successivo fonda l’azienda Bellavista, proprio per produrre grandi spumanti Metodo Champenoise in grado di concorrere con gli Champagne che aveva assaggiato poco prima. Per centrare l’obiettivo si dota di un patrimonio tecnico e umano di alto livello, grazie alla consulenza prima dell’enologo francese Louis Chaumont, a cui seguì all’inizio degli anni 80 Mattia Vezzola, il cui contributo è stato determinante per la definizione dello stile della cantina.Oggi, grazie alla lungimiranza di Moretti, che anno dopo anno ha acquistato nuovi vigneti e costruito una cantina moderna in una vecchia fornace dismessa, l’azienda guidata da Francesca Moretti – che nel 2020 è diventata presidente di Terra Moretti Vino, lasciando il ruolo di amministratore delegato a Massimo Tuzzi – può contare su oltre 200 ettari di vigna: un mosaico composto da circa 107 appezzamenti distribuiti tra dieci comuni, capaci di regalare variazioni geologiche e climatiche a cui attingere in maniera sartoriale. Nelle tenute di proprietà, i tipi di suoli sono addirittura 64, in rappresentanza di tutte e sei le unità di paesaggio della Franciacorta. Un vero e proprio tesoro di biodiversità che ritroviamo in fase di creazione delle cuvée, dove l’azienda arriva a disporre di una rosa di circa cento vini base, ognuno espressivo di un particolare terroir, dai quali poi nascono i Franciacorta che per finezza, equilibrio ed eleganza forgiano da sempre l’inimitabile stile Bellavista.

Maggiori informazioni

Erbusco (Brescia)
bellavistawine.it

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