Castello di Ama

Castello di Ama

Tra le colline più vocate del Chianti Classico, un esaltante dialogo tra vino e arte contemporanea.

Ogni volta che si attraversa il borgo di Ama si ha la netta sensazione di trovarsi in un luogo pieno di magia, quasi fosse una Diagon Alley chiantigiana in cui in ogni angolo, dietro ogni porta, si può celare un prodigio. Dentro una cappella dismessa si apre una voragine di fuoco e luce, opera di Anish Kapoor. Alla fine delle scale, all’ingresso delle antiche cantine, c’è uno specchio angolato dalle molteplici rifrazioni, proposto da Michelangelo Pistoletto. E poi ecco le stanze tracciate dagli “Amadoodles” – anarchici, ironici, poetici – di Nedko Solakov. Qui a Castello di Ama, oltre vent’anni fa, Lorenza Sebasti e Marco Pallanti hanno dato il via a un lungimirante progetto che, vendemmia dopo vendemmia, ha fatto dialogare tanti grandi artisti internazionali con il genius loci, proprio come l’enologo fa con il terroir, costruendo progressivamente quella che oggi è una strabiliante collezione d’arte contemporanea site-specific di cui fanno parte anche i lavori di Daniel Buren, Lee Ufan, Louise Bourgeois e Roni Horn, tra gli altri. Il prodigio più importante resta però il vino, che qui si fa benissimo, secondo uno stile che fa dell’eleganza e della freschezza i suoi tratti distintivi. La filosofia produttiva prevede il rispetto della tradizione, ma senza rinunciare alla tecnologia, e un’accurata gestione dei vigneti, un totale di 80 ettari suddivisi in quattro principali appezzamenti, corrispondenti a single vineyard di culto tra gli appassionati di Chianti Classico: San Lorenzo, La Casuccia, Montebuoni e Bellavista. Sulla sommità di quest’ultimo ci sono le due parcelle da cui nasce L’Apparita, il primo merlot in purezza prodotto in Toscana dal 1985, diventato un altro emblema della cantina. L’esperienza enoturistica, che già poteva contare sulle ra²nate suite di Villa Ricucci e sull’ottima cucina casalinga del Ristoro di Ama, è ulteriormente migliorata con la costruzione dell’Arca del vino, il caveau che custodisce la collezione storica di annate e formati speciali ma anche uno spazio contemporaneo dove fermarsi per un aperitivo e una degustazione.

Maggiori informazioni

Gaiole in Chianti (Siena)
castellodiama.com

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