In attesa che gli ultimi freddi lascino il posto ai raggi della primavera e che lentamente le giornate si allunghino, marzo sarà un mese ricco per il settore degli eventi. A cominciare da Top Chef Intelligence Gastronomy, il primo festival gourmet dedicato all’intelligenza gastronomica che dal 2 al 4 marzo va in scena a Lugano, Svizzera. Se la voce scientifica sarà quella del Dottor Jean-François Bézot, medico, biologo e dottore in farmacia, tra i cuochi protagonisti di questa prima edizione troviamo Carlo Cracco, Giancarlo Morelli, Pietro Leemann, Cristina Bowerman, Michele Casadei Massari e Irma Dütsch che, oltre a partecipare a sei show coking e otto cene (più il Gran Gala finale di sabato), disquisiranno su come aumentare il piacere del gusto nel rispetto del benessere psico-fisico. Quindi, se per Giancarlo Morelli fare business avendo riguardo della natura significa introdurre il concetto di sostenibilità all’interno della formazione aziendale, per Pietro Leemann la scelta vegetariana non è solo un tema relativo alla sostenibilità ma « una scelta che ci proietta verso la dimensione della felicità».
Il primo weekend di marzo nella capitale torna invece Formaticum, il Salone del formaggio italiano e delle rarità casearie. Prima novità di questa quarta edizione è lo spostamento della sede presso la Città dell’Altra Economia dove, oltre alle sessioni di analisi sensoriale condotte dalla SIMPLY – SFA e alle degustazioni di tagli al Cheese Bar del Collettivo Gastronomico di Testaccio, sono in programma tanti seminari a tema. Si parte sabato 4 con “I segreti della pasta filata – Prove di Filatura in diretta” aperto ad adulti e bambini a cura del maestro casaro Donato Nicastro. A introdurre il mondo animale sarà Roberto Rubino di ANFOSC (Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo) che parlerà de “Il livello qualitativo del formaggio partendo dall’alimentazione degli animali”. Nel pomeriggio Francesca Romana Barberini intervisterà Domenico Villani, assaggiatore Onaf, sul tema “Quale formaggio” e subito dopo via alla degustazione de “I vini di Slowine incontrano 4 tipologie di formaggi da latte diverso di espositori di Formaticum”, condotta da Andrea Petrini, blogger, responsabile eventi e vino Slow Food Roma, e da Gabriele Piva, maestro assaggiatore della delegazione ONAF Roma. I seminari aperti al pubblico riprenderanno domenica con “Latte crudo pastorizzato a confronto”, un percorso guidato di formaggi prodotti con latte crudo pastorizzato a cura di Rossella Poggesi, maestro assaggiatore della delegazione ONAF Roma, mentre a chiudere la mostra casearia sarà l’incontro dal tema “Lieviti vs Lieviti, l’abbinamento perfetto tra birra e formaggio”, con una degustazione di 4 birre e 4 formaggi a cura di Salvatore Cosenza, giornalista enogastronomico e fondatore del blog Lieviti Digitali, e da Angelo Tombolillo, maestro assaggiatore della delegazione ONAF Roma.
Per vedere con i vostri occhi una scultura di formaggio andate a Cremona a fine mese: dal 24 al 26 marzo torna il Cheese & friends Festival di Cremona con un ricco palinsesto a tema con spettacoli, degustazioni, show cooking e premiazioni. Oltre a produttori e affinatori di formaggi, provenienti da tutto il territorio nazionale, che faranno degustare i loro prodotti nelle vie e nelle piazze del centro storico di Cremona sono diverse le attività in programma: dalla mungitura della mucca alle degustazioni di formaggi con accompagnamento musicale a uno show cooking sulle intolleranze alimentari legate al latte e ai suoi derivati per un menu privo di lattosio.
Sempre a Roma i cheese lovers (ma anche gli appassionati di salumi introvabili e prodotti artigianali) non dovranno perdersi lo speciale menu di giovedì 2 marzo proposto da Freni&Frizioni Draft che apre le sua porte alla famiglia Stamaccioni della bottega La Differenza a San Giovanni. Sarà una serata all’insegna delle migliori referenze gastronomiche selezionate come topping delle pizze in abbinamento ai cocktail della casa. Qualche spoiler sul menu? La ripiena con friarielli alla napoletana, brie de Meaux e senape artigianale (made in La Differenza) oppure la pizza fritta da provare con la ricotta di pecora “Fendi”, composta di mela e cannella e nibs di fave di cacao tostate.
Il vino si beve in gelateria secondo Dario Rossi, gelatiere di Greed – Il gelato coltivato ma anche ambasciatore dei Castelli Romani con l’omonima associazione food and wine, ha messo a punto un calendario di appuntamenti (fino a maggio) nella seconda sede nel romano quartiere di Monteverde. A partire da questo mese è in programma la serie di aperitivi “Un calice a km 0” con un’azienda che cambierà ogni quattordici giorni, ospitando anche chef, norcini, casari e fornai del territorio che porteranno i loro prodotti in degustazione. Si inizia venerdì 3 marzo con la realtà vitivinicola Raparelli di Lanuvinio, Merumalia Resort di Frascati e lo chef del Belvedere dal 1933; il 17 marzo sarà invece la volta di Villa Simone a Monte Porzio Catone con la chef de La Credenza a Marino, mentre il 31 marzo verranno accolti Eredi dei Papi di Montecompatri e l’azienda vitivinicola Cifero di Zagarolo.
In Piemonte nasce la prima edizione del Salone del vino di Torino, un omaggio alla terra e all’attività vitivinicola di questa regione che da sabato 4 a lunedì 6 marzo ospiterà oltre 250 produttori in quattro luoghi simbolo della città. Saranno il Museo del Risorgimento, la Cavalleria Reale, il Palazzo Birago & Palazzo Cisterna le location di riferimento, mentre la città è stata coinvolta con un palinsesto off che già dal 28 febbraio ha animato ristoranti, piole, enoteche e altri luoghi cult della città con cene, degustazioni e spettacoli. Tra questi c’è La Notte dei Vini presentata giovedì 2 marzo da Go Wine all’interno del Museo Carpano al primo piano di Eataly Lingotto. Questo evento fotografa l’intero territorio attraverso incontri, degustazioni, cene e masterclass, per conoscere e approfondire i migliori terroir della regione con le sue migliaia di etichette.: dai vini dell’Alto Piemonte a quelli della Val di Susa passando per il pinerolese e le colline novaresi, senza tralasciare il Canavese, raggiungendo l’Alto Monferrato, l’Astigiano e le colline di Torino, arrivando fino a quelle Tortonesi e di Ovada. Non mancherà il Cuneese, partendo dal cuore delle Langhe e del Roero, fino ai territori della Val Bormida, ai bordi della Liguria.
Il 5 marzo a Palazzo di Varignana (BO) si rinnova la III edizione di Taste of Difference, l’evento dedicato al mondo dell’olio che farà incontrare assaggiatori, produttori, ristoratori e comunicatori per una giornata all’insegna della cultura dell’ E.V.O. di qualità e delle sue differenze. Durante l’appuntamento ci sarà la tavola rotonda “EVOO Journey: quando l’olio di qualità lascia il frantoio”, mentre a conclusione dei lavori avrà luogo la cena di gala – realizzata con lo staff di Palazzo di Varignana in collaborazione con tre dei vincitori delle passate edizioni, Nino di Costanzo (Danì Maison), Salvatore Salvo (Salvo Pizzaioli), Daniele Cestelli (Trattoria da Bule). Nel corso di questo momento verrà presentata la Selezione A.I.R.O., ovvero la scelta dei 6 migliori oli, selezionati fra i vincitori del Concorso Produttori, seguita dalle premiazioni di realtà ristorative che si sono distinte per aver valorizzato l’olio extra vergine di oliva nelle categorie Miglior Ristorante dell’Olio, Miglior Osteria/Trattoria dell’Olio e Miglior Pizzeria dell’Olio.
Ultimate le vostre sciate primaverili sulle piste innevate della Val d’Ega (BZ) che, tra il 10 e il 26 marzo, racconteranno anche il gusto di un territorio oltre al piacere della discesa. Il programma di Beef & Snow propone infatti ai turisti di nutrire letteralmente la propria passione per lo sci e lo snowboard, aggiungendo al piatto degli sport invernali la possibilità di scoprire le prelibatezze e le delizie del luogo. In questo periodo le baite, i rifugi e i ristoranti della zona offriranno specialità tipiche con carne di manzo di alta qualità, per un’iniziativa che segna l’ennesimo trionfo dell’intreccio tra turismo, allevamento e agricoltura.
Il capoluogo lombardo dà la possibilità ai wine lovers di conoscere piccole e grandi realtà della vitivinicoltura nostrana durante la Fiera Nazionale di Milano in Vino, organizzata da venerdì 10 a domenica 12 marzo in Piazza Città della Lombardia. Più di trecento etichette da tutta la penisola raccontate in prima persona dai vignaioli e un ricco programma di masterclass tenute da professionisti ONAV guiderà il pubblico alla scoperta del patrimonio enologico italiano. Se gli appuntamenti diurni avranno inoltre diversi spunti tematici, durante gli incontri serali verranno organizzate degustazione con alcune delle realtà che hanno fatto e stanno ancora scrivendo la storia del vino: da Antinori e Masi per i grandi rossi, a Donnafugata e Argiolas per i bianchi, sino a Bellavista e Ferrari per le bollicine, momenti suggellati dall’esibizione dal vivo di un violinista che amplificherà emozioni, ricordi e atmosfere.
Al mondo del naturale è invece dedicata la quarta edizione di Vini Selvaggi che domenica 12 e lunedì 13 marzo torna da Spazio Novecento (all’Eur). Quest’anno sono attesi più di 100 produttori artigianali di vini, sidri e birre a fermentazione spontanea, di cui 20 cantine internazionali e si potranno degustare oltre 900 vini provenienti da Italia, Francia, Spagna, Slovenia, Germania, Polonia. Un successo confermato anche dalle adesioni dei partecipanti, un dato che dimostra quanto questa fiera indipendente sia importante per il settore: questa volta la metà dei produttori presenti è infatti alla loro prima partecipazione. L’interesse per il vino naturale si rivela quindi un trend in crescita soprattutto tra i giovani. I dati raccolti negli anni evidenziano che l’età media degli appassionati è di 34 anni: il 91% è poi interessato a mangiare prodotti provenienti da una filiera sana e controllata mentre il 72% va alle fiere per assaggiare nuovi vini da acquistare poi nell’enoteca di fiducia.
In questo mese non si parla solo di vino. Dal 20 al 26 marzo ancora una volta ci sarà Italy Beer Week, grande evento diffuso sulla birra artigianale, organizzato da Cronache di Birra da ormai tredici edizioni. Anticipato come di consueto dal Ballo delle Debuttanti, appuntamento inaugurale che il 18 e il 19 marzo presenta in anteprima assoluta 13 birre inedite, la Settimana della birra artigianale sostiene da anni il movimento brassicolo italiano, supportando e coinvolgendo realtà diverse su tutto il territorio nazionale. Numerosi sono infatti birrifici, pub, beer shop, ristoranti e associazioni che segnalano liberamente le proprie iniziative sul sito Italybeerweek.com (il calendario di appuntamenti è ancora da definire). Monitorate quindi la pagina per i prossimi aggiornamenti.
Per il quindicesimo anno torna anche Terre di Toscana che il 26 e il 27 marzo sarà in Versilia, a Lido di Camaiore in provincia di Lucca, con 140 produttori della regione e i loro vini. I banchi d’assaggio non solo saranno l’occasione per degustare bollicine, bianchi, rossi, rosati e vini dolci, ma anche per dialogare con i rispettivi produttori. Solo nella giornata di lunedì, come di consueto, ad attendere i visitatori ci saranno anche le vecchie annate, per dar modo di apprezzare il potenziale di longevità di alcune importanti etichette toscane.
A chiudere il mese, scavallando anche nel successivo, è l’inedito festival ColtivaTO – Con i piedi per terra tutto incentrato sull’Agricoltura. Si terrà a Torino dal 31 marzo al 2 aprile il primo evento diffuso in città che racconta le coltivazioni delle specie vegetali in un grande evento scientifico-divulgativo che avrà cadenza biennale. Una tre giorni di incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, visite guidate, interviste, workshop, spettacoli teatrali, concerti e una rassegna cinematografica patrocinata da Regione Piemonte e Città di Torino. Tra i temi trattati ci sarà un focus sulla sostenibilità come presa di coscienza del cambiamento climatico, una sessione su passato e futuro del cibo tra religione, tecnologia, matematica, intelligenza artificiale, ma anche vecchie malattie e tradizioni inventate; nello spazio la “Cassetta degli attrezzi” si rifletterà sugli strumenti, tecnologie e ritrovati che stanno cambiando l’agricoltura, ma ci sarà anche spazio per parlare di “Cibo e salute” e non mancheranno alcuni incontri su “Economia e Lavoro”, per raccontare la globalizzazione e i cambiamenti nel mondo del lavoro agricolo. ColtivaTo vuole dunque provare a rispondere a queste domande, proponendosi di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, basandosi su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico e rivolgendosi a un pubblico eterogeneo perché raccontare l’agricoltura significa coltivare conoscenza e da qui nasce anche il nome del Festival.