Quest’anno si è fatta attendere più del solito, ma è tornata con ricchissime novità: è ripartita finalmente la nuova stagione delle terrazze romane, location che d’estate diventano conditio sine qua non per ogni aperitivo. Drink alla mano, l’invito è allora a salire sui tetti della Capitale nel segno di un lusso contemporaneo e accessibile, con un modello ridefinito dai grandi brand dell’hôtellerie internazionale che hanno investito su Roma. A riportare la Dolce Vita di Via Veneto agli antichi fasti è lo sbarco dell’americano InterContinental Rome Ambasciatori Palace che con Charlie’s mixa la frenesia di Manhattan e il glamour romano – le persone dall’animo spensierato e conviviale qui potranno ordinare il loro “Good Time Charlie”, signature a base di sherry, Vermouth secco, Cynar e Prosecco. In prossimità si trova The Roof, l’affaccio privato dal settimo piano del primo Edition sul suolo italiano: un’ampia area bar che punta su agrumi, erbe e amari regionali per sorseggiare un drink a bordo piscina, mentre la cucina intrattiene con proposte di crudi e cotti a cura della chef Paola Colucci, founder del progetto di ristorazione tutto al femminile Pianostrada. In attesa che questo spazio apra ufficialmente i battenti a metà luglio, il Jade Bar e il Punch Room Bar (entrambi al piano terra) sono un ulteriore rifugio a misura di globetrotter. È aperto già dalle 6 del mattino per la colazione, l’ultimo piano del Roma Marriott Hotel Flora, un punto di riferimento in zona per la sua offerta trasversale che rinfresca l’ora dell’aperitivo anche con una selezione di mocktail, con trend analcolici a base di frutta fresca, pairing ideale con gli assaggi casual della cucina tra lo spaghetto Felicetti ai tre pomodori o la parmigiana di melanzane alla partenopea.
Il fermento capitolino dell’industria alberghiera è altresì confermato dall’inaugurazione di Bulgari Hotel Roma. Con più di cento droni che lo scorso 8 giugno hanno illuminato il cielo stellato della città, l’opening della nona gemma della collezione Bulgari Hotels & Resorts non è passato di certo inosservato. Tra i diversi outlet gastronomici, tutti curati da Niko Romito – a piazza Augusto Imperatore inedita è stata l’apertura del primo Caffè della maison –, la terrazza offre una visione maestosa dalla cima che solo per chi soggiorna in una delle 114 camere e suite è aperta già dalle 10 del mattino (per gli esterni l’accesso è invece a partire dalle ore 18). Altrettanto mozzafiato è la superficie di oltre 700 metri quadrati di Notos, ultimo tassello del Six Senses, altro hotel che per il suo debutto italiano ha scelto la piazza di Roma. Dove si sale? In un’oasi urbana ultra-sostenibile che ogni venerdì sera intrattiene con una speciale degustazione di ostriche.
Non è una novità neanche Rhinoceros (il progetto di Alda Fendi risale al 2018), ma torna a far parlare di sé grazie alla joint venture con lo chef Giuseppe Di Iorio di Aroma Restaurant che supervisiona il format culinario con la complicità del resident chef Alessandro Marata, mentre a occuparsi della proposta mixology è il bar manager Christian Comparone. Condivide lo stesso colpo d’occhio sulla Bocca della Verità e Trastevere la terrazza panoramica del ristorante 47 Circus Roof Garden dell’omonimo boutique hotel che da quest’anno diventa il primo di Roma ad avere la certificazione “Green Globe”, assegnata dall’ente internazionale leader mondiale nella certificazione ambientale per la gestione sostenibile delle imprese operanti nel settore del turismo. Un leitmotiv “green” che caratterizza anche la linea mediterranea dello chef Michele Giovannini, che ha preso il posto dell’ex resident chef Antonio Gentile il quale, dallo scorso gennaio, si è spostato da Oro Bistrot, il ristorante dell’NH Collection Fori Imperiali dove continua a conquistare il pubblico con alcuni suoi signature (se non conoscete il suo dolce agli agrumi è il momento di provarlo) e una vista che, neanche a dirlo, è davvero impagabile. Da una parte c’è l’area aperitivi che lavora a ritmi altissimi grazie anche all’ottimo barman Daniele Zandri, dall’altra il fine dining con soli dodici tavoli e tre diversi menu degustazione, uno dei quali è vegetariano. Fondamentale la prenotazione, ma con largo anticipo: sono in overbooking tutto il mese di luglio.
Dopo una lunga attesa – l’albergo, che ha restituito al quartiere un bel palazzo che in passato aveva ospitato una caserma dei carabinieri, ha aperto lo scorso autunno – è stata inaugurata e aperta anche al pubblico la bella terrazza al settimo piano di UNA Hotels Trastevere Roma. La vista su tetti e monumenti della città – piuttosto insolita da questo punto di Roma, dove non sono numerose le terrazze così alte – fa da cornice d’eccezione alle proposte del Vista Trastevere Roof Bar & Restaurant by UNA cucina, aperto anche agli ospiti esterni dalla colazione (dolce e salata, dal porridge alle eggs benedict) all’after dinner. Incantevole nelle sere d’estate ma fruibile tutto l’anno grazie a un sistema di coperture modulabili, la terrazza ispirata alla Dolce Vita romana – tra colori pastello, decori green e arredi in rattan, corda e cotone – è perfetta soprattutto per aperitivi e dopocena con cocktail classici o rivisitati con infusi e distillati artigianali, calici di vino e snack sfiziosi come i croissant con coratella o le polpette con salsa ai peperoni. Ma a cena ci sono anche i piatti del ristorante, che giocano di sponda tra la tradizione locale (amatriciana in primis) e proposte di stampo internazionale.
Interpretando il Dna spagnolo del cinque stelle Gran Melià, all’interno di Villa Agrippina ha inaugurato Mirador, accogliente giardino tra palme, natura e vegetazione mediterranea che, alle pendici del Gianicolo, ispira l’anima mixology con suggestioni lontane, a partire dalle isole Baleari che danno i nomi ai cocktail. Dal Sant Ferran a base di mezcal al Cala Blanca, ma il bartender Domenico Riccardo fa viaggiare anche verso Oriente con il Sol Ponente grazie al gusto del sake e dello yuzu (fermatevi ad annusare l’artemisia romana piantata nel loro orto aromatico), suggestioni che caratterizzano il menu della cucina a cura dello chef giapponese Koji Nakai che si muove tra sushi, sashimi e piatti fusion.
Altra new entry è la terrazza di Orma, ristorante che ha sancito il ritorno di Roy Caceres nell’alta cucina e che vive la sua prima estate sotto quell’ulivo che svetta su via Boncompagni e fa ombra ai tavoli. Se il bistrot accoglie anche a pranzo – il fine dining da aprile a novembre apre solo a cena –, dalle 18 alle 20 il bar propone cocktail e snack, prima di iniziare il servizio itinerante della cena che trasforma lo spazio in una delle tappe del menu degustazione che si conclude nuovamente sotto il cielo di Roma al momento del dessert. Cosa si mangia? Qui la carta è divisa tra appetizer e piatti semplici che spaziano dal calamaro croccante, alghe e aioli, alle alici del Cantabrico con olio di sedano e kaymak alle erbe, lo stesso formaggio che accompagna il servizio del pane durante l’esperienza gourmet. Lato beverage, oltre ai grandi classici – Negroni, Gin Tonic, Martini, Americano, tra gli altri –, l’head bartender Marco Favorito ha studiato sette signature che richiamano le origini sudamericane dello chef, come Lulo, composto da rum colombiano.
L’estate è cominciata anche sulla bella terrazza del DoubleTree by Hilton Rome Monti, l’hotel gestito da HNH Hospitality aperto nel clou della pandemia in un angolo bellissimo e molto comodo di Roma, che ora ci si può godere al meglio. Il Mùn Rooftop Cocktail Bar, all’ottavo piano dell’hotel, si trasforma in un raffinato ristorante con vista in occasione degli appuntamenti della rassegna “Chef sotto le Stelle”, organizzata in collaborazione con Identity Brand & Business. Dopo il successo della cena con Moreno Cedroni della primavera 2022, infatti, si è deciso di proseguire nel rendere la terrazza il palcoscenico per cene “stellate” – in cui il Resident Chef dell’hotel Mario Santamaria accoglie colleghi da fuori città – e serate all’insegna della mixology. Il primo appuntamento ha visto i piatti di Simone Nardoni, che ha portato alcuni signature del suo ristorante Essenza a Terracina, accompagnati dai vini della cantina sannita Nifo Sarrapochiello. Simone Menga, hotel manager, non svela ancora i dettagli delle prossime date ma dà qualche anticipazione: il prossimo evento da non perdere sarà una Cocktail Masterclass con il noto mixologist Dennis Zoppi, aperta a tutti e su prenotazione, in collaborazione con Lavazza.
Altra apertura nuova di zecca, nel quartiere Prati, è quella di Paparazzo Bar & Rooftop, al settimo e ultimo piano de Le Méridien Visconti Rome, elegante hotel che riprende lo stile Modernista degli anni 50. Aperto tutto l’anno (e tutti i giorni, dalle 18 all’una di notte) grazie a grandi vetrate panoramiche apribili, il “salotto en plein air” ispirato alla Dolce Vita propone i cocktail a base di premium spirits che il bar manager Edoardo Arcesi ha creato in omaggio al glamour tutto romano di qualche decennio fa (e ai famosi fotografi che lo hanno immortalato, a partire dal Say Cheese che viene accompagnato da una foto con la Polaroid), e i piatti dai sapori mediterranei – con qualche incursione esotica – dell’executive chef Giuseppe Gaglione, come le trofie di pasta fresca con pesto di basilico, fagiolini e patate.
È all’insegna del decennio più spensierato del secolo scorso la nuova drink list di Cielo Terrace Bar, sulla panoramica terrazza dell’Hotel de la Ville: il team guidato dal Bar Manager Simone di Serio propone infatti un “Ritorno agli anni ’80”, con miscelazioni esuberanti e dai colori sgargianti ispirati a icone, personaggi e atmosfere di quel periodo da accompagnare con cicchetti, focaccine gourmet e altri assaggi messi a punto da Fulvio Pierangelini – Creative Director of Food di Rocco Forte Hotels – e con l’ascolto dei maggiori successi pop e dance dei mitici Eighties. Tra le proposte della carta, il Walkman (vodka Stoli Elite infusa con fiori di ibisco, Acqua Bianca, cordial agrumato e fake lime), il Crsytal Ball (Barsol pisco peruviano, lime spremuto fresco, sciroppo al gelsomino, liquore Passoa al frutto della passione e soda feever tree) e l’analcolico Mario Bros (salsa alle fragole, succo di limone fresco e ananas, spremuta di arance, sciroppo di orzata e frutto della passione, Level up): chi ha vissuto quegli anni non avrò bisogno di spiegazioni.
Cambiando completamente scenario, dalle guglie del Duomo di Milano Maio Restaurant arriva sui tetti di Roma, precisamente all’ultimo piano di Rinascente di via del Tritone: nuovo design, nuovo concept e omaggi alla cucina romana, anche se nel menu la classica costoletta alla milanese ruba la scena. Dietro al bancone (lungo 7 metri) del cocktail bar è il Gin a dominare la scena e non manca l’etichetta “della casa” con sentori di zafferano. Lasciatevi sorprendere anche dalla “terrazza sopra la terrazza”, un’esperienza esclusiva grazie alla Champagnerie e oyster bar firmata da Moët & Chandon.