Secondo un’indagine condotta dalla compagnia di viaggi online Weloveonlidays, l’Italia è la meta più ambita dagli enoturisti che la preferiscono anche a Francia e Spagna. Un risultato ottenuto grazie a una serie di fattori tecnici – in tutto sette: superficie delle vigne, produzione e consumo di vino, produzione totale di uva, elenchi di vini sul portale di Vivino, numero totale di premi nell’annuale classifica di Decanter e Festival enoici – che non può prescindere però da una considerazione sulla biodiversità dei nostri vigneti, testimonianza anche di una diversità culturale.
A manifestare questo concetto è proprio uno dei periodi più attesi per chi è del mestiere: la vendemmia. Se per i produttori è un momento cruciale per tirare le somme sul lavoro svolto nei mesi precedenti, per i turisti e gli appassionati che si avvicinano in vigna alla fine dell’estate resta un rituale senza tempo. In Friuli Venezia Giulia chi non volesse restare semplicemente a guardare potrà diventare protagonista (almeno per un giorno) di una vendemmia turistico-didattica. L’ultima frontiera dell’enoturismo nella regione dell’estremo Nord-Est è stata lanciata da PromoTurismoFVG e dall’Associazione Città del Vino e coincide con la prossima raccolta dell’uva: dal primo settembre alcune aziende vitivinicole promuovono un’esperienza inedita che consentirà anche ai neofiti di vendemmiare e raccogliere gli acini a mano mentre si passeggia tra filari di picolit, refosco o schioppetino.
Tra le aziende che partecipano a queste giornate esperienziali c’è Agricola Gori di Nimis che dedica 4 ore in vigna per far scoprire quali viti danno origine alle loro etichette biologiche, proseguendo il giro si entra in cantina per la visita e annessa degustazione al calice con prodotti tipici della zona. A Gorizia, in località San Floriano del Collio, lo staff di Gradis’ciutta per qualche ora fa vestire i panni di un produttore del Collio: dalla selezione dei grappoli al metodo per tagliarli correttamente, fino alla delicata procedura enologica che inizia quando l’uva arriva in cantina. L’uscita si conclude con un momento conviviale in cui aprire una bottiglia proprio della varietà vendemmiata con pairing di formaggi. A Cividale del Friuli Renza, Franco e Alberto di Elio Vini coinvolgono attivamente i wine lover nel corso sul campo cercando di trasmettere tutto il loro sapere: tra i vigneti spiegano le differenze tra le varietà di uva coltivate da loro e condividono storie sulla viticoltura locale. In provincia di Udine si può anche scegliere di pernottare presso l’agriturismo Tonutti di Adegliacco già dalla sera prima: l’indomani, dopo una corroborante colazione, si è pronti a fare l’esperienza della vendemmia, osservare come l’uva viene pigiata, messa nei tini e nelle botti per la fermentazione. Il lavoro verrà ripagato con un pranzo insieme a tutti i vendemmiatori. Tra le realtà che hanno aderito al progetto c’è anche Le Due Torri a Corno di Rosazzo: qui Ermanno, con la complicità dei vignaioli più esperti, ha messo a punto una vendemmia anche a misura di bambino che si conclude con un pasto nell’agriturismo dove il buon vino ovviamente non manca.