Per il quindicesimo anno Ornellaia, la tenuta di Bolgheri che dal 2002 è di proprietà della famiglia Marchesi Frescobaldi, ha ribadito il suo legame con l’arte in occasione della Vendemmia d’Artista. Il progetto inaugurato con l’uscita di Ornellaia 2006 celebra il carattere di ogni nuova annata del Supertuscan attraverso un’asta di beneficenza che questa volta ha coinvolto Joseph Kosuth. L’artista statunitense, tra i massimi esponenti e teorici dell’arte concettuale, ha realizzato una serie di opere incentrate sulla parola “vino” e sulla citazione di Vitruvio. Tratta dal De Architectura (3.1.3) e apposta, in varie lingue, sui diversi formati di Vendemmia d’Artista Ornellaia 2020, la frase riportata in etichetta ‒ incisa su carta o con la tecnica a rilievo su vetro ‒ recita: “La proporzione non è altro che la possibilità di commisurare, secondo un modulo fisso, le singole parti di un’opera e l’insieme nel suo complesso; da questo nasce il calcolo simmetrico”.
L’asta che si è tenuta giovedì 21 settembre è stata organizzata da Sotheby’s ‒ celebre casa d’aste fondata nel 1744, oggi leader nel settore ‒ e ha battuto, in 12 lotti esclusivi, doppie Magnum, Imperiali e l’unico esemplare di Salmanazar da 9 litri, bottiglie tutte impreziosite dall’intervento artistico di Kosuth. Se dall’inizio del progetto l’azienda bolgherese ha raccolto e donato a diverse realtà museali internazionali oltre 2.5 milioni di dollari, è dal 2019 che contribuisce a supportare il programma “Mind’s Eye” della Fondazione Solomon R. Guggenheim, volto a permettere l’accesso all’arte a non vedenti o ipovedenti, iniziativa alla quale Ornellaia ha donato solo quest’anno 300mila dollari.
«Siamo orgogliosi di riscuotere tanto successo presso gli appassionati di vino e di arte. Vendemmia d’Artista è ormai un appuntamento imprescindibile presso i collezionisti, incrociando qualità, bellezza e solidarietà», dichiara Giovanni Geddes da Filicaja, ad di Ornellaia.