Cantina Terlano

Cantina Terlano

Il fattore tempo come tratto distintivo della produzione di vini bianchi in una combinazione magica di clima, suolo e latitudine (la stessa della Borgogna) che governa i terreni.

Ha appena compiuto 30 anni la cantina cooperativa sociale che, dopo l’unione, nel 2008, con Cantina Andriano, crea il polo cooperativistico più antico dell’Alto Adige, forte di 150 soci per 190 ettari di vigneto, a Terlano, e 60 per 80 ettari di vigneti ad Andriano. L’area comune a entrambe è la media valle dell’Adige, una conca a U di origine glaciale di cui Cantina Terlano presidia la sponda orientale. Una combinazione magica di clima, suolo e latitudine (la stessa della Borgogna) governa i terreni. I vigneti, adagiati sui pendii ripidi della sinistra orografica del fiume, a quote comprese tra 250 e 900 metri s.l.m., poggiano sui versanti esposti a sud-ovest, beneficiando di condizioni climatiche insolitamente miti. Una roccia vulcanica di colore rosso, chiamata porfido quarzifero, fa invece da base al suolo sabbioso e permeabile in cui affondano le radici delle viti, determinando quella limitatezza di sostanze nutritive che contiene naturalmente le rese e quell’elevato contenuto di minerali che apporta eccezionale longevità ai mosti. Proprio questa naturale predisposizione all’invecchiamento dei vini di Terlano ha fatto sì che la cantina facesse del fattore “tempo” il tratto distintivo della propria produzione di vini bianchi, consolidando una tradizione già attiva agli inizi del ‘900, quando l’Alto Adige era la tesoreria del vino della monarchia austriaca.
Cantina Terlano non ha solo messo a punto la vinificazione in botti grandi: ha creato anche una propria variante, il cosiddetto “metodo Stocker”, dal nome del kellermeister Sebastian Stocker che ha seguito la cantina dal 1955 al 1993, in cui la maturazione per un anno in botti di legno si combina con una lunga sosta in tini d’acciaio da 2.500 litri. Dal 1979, sono state messe da parte in cantina, lasciandole fino a 30 anni sulle fecce fini, le partite di annate eccezionali, finora 18, tra chardonnay, sauvignon e pinot bianco, protagoniste a turno dell’etichetta Rarity che esce ogni anno in circa 3mila bottiglie. Se il Rarity è la prova vivente della longevità di Terlano, la sintesi del suo terroir è, però, il Terlaner I Grande Cuvée, “l’essenza di Terlano” come la definisce Rudi Kofler, enologo in carica, che sognava un vino in grado di incarnarne la grandezza. Creata con la 2011, e prodotta solo nelle grandi annate in poche migliaia di bottiglie, la cuvée è un uvaggio storico di pinot bianco, chardonnay e sauvignon, che testimonia quella perfetta combinazione di ambiente, uve e uomini che è Terlano.

Alto Adige Terlano Doc Terlaner I Grand Cuveè

Sapiente combinazione, variabile a seconda dell’annata, di Pinot Bianco (60-70%), Chardonnay (20-30%) e Sauvignon (2-5%), fermentati e maturati per 12 mesi in botti grandi di rovere, fino al raggiungimento di un equilibrio di balsamicità erbacee, mineralità saline e acidità in un vino complesso e profondo.

Maggiori informazioni

Cantina Terlano
Via Silberleiten 7, 39018 Terlano (BZ)
cantina-terlano.com

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati