Due giorni con Francesco Bordini visitando Modigliana, in Romagna, vuol dire andare su e giù per colline, tra vigneti e campi fioriti dove ogni tanto il patron si ferma, prendendo una manciata di terra per raccontare i diversi suoli, climi e condizioni della sua amata regione. Bordini è un torrente di informazioni che trova una pausa solo quando ci si siede a mangiare i tortellini alle erbe selvatiche e Parmigiano in una trattoria locale. Nonostante i modi gentili e pacati, è un vulcano di idee e di progetti. Oltre ad essere enologo, agronomo e consulente per diverse imprese, Francesco Bordini gestisce anche l’azienda vinicola di famiglia, Villa Papiano, insieme ai fratelli Enrica, Giampaolo e Maria Rosa. La tenuta è stata fondata nel 2001, quando il papà, Remigio Bordini, storico enologo e creatore di grandi vini nel Belpaese, disse che per mantenere salda la famiglia non c’era modo migliore che fare un mutuo e comprare un’azienda insieme a tutti i quattro fratelli. Così fu. Oggi Villa Papiano, sul Preappennino tosco-romagnolo a 500 metri di altitudine, lavora in condizioni estreme che danno vita a dei rossi e dei bianchi di forte personalità.
Le argille a fondo valle hanno lasciato il posto alle marne arenacee, il clima è più freddo e c’è una grande influenza del bosco che copre un’area importante del territorio – ed è un grande alleato per mantenere la freschezza anche in annate torride. La visione è la stessa degli altri vignaioli di Modigliana: il territorio è il protagonista e il vitigno è solo uno strumento per esprimerlo. I vini di Villa Papiano sono fatti con una sensibilità e delicatezza fuori dal comune; l’enologo riesce a tirare fuori un carattere speciale e intrigante dalle due varietà più comuni in Italia: il sangiovese e il trebbiano toscano. Non è strano che questa realtà sia diventata in poco tempo un riferimento di virtù, in Romagna e in tutta Italia.
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Un sangiovese in purezza proveniente da vigneti di sessant’anni. La fermentazione è spontanea con lieviti indigeni e matura per 12 mesi in botte grande. Un vino dinamico che profuma di erbe selvatiche, viola, ciliegie croccanti e arance rosse. Riesce a coniugare succositè e freschezza con un’austerità slanciata ed elegante.