SOP è un acronimo e sta per Save Our Planet: la società benefit – azienda certificata e allineata ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite – nasce nel 2001 con questa missione ambiziosa. Nello specifico il lavoro di SOP mira a rendere sostenibili l’agricoltura e l’allevamento intensivi grazie a una tecnologia proprietaria che consente agli agricoltori e allevatori di attivare un circolo virtuoso che migliora la resa contrastando il cambiamento climatico. Il progetto Resonant permette di ottenere la sostenibilità economica e ambientale in agricoltura, con particolare attenzione al settore vitivinicolo. Il tutto – riferisce il fondatore e CEO Marco Poggianella – a prova di soiltasting.
Esiste davvero il soiltasting?
Certo, annusando i suoli su cui lavoriamo risultano più profumati.
Da quale principio muove il vostro progetto?
Da un principio fisico, non chimico. L’idea è di creare una nuova interazione con i microrganismi che popolano il terreno con biostimoli che derivano dal nostro intervento tecnologico. I nostri prodotti nascono per agevolare i microrganismi e per esaltarne la funzionalità, rafforzandone l’interazione con le piante. Attraverso i cosiddetti essudati radicali, le piante maturano infatti la capacità di “allevare” un numero maggiore e maggiormente diversificato di microrganismi nel suolo.
E questo quali vantaggi porta alle piante?
I microrganismi sbloccano elementi nutritivi presenti nel suolo. Il “mercato” che si viene a creare lì sotto consente alla pianta di attingere a più nutrimento e di distribuire più linfa, oltre a rafforzare la resistenza rispetto agli stress del cambiamento climatico (dalle botte di calore alla siccità alle bombe d’acqua). La linfa può svolgere infatti una duplice funzione: è un antigelo per la pianta e in caso di carenza idrica apporta una maggior quantità di elementi nutritivi a foglie e uva.
Quali i benefici per il pianeta e per noi?
Innanzitutto una riduzione della concimazione chimica (fino allo zero) senza perdere valori nutrizionali e mantenendo le performance delle piante (che hanno foglie più verdi e più fresche). Inoltre, in qualche anno, possiamo ridurre drasticamente le emissioni di N2O, un gas serra che deriva dall’urea della concimazione e che pesa sull’atmosfera circa 300 volte più della CO2. Tutto questo con piante più sane, un apparato radicale più forte, l’apparato fogliare più sviluppato con più clorofilla e più fresco. Questo aumenta la massa organica quindi carbonio sottratto dall’atmosfera e fissato nel terreno. Infine la biodiversità microbiologica cresce in maniera esponenziale.
Quindi meno concimazioni e suoli più fertili?
Certamente. Riducendo l’apporto di sostanze esterne, le piante lavorano da sole al meglio.
E il vino migliora?
Gli aromi del vino provengono per il 40-60 per cento dal terreno, ma il terroir non è una questione di superficie. Piuttosto, incrementare la biodiversità microbiologica consente di avere un’uva con componenti aromatiche più interessanti anche per l’enologo.
Treccani Accademia
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“Il fare che nasce dal sapere”: lo slogan ben identifica le peculiarità di Treccani Accademia – la scuola di management dello storico Istituto della Enciclopedia Italiana – che offre contenuti di spessore avvalendosi di docenti qualificati, professionisti di settore e un network che garantisce il dialogo con enti, aziende e istituzioni. Il progetto formativo applica l’approccio sartoriale a diversi temi: dall’arte e la cultura all’enogastronomia e il turismo; dalla gestione d’impresa e comunicazione alla psicologia e il diritto. La metodologia didattica innovativa è basata su un apprendimento concreto tanto in aula quanto nelle attività outdoor, presentando esempi reali e modelli imprenditoriali. Oltre ai Master Post Laurea ed Executive e alle proposte di Formazione Aziendale, c’è la possibilità di seguire corsi e masterclass anche tramite live streaming o lezioni on demand.
