Il gelato è un prodotto che rende orgogliosa l’Italia in tutto il mondo. Sì, perché aldilà delle sue origini – per il gelato artigianale dobbiamo tornare indietro al Cinquecento fiorentino – la preparazione rappresenta al meglio le virtuose pratiche del nostro Paese, dal dialogo con agricoltori e produttori all’arte della trasformazione in creme di materie prime come frutta e cacao. Un dolce apprezzato e consumato dalla maggior parte delle persone, con picchi di crescita, ça va sans dire, in estate. Ma grazie alle innumerevoli gelaterie e laboratori che restano aperti quasi tutto l’anno, questo prodotto può contare su estimatori anche nel periodo invernale, con il benestare di medici e nutrizionisti che ne favoriscono il consumo durante le stagioni rigide. Perché? Sono quattro i motivi principali: riduce lo stress, migliora l’umore, è una fonte di energia (se fatto in maniera naturale, senza l’utilizzo di additivi chimici o conservati) e, infine, aiuta il corpo a essere più tollerante al freddo.
Negli anni si sono affacciati sul palcoscenico nazionale sempre più interpreti del gelato. Da chi ha continuato a tramandarsi il mestiere di famiglia – come dimostra Onorio Vitti, proprietario di Vitti Gelateria, realtà attiva dal 1898, che è stato proclamato Ambasciatore del Gelato Italiano nel Mondo in occasione del Gelato World Heritage 2023, evento organizzato su iniziativa dell’Associazione Italiana Gelatieri –, agli instancabili sperimentatori come dimostra Maria Agnese Spagnuolo di Fatamorgana– chi in questo periodo passa in uno dei 6 punti vendita a Roma può provare anche ad abbinare il suo gelato al panettone senza glutine –, che di recente ha lanciato la variante al Pecorino Romano Dop a bassa salinità (solo il 3,8 %) di Cibaria Srl, storica azienda di Castel Gandolfo famosa per i suoi salumi e formaggi. Un formaggio naturalmente privo di lattosio, che dona un sapore intenso ma allo stesso tempo delicato.
A Firenze nell’iconica Gelateria e Pasticceria Badiani – che oltre alle due vetrine nella città del Giglio vanta altri tre negozi tra Inghilterra, Spagna e Giappone – c’è l’esclusivo gusto dedicato all’inventore del gelato moderno, l’architetto Bernando Buontalenti. Il Buontalenti altro non è che panna, latte, zucchero e uova, ma per storia e originalità è ancora il più richiesto tra i golosi che si affacciano al bancone dei pozzetti.
Tornando tra le vie della Capitale, un altro indirizzo che merita l’assaggio di un cono o di una coppetta è Neve di Latte che insieme al suo gelato d’autore propone la cioccolata calda selezione Amedei. Una merenda sempre più gettonata che viene proposta anche dalla celebre Cioccolateria Banchini di Parma, avamposto di sfiziosità dolciarie dal 1879: una cioccolata calda da degustare al tavolo o da asporto, con la possibilità di aggiungere sia la panna homemade sia il gelato: da provare la pasta di frutta secca al sapore di pistacchio, nocciola, mandorla tostata e caffè, macinata a pietra nel laboratorio aziendale.
Rimanendo in tema gusti insoliti, ma particolarmente natalizi, c’è l’omaggio al torrone di Cremeria Cecconi ad Arezzo con il gusto Torrone di Giovanna, una crema a base di miele millefiori dell’apicoltura San Valentino di Vitiano, mandorle d’Avola, nocciole Igp del Piemonte e pistacchi di Sicilia. Gusto 17 a Milano si contraddistingue invece per il suo lavoro di ricerca sul territorio nel pieno rispetto della stagionalità delle materie prime. In occasione del Natale, il locale ha ideato la linea Christmas Edition 2023, con i classici simboli delle feste che si trasformano in prelibatezze da addentare. Un esempio sono gli stecchi Xmas Tree realizzati completamente a mano, al sapore di pistacchio salato di Sicilia ricoperto di cioccolato bianco e Spirulina, oppure al cioccolato al latte glassato con cioccolato rosso. Non mancano i torroncini ripieni di gelato alle mandorle con tre diversi topping al cioccolato fondente, cioccolato al latte e alle nocciole del Piemonte.
La Gelateria Marghera che nella sua storica sede milanese rimarrà aperta sia il 24 sia il 25 dicembre (fino a ora di pranzo), ha previsto tanti prodotti a tema natalizio, dai mini pandori farciti con gelato e decorati con la frutta, al cremoso cono al gusto di pandoro, dal panetto gelato in formato mini o maxi – disponibile su ordinazione – alle praline in 8 diversi gusti in confezioni da 9, 18 o 24 pezzi.
A rinforzare la tesi che il gelato è un’ottima idea invernale ci pensa una gelateria pugliese. A Peschici Pina Gel, un’istituzione nella provincia di Foggia dal 1984, ha voluto riaprire proprio per le vacanze natalizie e, fino al 7 gennaio, farà felici i suoi affezionati clienti. Una selezione di gusti che spaziano dal grande classico Crema degli Angeli al moderno Gianduiotto o Stracciatella di Arancia Amara del Gargano, tutti perfezionati dal gelatiere Iginio Ventura.
Per chi è un fan della combo panettone-crema spalmabile non si può non menzionare Ciacco Lab, un laboratorio sperimentale che nella doppia sede di Parma e Milano propone ricette futuristiche grazie all’estro del chimico gelaterie Stefano Guizzetti. Se il gelato gastronomico è il suo mantra, provate il grande lievitato con la crema di nocciole Igp del Piemonte e cacao o quella al pistacchio Dop di Bronte, realizzate artigianalmente dall’insegna.
È dal forte richiamo goloso il panettone ripieno di gelato al cioccolato e zabaione di Terra, altro indirizzo meneghino dove la qualità non si discute, così come la boutique romana di Federico Prodon con un focus sul gelato (bisogna andare nel quartiere Parioli dove l’ex volto di Bake Off Italia ha aperto la sua terza sede, dopo Borgo Pio e Mercato Centrale a Roma), che celebra il Natale con il dolce lievitato ripieno di cioccolato al 99% Michel Cluizel con rum Don Papa e un gelato alle nocciole preparato dal pastry chef utilizzando un mix di nocciole provenienti da Avellino, Viterbo e Piemonte (lo avevamo anticipato qui).