Non solo le insegne gourmet avvicinano i giovani con pacchetti riservati a under 25 o le segnalazioni di buone tavole sotto i 40 euro (ha iniziato la Michelin) fanno gola ai buongustai. Da ottobre in Lombardia ci sono almeno 21 ristoranti che promuovono una convivialità alla portata di tutti attraverso Gourmantico, nuovo progetto che ha messo a sistema un’iniziativa che già negli anni precedenti permetteva di mangiare stellato con soli 75 euro. Con lo scopo di valorizzare la cultura enogastronomica del fine dining (a prezzi accessibili), da gennaio fino al 30 aprile non mancano gli eventi che favoriscono la crescita dell’ospitalità e del servizio degli associati.
«L’obiettivo è di avvicinare il grande pubblico all’alta cucina – afferma il presidente Camillo Rota –. Ogni ristorante della nostra Associazione proporrà un menu completo dall’antipasto al dolce ad un prezzo calmierato e accessibile alla maggior parte delle persone. Vogliamo che tutti possano vivere un’esperienza gastronomica e coglierne le peculiarità qualitative». Alcuni dei migliori ristoranti della regione hanno inserito in carta anche un percorso degustazione completo per un totale di 97 piatti, tra 44 preparazione con pesci tra acqua dolce e salata, 32 piatti di terra e vegetali, 21 dolci di fantasia con frutta, spezie, bacche che potranno essere degustati in quattro delle dodici province lombarde e solo in alcuni giorni della settimana (previa prenotazione).
«L’unione fa la forza – afferma lo chef Mauro Elli del ristorante Il Cantuccio, in provincia di Como –: ho aderito all’Associazione proprio perché se ognuno di noi mette a disposizione un pezzettino della sua competenza e della sua realtà, noi ristoratori possiamo offrire al pubblico un’opportunità nuova e al nostro comparto una chance per sperimentare nuove formule». In occasione della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nelle scorse settimane a Bergamo, il direttore generale di ASCOM Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini, ha sottolineato il grande interesse per questa manifestazione e per l’attività culturale dell’associazione Insieme: «Nel nostro territorio il 92% delle persone che lavorano nel turismo sono nel comparto ristorazione. Questa nuova associazione avrà un ruolo determinante per valorizzare una cucina lontana dagli stereotipi. Il mio plauso va agli chef dell’associazione che si mettono a disposizione per il bene dei nostri luoghi».
Da Pomiroeu, fondato dallo chef Giancarlo Morelli nel 1993 – proprio lo scorso anno ha compiuto 30 anni di attività –, un punto di riferimento per l’alta cucina lombarda, dove naturalmente non manca la cotoletta alla milanese, a Frosio, ristorante in una splendida villa settecentesca, di proprietà della famiglia Blondel e coordinato da Paolo e Camillo Frosio, responsabili rispettivamente della cucina e della sala, ma c’è anche lo stellato Bolle a Lallio della Agnelli, famosa azienda di pentole che ha sede proprio nel paese alle porte della provincia bergamasca. Che siano cascine cinquecentesche o eleganti locali dal design minimal, ciascun ristorante promuoverà il suo menu completo, dall’antipasto al dolce, con tanto di wine pairing.