Per il gruppo Iyo a Milano il 2023 si è concluso con la notizia della momentanea chiusura del ristorante in via Piero della Francesca per rinnovo completo dei locali della sede storica, a cui nel 2019 è seguita la doppia apertura in piazza Alvar Aalto di Iyo Omakase e Aalto. Proprio nella piazza intitolata all’omonimo architetto finlandese lo scorso 11 gennaio ha aperto Iyo temporary, il nuovo pop-up in cui gli ospiti ritroveranno l’accoglienza di Ilaria Hu, il servizio di Erik Culzoni e i pairing di Danilo Tacconi, con il menu sempre a cura dell’executive chef Katsumi Soga e del pastry chef Luca De Santi.
Restando fedele alla filosofia di cucina dell’Experience, questa insegna “a tempo” (fino a maggio 2024 quando riaprirà dopo un imponente lavoro di restyling nell’originaria sede) continua a proporre una selezione dei migliori piatti storici, oltre a degli “special”, creati in esclusiva per questo luogo come l’Agemono mix, una selezione di fritti di crostacei e calamari, da intingere in una bisque di crostacei e una maionese allo yuzukosho, da gustare con le mani, ma anche i Suzuki Amaebi Roll, uramaki della tradizione giapponese con branzino, gambero rosso, tempura di funghi enoki, guarniti da un fresco dressing al sedano e per un finale golose e rinfrescante c’è Pistacchio, yogurt e lamponi, una delle ultime creazioni del pastry chef italiano.
Non è però la sola novità annunciata dall’imprenditore Claudio Liu, patron di questo intero sistema di ristorazione che guarda a Oriente (lui è nato in Cina ma è cresciuto in Emilia come abbiamo raccontato qui): insieme Federico Zhu, direttore e restaurant manager di Aji – delivery milanese di cucina giapponese di Iyo Group, l’unico format di consegna a domicilio indipendente di cucina giapponese nel capoluogo lombardo –, Liu ha annunciato il raddoppio del punto vendita nella zona Sud di Milano, in via Lamarmora 36.
«Con questo store, nel 2024 aumenteremo del 30% la copertura di Milano rispetto ad oggi – afferma Federico Zhu –. Oggi arriviamo al 60% e con il secondo store raggiungeremo nuove zone a Est e Sud della città: Turro, Nolo, Casoretto, Città Studi, Lambrate, Acquabella, Corsica, Guastalla, Calvairate, Lodi, Corvetto, Ripamonti, Stadera, San Cristoforo. Consegniamo i nostri piatti in un’area raggiungibile entro 15 minuti dal momento in cui l’ordine è pronto e aprire qui ci consente di rispettare i nostri standard e quindi garantire la qualità del cibo. Lo scopo dell’apertura di un nuovo laboratorio non è solo estendere il servizio, ma migliorarlo».
Da sempre attento alla selezione delle materie prime e al servizio, Aji è anche un raro esempio di cucina ingegnerizzata e progettata su misura nel segno della sostenibilità, dell’efficienza e della performance dei processi di produzione e logistica. Qualche esempio? La partita del caldo, in cui i wok si attivano con un movimento del ginocchio, oppure la circolazione di acqua corrente intorno allo stesso wok per velocizzare il raffreddamento degli strumenti una volta terminata la cottura; i taglieri sono invece incassati nel piano d’appoggio per evitare movimenti e, nella parte sottostante, sono previsti dei rubinetti dove passa l’acqua utilizzata per tenere sempre pulito il banco.
«Questo ampliamento è pensato per aumentare ulteriormente la qualità del nostro progetto in un’ottica sostenibile e rispettosa dei nostri clienti. La nuova cucina è di 80 mq e ospiterà una brigata di 20 persone. Questo nuovo asset ci consente di lavorare in un’ottica sempre più sostenibile, ma anche di ampliare il numero di ordini evadibili per fascia oraria di consegna, offrendo la migliore esperienza, a partire dal gusto fino alla consegna a casa», racconta Federico Zhu. Una volta preparato, l’ordine arriva alla postazione di verifica e impacchettamento; da qui i cibi sono trasportati in zaini coibentati per mantenerli a temperatura in contenitori disegnati su misura in grado di ammortizzare tutti i movimenti per gustare il meglio della cucina giapponese comodamente a casa.
