Viviana Varese

Viviana Varese e Villa Passalacqua: prove di matrimonio

La chef di origine campana ha annunciato la chiusura del suo ristorante Viva all’interno di Eataly Milano Smeraldo. Ad attenderla ci sarebbe una nuova avventura che la vedrà protagonista nel miglior albergo del mondo.

La fine di un’epoca o meglio, di un decennio. Sì perché dopo dieci anni di condivisione di spazi e di idee con Eataly Smeraldo a Milano, Viviana Varese ha annunciato la chiusura del suo ristorante stellato Viva – l’ultimo servizio è previsto per il 20 aprile – per dedicarsi ad altri progetti. «Eataly Smeraldo è stata la casa di Viviana per tanti anni e la conclusione di questo percorso sarebbe motivo di dolore se non fosse il preludio di una nuova fase per Eataly – commenta Andrea Cipolloni, ceo group Eataly –. Vogliamo dare ai nostri clienti ancora più opportunità di vivere a tutto tondo il flagship milanese e per questo abbiamo in mente alcune importanti trasformazioni che integreranno nuovi progetti all’interno dello store».

L’avventura della chef salernitana era iniziata da Eataly nel 2014 quando la sua prima insegna, inaugurata nel 2007 con il nome di Alice, si era trasferita dall’originario indirizzo di via Adige nel quartiere di Porta Romana, con tanto di riconoscimento Michelin arrivato nel 2011. Un successo per la cuoca che ha rappresentato il coronamento di un sogno cominciato nella trattoria di famiglia, dove sin da piccola girava tra i fornelli, prima di lasciare la terra natia per misurarsi con nomi illustri della gastronomia, da Gualtiero Marchesi ai fratelli Roca o ancora Albert Adrià.

Viviana Varese è sempre stata una chef talentuosa e nel suo ristorante non hai mai nascosto l’interesse per la cucina di mare, senza dimenticare le inclinazioni per le ricette della tradizione campana, come per la Pasta e patate che da Viva ha scelto di interpretare a modo suo con l’aggiunta di basilico e pistacchio. Una passione per il mondo iodato che ha portato alla recente apertura, sempre a Milano, di Polpo-semplicemente pesce, trattoria stile anni 80 sia pet l’atmosfera che per la proposta, con un menu che dà ampio spazio a plateau e a crudi di mare, con una generosa sezione dedicata ai sauté e alle cotture al vapore. Ma Polpo è solamente uno degli ultimi ristoranti firmati Viviana Varese che già collabora con il W Villadorata Country Restaurant a Noto e Viva il bistrot in Noto all’interno di Palazzo Nicolaci.

Ed è proprio l’avvio di un altro progetto che partirà in primavera che ha spinto la chef a terminare l’esperienza di Viva per (ri)cominciare – se così si può dire – nelle cucine di Villa Passalacqua, la lussuosissima struttura sul lago di Como premiata dalla 50 Best come miglior albergo del mondo. Dopo che la notizia ha fatto il giro del web, non è arrivata nessuna smentita o conferma dalla chef la quale, nel frattempo, saluta con queste parole il luogo che per anni è stato come la sua seconda casa: «Ringrazio Eataly per la fiducia e l’ottima collaborazione di questi anni. In particolare, ringrazio Oscar Farinetti, che sin da subito ha riconosciuto in me talento e passione, ma anche Andrea Cipolloni con il quale si è instaurato un bellissimo feeling. Sono stati anni indimenticabili; ora è tempo di dare vita ai nuovi sogni che ho nel cassetto».

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