Yquem

Château d’Yquem, la nascita di un mito

Il racconto di Cinzia Benzi, accompagnato dagli scatti di Francesca Brambilla e Serena Serrani, ripercorre l’epopea della tenuta simbolo del Sauternes e la genesi di un vino leggendario.

Tra le grandi passioni di Cinzia Benzi, piemontese che ama il mare quanto il vino (e il cibo) e storica firma di Identità Golose – per cui dal 2020 coordina il progetto Bollicine del Mondo –, c’è senza dubbio il Sauternes. E se al prezioso vino passito dolce che nasce negli châteaux dell’omonima regione vinicola francese a nord di Bordeaux aveva già dedicato un volume (scritto da co-autrice e pubblicato da Gribaudo nel 2012), esce ora edito da Seipersei il suo nuovo libro monografico interamente incentrato su una delle realtà più iconiche del panorama enologico francese, che fu scelto persino da Marcel Proust per accompagnare la ricognizione di memorie e ricordi alla base della sua Recherche: Château d’Yquem.

È questo il titolo del nuovo volume che – arricchito dagli scatti evocativi e di grande impatto visivo di Francesca Brambilla e Serena Serrani, e dalle illustrazioni di Gianluca Biscalchin, che interpreta con il suo tratto inconfondibile le note di degustazione, suggerisce possibili abbinamenti e disegna scorci della tenuta – ripercorre la storia e l’evoluzione di un luogo leggendario che, lavorando con sapienza e rispetto le uve, continua a produrre bottiglie altrettanto straordinarie.

Così, immagini di vigneti che cambiano sfumature di stagione in stagione, di cantine dalle atmosfere rarefatte e di ambienti ricchi di storia e di fascino accompagnano tanto i dettagli tecnici e descrittivi dietro a questi grandi vini – dai vitigni agli stili di vinificazione, indirizzati soprattutto a chi si volesse avvicinare ora alla conoscenza di Yquem, con il rischio di volersi catapultare alla visita dello château non appena terminata la lettura – quanto le avvincenti storie e i personaggi che ruotano attorno alla cantina fondata nel lontano 1593: dalla combattiva Joséphine Sauvage d’Yquem, che fece conoscere questo grande vino alla corte di Francia e prese poi la decisione di lavorare solo le uve attaccate dalla muffa nobile, all’attuale presidente e direttore generale Pierre Lurton, ma anche l’italiano Lorenzo Pasquini, directeur d’exploitation.

Gli appassionanti racconti tratteggiati da Cinzia Benzi sono completati dalle riflessioni e dagli spunti di numerosi colleghi del settore enogastronomico – tra i quali il direttore editoriale di Food&Wine Italia Federico De Cesare Viola – ma pure del Master of Wine Gabriele Gorelli e di Massimo Bottura e Giuseppe Palmieri: proprio l’Osteria Francescana di Modena (dove i millesimi selezionati di questo grande vino affiancano grandi prodotti come Culatello o Parmigiano Reggiano e piatti come l’iconico Tortellino alla panna) ha ospitato nel 2023 una memorabile ed esclusiva degustazione di annate storiche di Château d’Yquem.

“Con Yquem siamo di fronte all’eternità: se un quadro prima o poi potrà distruggersi, l’arte di creare questo vino unico al mondo rimane eterna per il gesto che rappresenta”, scrive Benzi, e le sue parole ne fissano su carta la magia.

Maggiori informazioni

Château d’Yquem

Testi di Cinzia Benzi

Fotografie di Francesca Brambilla, Serena Serrani

Illustrazioni di Gianluca Biscalchin

Prefazioni di Andrea Grignaffini e Lorenzo Pasquini

Pensieri di Massimo Bottura, Eleonora Cozzella, Federico De Cesare Viola, Maddalena Fossati Dondero, Gabriele Gorelli, Paolo Marchi, Giuseppe Palmieri, Leila Salimbeni

60 euro, Seipersei Edizioni

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
Articoli
correlati