In attesa della 19esima edizione del Congresso di Identità Golose – il primo simposio italiano di cucina d’autore che dal 2005 accoglie sul palco i più grandi professionisti della gastronomia internazionale e non solo –, che si terrà a Milano dal 9 all’11 marzo presso l’Allianz MiCo, in questa giornata al Centro Congressi di Fondazione Cariplo – Palazzo Confalonieri è stata presentata la prima guida di Identità Golose dedicata alle pizzerie e ai cocktail bar d’autore.
Due categorie che sin dall’edizione d’esordio della Guida Ristoranti erano parte integrante del progetto, con pizzaioli e barman considerati (giustamente) meritevoli di affiancare i nomi di grandi chef di realtà italiane e mondiali. «Un itinerario cominciato nel 2009 quando Paolo Marchi invitò i pizzaioli del momento sul palcoscenico di identità – commenta Claudio Ceroni, fondatore insieme a Marchi di Identità Golose e presidente di Magenta Bureau –, creando un po’ di sconcerto tra giornalisti e addetti ai lavori. Oggi nasce la Guida alle Pizzerie & Cocktail Bar d’autore come riconoscimento di due dei fenomeni più significativi e di tendenza nella gastronomia italiana e internazionale».
Una nuova guida (interamente online) incentrata su questi due mondi, che recensisce ben 655 insegne dislocate in tutto il territorio nazionale e divise suo interno in 405 pizzerie e 253 cocktail bar – con tre indirizzi che hanno una “doppia valenza”, ossia sono menzionati sia per la pizza sia per i drink –, tramite il contributo di 94 autori. «Pizzerie e cocktail bar d’autore, sono recensiti con schede a loro volta d’autore poiché firmate da chi, giornalista di Identità o un suo collaboratore, coniuga l’abilità al palato con quella alla penna, il saper degustare con il saper narrare», dichiara il giornalista Carlo Passera, curatore della guida insieme alla collega Claudia Orlandi, responsabile per la parte bar.
Nella squadra che ha preso parte ai lavori ci sono 20 firme speciali, ossia quelle di chef, scelti per la stima nutrita nei loro confronti da parte della redazione di Identità, che hanno raccontato la loro pizzeria o locale del cuore; dalla narrazione di Cristina Bowerman su 180grammi del pizzaiolo Jacopo Mercuro al contributo di Anthony Genovese per Seu Pizza Illuminati, da Michelangelo Mammoliti che ha scritto di Fuori Tempo a Canale a Moreno Cedroni che ha disquisito di Nero Caffè di Senigallia.
«I frutti, da sempre, vanno raccolti quando sono maturi, non ancora un po’ acerbi e nemmeno oltre, oramai troppo maturi – chiosa Paolo Marchi –. Questo vale anche per una nuova pubblicazione come la Guida alle Pizzerie e Cocktail Bar d’autore: temi già presenti nella Guida ai Ristoranti ma proprio per questo soffocati da centinaia di altre schede. Ci è parso evidente che non potevamo non intervenire con qualcosa di nuovo. Ecco così l’avere in un certo senso promosso pizze e cocktail a un ruolo tutto loro di eccellenza, una collocazione che vuole andare oltre una buona margherita o un convincente Gin Tonic».
Durante la manifestazione, presentata e condotta da Francesca Romana Barberini, sono stati assegnati 20 premi conquistati dalle realtà che hanno saputo farsi largo grazie a passione, determinazione, studio e tecnica.
Di seguito l’elenco completo.
- Premio Grandi Bartender: Dario Comini – Nottingham Forest, Milano; Massimo D’Addezio – Chorus Cafè, Roma; Guglielmo Miriello – Mandarin Oriental Bar & Bistrot, Milano.
- Premio Maestri della Pizza: Simone Padoan – I Tigli, San Bonifacio (Verona); Enzo Coccia – La Notizia 53 e La Notizia 94, Napoli; Franco Pepe – Pepe in Grani, Caiazzo (Caserta)
- Premio Rivelazione dell’anno: Sandro Cubeddu – RE|MI, Sassari; Simone Nicolosi – Biga, Milano; Roberto Ferrone – Al 384, Roma.
- Premio Rivelazione dell’anno (Cocktail Bar): Mattia Capezzuoli – W Rome, Roma.
- Premio Ode al pomodoro: Fortunato Amatruda – Anima Romita, Crema.
- Premio Pizza e Cocktail, assegnato a Jack Prisco – Prisco Pizza & Spirits, Boscotrecase (Napoli); Matteo La Spada – L’Orso in Duomo, Messina.
- Premio Migliore selezione Spirits: Jimmy Bertazzoli – Aguardiente, Marina di Ravenna.
- Premio Apertura dell’anno (Cocktail Bar): Leonardo Leuci e Gregory Camillò – Jerry Thomas Bar Room, Roma.
- Premio Oltre la Pizza: Luca Pezzetta – Clementina, Fiumicino (Roma).
- Premio Novità dell’anno, assegnato a Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti – Controluce, Porto Sant’Elpidio (Fermo).
- Premio Creatività (Pizzerie): Daniele Campana – Campana Pizza in Teglia, Corigliano Calabro (Cosenza); Pier Daniele Seu – Seu Pizza Illuminati, Roma; Massimiliano Prete – Sestogusto, Torino.
- Premio Creatività (Cocktail Bar): Giovanni Allario – Moebius, Milano.
- Premio Pizza Fritta: Catello Buononato – Da Catello, Vicenza.
- Premio l’Arte del ricevere: Antonio Ferrara – The Bar all’Aman Venice, Venezia-
- Premio Pizza e Mediterraneo: Gioacchino Gargano – Saccharum, Altavilla Milicia (Palermo).
- Premio Biodiversità d’Italia (Pizzerie): Denis Lovatel – Denis, Milano e Da Ezio, Alano di Piave (Belluno); Tommaso Vatti – La Pergola, Radicondoli (Siena); Vincenzo D’Apote – La Cruna del Lago, Lesina (Foggia).
- Premio Biodiversità d’Italia (Cocktail Bar): Federico Diddi – Sal8Bar Agricolo, San Vincenzo (Livorno).
- Premio Eccellenza a Tavola: Francesco Bedussi – Bedussi (Brescia).
- Premio Storie di Pizza: Renam Asirelli – La Marì, Forlì.
- Premio Drink List Originale: Martina Bonci – Gucci Giardino 25, Firenze.