Coromandel

Il mondo di Coromandel

L’eclettico locale romano di Katia Minniti, incentrato su colazioni e brunch, si rinnova di continuo proponendo appuntamenti, nuovi format e nuove forme di connessione. Così seduti a tavola si viaggia in luoghi lontani e si scoprono artisti e artigiani.

Che il cibo sia un ottimo modo per conoscere i luoghi che si visitano è assodato, e che sia anche in qualche modo una maniera di viaggiare restando nella propria città – quando per svariati motivi non è possibile mettersi realmente per strada – anche: profumi esotici, sapori lontani e le mille storie che ricette e piatti raccontano riescono sopire la nostalgia per posti in cui siamo stati in passato e spesso anche a ricreare, almeno in parte, la meraviglia di luoghi ancora sconosciuti. E proprio attorno a un tavolo, può capitare di venire a conoscenza di nuove storie e nuovi volti. Questo è un po’ quello che succede nelle serate – alcune già svolte, altre in programma – de I Viaggi di Coromandel, il locale nel cuore di Roma ideato e curato in ogni dettaglio da Katia Minniti, stilista e designer con la passione per l’accoglienza e la buona cucina.

Di origine valdostana, con un lungo passato in una celebre maison di moda e oggi divisa tra Roma, Bracciano e le montagne della Valle d’Aosta dove gestisce il B&B di charme Maison Berard, Katia ha reso negli anni Coromandel espressione pura del suo spirito eclettico e raffinato: tra boiserie e decori che ricordano la stube alpina, collezioni di tazze e piatti che sembrano usciti dalle dispense di cento nonne (dotate di estremo buon gusto) e tavoli decorati, l’ambiente sfugge a ogni definizione ma fa sentire ognuno a suo agio, come accolto nella casa di amici raffinati e giramondo.

Una cornice suggestiva che si arricchisce di ulteriori, raffinati dettagli – tovaglie ricamate, argenteria, piatti d’artista – nelle serate £in viaggio£, in cui Katia invita amici cuochi (non per forza professionisti) a condividere gli spazi della cucina con Riccardo Badini, chef e pasticcere romano che da ottobre scorso ha preso le redini del locale per proporre colazioni e brunch con pancake dolci e salati, cinnamon roll, waffle vegani e molto altro, disponibili fino alle 15 (e, solo al venerdì, fino alle 21 anche se da aprile in questa giornata è prevista l’apertura serale per le cene a tema battezzate Coromandel Privé, in aggiunta alla possibilità di prenotare il locale per feste ed eventi privati o del servizio Coromandel a casa tua, che porta piatti, mise en place e charme a domicilio).

Dopo le prime tappe che hanno toccato Valle d’Aosta, Nord Europa e Iran – con le ricette e i racconti di Saghar Setareh, food writer e fotografa iraniana stabilitasi in Italia, tratti dal suo bel libro Melograni&Carciofi – il viaggio proseguirà nei prossimi mesi toccando Thailandia, Grecia – con Vasiliki Pierrakea del milanese Vasiliki Kouzina – e Russia o Messico. Per poi proseguire ancora, dopo la pausa estiva, con altri appuntamenti e altri luoghi, probabilmente narrati in maniera ancor più concreta e affascinante. Mentre per l’8 marzo il racconto si declina al femminile in un appuntamento casualmente proprio in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, in cui le ricette de Il Talismano della Felicità di Ada Boni – tra i primi libri di cucina italiana scritto da una donna per le donne, pubblicato nel 1927 – verranno interpretate da Veronica Paolillo con i racconti della giornalista Loredana Tartaglia.

Alla base di Coromandel e dei molti progetti collaterali, tra cui non solo i viaggi ma anche la novità di Maison Coromandel, c’è infatti soprattutto il desiderio di condivisione e l’aspirazione a creare un micro-mondo che, come racconta Katia, sia incentrato su passione e amore: «Maison Coromandel è la mia reazione alla globalizzazione: ho voluto raccogliere artigiani e artisti che fanno cose con il cuore proponendo oggetti unici che nascono dall’empatia e dalla sinergia che si crea tra di noi». Sul “bazar” online, dunque, si possono acquistare – o anche ordinare su misura o con personalizzazione – i piatti decorati a mano con i tarocchi da Matilde Argiolas, le tovaglie d’artista disegnate a mano da Jacopo Bosio, l’artigianato in legno di Lea Berard e le bambole di legno gardenesi di Judith Sotriffer, accompagnate da una piccola storia e vestite con abiti fatti con i ritagli delle preziose stoffe vintage – tra tende e altri tessuti – ricercate da Katia, che le trasforma in bellissime tovaglie e parannanze. E pure i bei pigiami utilizzati come divisa dalle ragazze della sala di Coromandel, i set di tazze inglesi e i tè di Alessandra Celi, patronne del vicino Tè e Teiere.

Maggiori informazioni

Foto: Lorenzo Pesce

Coromandel

Via di Monte Giordano 60/61
Roma

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