Ci sono t-shirt e inni irriverenti realizzati ad hoc, maschere più o meno vagamente – o anche molto dettagliatamente – ispirate al tema della pastorizia e della ruralità abruzzese, musica dal vivo suonata sul palco o mandata dalle radio e dalle casse diffuse, vino e birra in quantità copiose, matrimoni (senza limitazioni di genere) celebrati in piazza e tra i vicoli e, naturalmente, svariate centinaia di chili di arrosticini di pecora, emblema della gastronomia regionale e simbolo per eccellenza del picnic e dello svago bucolico local; e, dunque, immancabile per santificare – mangerecciamente e con una buona dose di dissacrante goliardia – la Pasquetta.
Non si tratta di una carnevalata ma di un appuntamento che in tantissimi ormai prendono molto seriamente e aspettano tutto l’anno preparandosi con minuzia, e che quest’anno rischiava di saltare: Arrostiland è qualcosa tra una festa irriverente, un rave e una sagra (ma molto più divertente), un evento senza regole e senza obiettivi se non quello di star bene in compagnia, anche se non manca nemmeno la raccolta fondi per un fine benefico (per questa edizione è stata scelta ForKenya, ONG di Pescara che ha tra i suoi progetti la realizzazione di una fattoria e un orto presso una scuola keniana per combattere la malnutrizione e a fornire agli studenti i nutrienti di cui hanno bisogno).
La prima edizione, nata quasi per gioco dalla comunità raccolta intorno alla popolare pagina Facebook Abruzzo di Morris, c’è stata nel 2016 a Roccascalegna, per diventare dal 2017 – con la pausa obbligata nel 2020 e 2021 – l’appuntamento itinerante della Pasquetta, che ha toccato diversi paesi e borghi d’Abruzzo selezionati con un iter meticoloso che prevede la candidatura ufficiale da parte dei sindaci, la valutazione della fattibilità in termini di logistica e sicurezza e anche il gradimento degli utenti della pagina. A ideare e organizzare il tutto, assieme a un piccolo ma allenato staff, un nome e un volto noto nel mondo dell’enogastronomia regionale: Fausto Di Nella, Direttore e responsabile Progettazione del Movimento del Turismo del Vino Abruzzo e founder di Abruzzo Esperienziale, agenzia che si occupa di eventi, turismo e promozione territoriale.
Negli ultimi due anni, ad accogliere la folla festante e agguerrita fornita di griglie e arrosticini ma anche di molto altro – si partecipa in “greggi” prenotando la postazione e ci si organizza autonomamente per cibo e bevande, anche se ci sono anche stand e ristoranti locali per chi si unisce all’ultimo minuto, e spesso si finisce a prendere il caffè o a usare i servizi nelle case del paese, ospiti degli abitanti – era stata Vacri, cittadina chietina nella Vallata del Foro dove nel 2023 si sono raccolte 15mila persone. Al termine della giornata, però, “Morris” aveva solennemente dichiarato che non ci sarebbe stata l’edizione 2024 e che la breve ma intensa storia di Arrostiland si chiudeva lì, tra le risate, i canti e i fumi delle braci. Ma non è andata così: «A inizio Febbraio, quindi molto in ritardo rispetto agli anni scorsi quando a gennaio era già tutto organizzato, un po’ per i sensi di colpa per aver chiuso qualcosa che andava bene, un po’ per i tanti messaggi che ogni giorno ricevevo sulla pagina e personalmente soprattutto da parte dei fuorisede che volevano sapere se prenotare il biglietto di rientro per Pasqua, mi sono detto: “se in una settimana riesco ad avere un buon numero di partecipanti ma soprattutto dei comuni che vogliono davvero organizzare, ci proviamo”», racconta Di Nella.
Risultato: appena aperte le iscrizioni dei greggi, senza aver nemmeno comunicato dove si sarebbe fatto, in tre giorni sono arrivate tremila prenotazioni, e oggi – con le iscrizioni ormai chiuse – si contano circa cinquemila iscritti e trecento greggi provenienti dall’intera regione e dal Centro Italia, mentre tra le oltre venti richieste di celebrare il “matrimonio”, Di Nella – l’officiante di questi riti naturalmente senza validità ma ricchi di emozione – ha dovuto selezionare le più motivate, tra chi si è conosciuto proprio nelle passate edizioni e chi punta proprio sull’atmosfera festaiola per una proposta diversa dal solito.
Quanto alla sede: a candidarsi erano state Turrivalignani, in provincia di Pescara, e Casacanditella e Tollo nel chietino. Ad aggiudicarsi la nomination è stata quest’ultima, con parecchi assi nella manica: nota per la produzione vinicola – dà anche nome e suolo alla piccola ma pregiata Docg Tullum, e ospita la Cantina Sociale più grande d’Italia –, era stata in passato sede della imponente Festa della Cantina ed è dunque già corazzata per la pacifica invasione di Pasquetta. Non resta che sfoderare griglie e “rustelle”.