Con la scorsa domenica siamo entrati ufficialmente nella Settimana Santa e le famiglie italiane sono alle prese con i preparativi del pranzo pasquale come tradizione regionale comanda, tra teglie di agnello al forno, casatiello, pizza al formaggio, uova sode e Corallina. Nella lista degli acquisti non potrà mancare almeno una Colomba, simbolo di questa festa primaverile insieme all’Uovo di cioccolato, imprescindibili per terminare il pasto in dolcezza. Ecco una selezione delle migliori Colombe artigianali da provare. La particolarità di questi nomi? È la frutta l’ingrediente protagonista.
Antonino Cannavacciuolo
Partiamo con una certezza. Nel suo laboratorio di pasticceria lo chef di origine campana conferma anche quest’anno una ricetta dedicata alla sua terra natia dolce. Protagonista dell’impasto è infatti la Melannurca campana Igp, impreziosita da crema alla vaniglia che farcisce le fette. Se invece preferite assaggiarne una inedita, provate la Colomba ai frutti rossi, con mirtilli, lamponi e fragoline di bosco canditi.
Daniel Canzian
Lo chef dell’omonima insegna milanese (scuola Gualtiero Marchesi) propone la Colomba alle albicocche arrosto, caratterizzata da un impasto particolarmente soffice e ricoperta di cubetti di albicocca leggermente canditi. Per un assaggio perfetto, Canzian consiglia di mettere il dolce in forno qualche minuto prima della degustazione, per esaltare la cremosità e la fragranza del frutto.
Iginio Massari
I prodotti del pasticcere bresciano sono sempre tra i più richiesti durante le festività, che in concomitanza con la Pasqua ha inaugurato il flaship di Roma. Tra le novità del catalogo 2024 segnaliamo la Colomba al cocco e cannella, glassata con cremino al cioccolato bianco e mandorla e ricoperta con cocco a scaglie, senza l’aggiunta di uvetta e agrumi canditi (per la gioia del pubblico a cui non piacciono questi ingredienti).
Forme Restaurant
Alle porte di Brescia, la talentuosa chef Arianna Gatti ha realizzato la sua prima Colomba artigianale al gusto di albicocca e cioccolato caramellato. L’impasto è a lievitazione naturale, in cui oltre al burro è presente il miele di acacia. Anche in questo caso è consigliato scaldare leggermente il prodotto per degustarlo al meglio.
Pasticceria Filippi
Dal 1972 a Zanè (Vicenza) la famiglia Filippi traduce le sue conoscenze sulla materia prima nell’arte dolciaria. Per questa stagione, la pasticceria – certificata anche B-Corp dal 2016 – ha sfornato un’inedita variante del lievitato al sapore di lamponi e cioccolato fondente, ottenuto da un blend di cacao Criollo e Trinitario. A rifinire il prodotto, una croccante glassa alle mandorle.
Olivieri 1882
Nicola Olivieri (tra i nomi che abbiamo selezionato per la 40 under 40 Food Industry di Fortune Italia) è l’attuale patron e pasticcere dell’azienda di famiglia ad Arzignano, in provincia di Vicenza, dove è cresciuto. Simbolo della loro produzione (insieme al panettone), tra le proposte pasquali di quest’anno c’è la Colomba vaniglia e limone candito homemade fa una doppia lievitazione di oltre 48 ore, passaggio che garantisce la sua estrema morbidezza.
Palazzo di Varignana
Anche quest’anno va in scena la partnership tra il noto pasticcere Gino Fabbri e il resort di lusso tra le colline bolognesi, che può vantare ben 242 ettari di terreno dedicati alla produzione di olio extravergine d’oliva, il più vasto uliveto dell’Emilia Romagna. Ed è proprio l’olio il protagonista della Colomba, proveniente da una selezione della cultivar Brisighella che si sposa con le sensazioni agrumate di arancia candita e con la dolcezza della vaniglia. Il plus? L’assenza di lattosio.
Forno Brisa
Ci spostiamo nel centro di Bologna, dove il progetto virtuoso di Forno Brisa negli anni ha raggiunto quota cinque negozi, grazie al lavoro perennemente dedicato alla qualità e all’utilizzo di farine e grani antichi. Oltre alla bontà della Colomba in versione salata – consigliata la Bolomba con mortadella e Parmigiano Reggiano – è interessante la Vegomba con albicocche candite e cioccolato. A prova di vegano.
Casa Manfredi
Una delle migliori insegne di Roma, grazie all’estro di Giorgia Proia sempre alla ricerca di spunti originali e creativi. «Nel mio laboratorio mi piace sempre sperimentare, ma durante le grandi festività sento la necessità di tirare fuori la tradizione, sempre con qualche tocco innovativo in pieno stile Casa Manfredi», racconta la pasticcera. Delle 4 varianti pasquali incuriosisce la Colomba lampone e pistacchio con vaniglia del Madagascar, miele d’acacia Agrimontana e ripieno di lamponi e pistacchio, con la mandorla di Noto che completa la glassatura – per gli amanti del salato, Giorgia Proia ha creato anche la Colomba di Pasquetta, con carciofi e guanciale.
Diego Vitagliano
Chiudiamo la rassegna con uno dei pizzaioli più in voga del momento che per la Pasqua ha creato quattro Colombe in omaggio alla sua città natale, Napoli. La “Pellecchiella del Vesuvio” è al gusto di albicocca semi-candita, glassata al cioccolato bianco e impreziosita con arance candite della Sicilia. «Ho voluto creare tre colombe che potessero “parlare” napoletano, utilizzando materie importanti del territorio, come il Limone d’Amalfi o la Pellecchiella del Vesuvio».