Da settantuno anni Polara in Sicilia è un punto di riferimento per i soft drink e le bibite in generale. Nato nel 1953 su intuizione di Peppino Polara che avviò l’azienda commercializzando gassosa, il marchio di bevande isolano originario di a Modica, in provincia di Ragusa, nel 2024 per la prima volta ha scelto di aprirsi al mondo della mixology coinvolgendo una bartender siciliana, Chiara Mascellaro, già campionessa mondiale di bartending per un inedito progetto. Ritornata nella sua terra di origine, la Sicilia, appunto dopo diversi successi internazionali, Mascellaro è oggi una freelance: «Dopo il premio “Margarita of the Year 2021” e la vittoria in occasione di “Patrón Perfectionists Cocktail Competition”, oggi voglio collaborare con aziende siciliane e proseguire la mia carriera come ambasciatrice della mia regione».
Da un fortunato incontro con la famiglia specializzata nei soft drink, nasce Polara ’53 (il numero sta per l’anno di nascita del brand), linea di toniche e sode interamente dedicata al mercato dei cocktail bar premium. «La Sicilia ci offre il meglio delle materie prime e la cultura del saper miscelare prodotti di origine diversa che ci arriva da millenni della nostra storia – afferma Carmelo Polara, amministratore delegato dell’omonima azienda –. Ciò che è avvenuto in Sicilia nella cucina, nella pasticceria, noi lo abbiamo voluto applicare nel mondo dei soft drink. Oggi i bartender e i mixologist hanno bisogno di prodotti di altissima qualità per i loro cocktail e noi vogliamo offrire l’eccellenza».
Realizzate con ingredienti naturali al 100%, ridotte quantità di zucchero, «abbiamo lavorato Levando al massimo lo zucchero per esaltare gli aromi naturali della frutta», commenta la bartender, e una bolla grande e persistente, l’obiettivo di tutto è il team è conquistare il mercato dei migliori cocktail bar internazionali (Polara è già presente in 50 Paesi del Mondo) grazie alla filosofia che distingue i loro prodotti. Fate caso alla bottiglietta: ciascuna comunica quella “Vita di Sicilia” che solo chi vive o ha visitato l’isola riesce a comprendere. «Su ogni etichetta c’è un uomo in bicicletta che incarna un forager che va in cerca di erbe aromatiche da raccogliere», racconta Chiara Mascellaro.
Tra le novità non può mancare l’Indian Tonic, caratterizzata da pochissimo zucchero e un gusto pulito e secco. Al naso risulta molto aromatica per via del limone, dell’arancia tarocco e amara, e di una punta di ginepro. Inevitabile in questo caso l’abbinamento con un gin. Più neutra è invece la Dry Tonic pensata per valorizzare qualsiasi tipologia di drink. È una esplosione di macchia mediterranea la Mediterranean Tonic che mixa pompelmo e arancia con note del chinino, mentre più balsamico è la Botanical Tonic che sprizza freschezza per quel mix di lime, lemongrass e basilico che equilibra un gusto dolce e intenso. Di personalità è il Thyme Tonic che dà carattere al drink con il suo sapore deciso e vegetale dato dal timo, una delle erbe aromatiche più usate e versatili che vanta una presenza millenaria in Sicilia. Non è la solita limonata il Bitter Lemon mentre Pink Grapefruit è pronto a dare una svolta al prossimo Paloma che assaggerete. Ottimo tanto da solo quanto in miscelazione, è il Ginger Beer che disseta e sa già d’estate.