Prende letteralmente per la gola l’ultimo progetto di Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, già founder di ViVi a Roma – il primo bistrot biologico è stato inaugurato nel 2008 nel verde di Villa Pamphili, poi sono seguite le aperture nei musei con il locale a piazza Navona e a piazza Venezia, e quella nel quartiere Balduina con Le Serre –, che mette i buongustai sulle tracce di un farfalla chiamata Borboletta. È proprio questo il nome del nuovo marchio di biscotti biologici e dolci artigianali nato nel 2023 che è stato presentato in anteprima lo scorso febbraio a Firenze in occasione di Taste ma che, qualche mese fa, non avevamo fatto in tempo ad assaggiare.
«I nostri figli da piccoli adoravano i biscotti, ma non riuscivamo a trovare sul mercato i prodotti genuini e deliziosi che cercavamo – dichiarano le due imprenditrici –, così abbiamo cominciato a produrceli da sole». Un progetto ambizioso che non hanno voluto relegare a un consumo domestico (anche perché quei bambini nel frattempo sono cresciuti) e che, dopo anni di perfezionamento e ricerca, hanno messo a punto con un brand destinato a retail, gastronomie e bar selezionati in tutta Europa. Tutto viene sfornato in un uno stabilimento di 700 metri quadrati situato nella Capitale che rientra nel virtuoso programma di B Corp – movimento globale di cui ViVi fa parte dal 2022 – che valorizza persone, comunità e ambiente. Dopo aver ricevuto la certificazione Impatto o da Lifegate, grazie al finanziamento del progetto di riforestazione delle Mangrovie in Madagascar, Borboletta sostiene attivamente l’occupazione femminile visto che il 90% del personale è formato da abili e appassionate pasticciere, e pensa all’ambiente usando esclusivamente confezioni 100% riciclabili.
«Negli anni i locali ViVi si sono moltiplicati e con essi la produzione delle nostre golosità, che ora abbiamo deciso di condividere con un pubblico più ampio di “bioviziosi” – affermano Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo –. Il marchio Borboletta nasce quando, ragionando su come lanciare i nostri prodotti sedute a un tavolo nel parco, una bellissima farfalla si è posata fra di noi e abbiamo capito immediatamente che sarebbe stata lei a rappresentare il nostro mondo e i nostri valori: amore per la bellezza, rispetto per la natura, rinnovamento, ottimismo, speranza in un mondo migliore. Anche il significato alchemico della farfalla si sposa perfettamente con i nostri dolci e biscotti: trasformare materie prime superlative in un’esplosione di bontà. L’avventura continua, con l’impegno a sfornare un mondo migliore, un morso alla volta!». Non stupisce, quindi, che le ciambelline al vino diventino per loro vegane e con granella di nocciole tostate, che tè matcha, arancia e mandorle abbiano dato lo spunto per la ricetta degli Zen-Cha e che si possono mangiare Cookies senza sensi di colpa perché “bioviziosi” come i Ciokos. Al totale delle otto tipologie di biscotti si aggiungono anche cinque referenze di torte artigianali, come la Cheesecake cotta in forno, la Carrot Cake o la Crostata alle amarene Brusche di Modena Igp.