Se pare che tutti i format di Exit – pastificio urbano, gastronomia e bar – siano definitivamente chiusi, gli habitué di Contraste a Milano possono tirare un sospiro di sollievo perché ha finalmente riaperto uno dei ristoranti più all’avanguardia della città. Chi però si era affezionato all’iconico lampadario rosso così come alla serratura da cui si poteva sbirciare in cucina dovrà cominciare a collezionare nuovi ricordi. Sì, perché a distanza di nove anni dall’apertura, l’originale insegna nata da un’idea di Matias Perdomo, Simon Press e Thomas Piras, che nel mentre ha ottenuto anche la stella Michelin (correva l’anno 2018), si è rifatta il look chiudendo temporaneamente per qualche mese.
Dopo lo stop annunciato a inizio 2024, Contaste ha riaperto i battenti sempre al numero 2 di via Meda con un importante intervento architettonico seguito da Luca de Bona e da Debonademeo Studio in cui ogni stanza è dedicata a uno dei quattro elementi ed è stata concepita trasformando il vedutismo ottocentesco in un rebus. Così tra i simboli di acqua, luce, terra e aria appaiono elementi stridenti e dettagli inattesi per stimolare, allietare e sorprendere l’ospite. A dare una rottura definitiva con il passato è stato anche il reset della pagina Instagram che ha azzerato il numero dei post: al loro posto al momento c’è un trittico che parla di “piazza pulita”, “scartare per ricominciare” perché “solo conoscendo le regole si può cambiare il gioco”.
La sorpresa arriva già al momento della prenotazione online visto che il cliente viene messo di fronte a un bivio per la scelta del menu: da una parte c’è “Riflesso” che, come riporta la descrizione, “si concentra sul divertimento trasformando la materia prima in un gioco legato alla memoria del gusto”, e dall’altra “Riflessioni” con focus “su abbinamenti inusuali tra ingredienti, un’esperienza più concettuale che sfida costantemente il palato con l’idea di esprimere una libera cucina”. Di entrambi i percorsi non si conoscono i piatti in degustazione.
