Si sa, Firenze è città d’arte, ma anche di vino, poiché proprio al vino e al territorio dove viene prodotto, i suoi destini sono legati da secoli. Nessun’altra località al mondo, come il capoluogo toscano, può vantare, infatti, una concentrazione così alta di nobili famiglie legate al nettare di Bacco. In effetti, passeggiare per i vicoli pittoreschi e le strade acciottolate del suo centro cittadino, tenendo d’occhio i nomi di strade e palazzi, sarebbe più che sufficiente per convincersene. Questo centro rimane però celebre anche e soprattutto per le sue botteghe di vino chiamate in passato “vinandri”. Nel corso del tempo, e fino ai giorni nostri, questi luoghi si sono trasformati in accoglienti vinerie continuando però a svolgere la loro funzione sociale: soddisfare il desiderio di un vino perlopiù artigianale, magari per accompagnare uno stuzzichino o talvolta un piatto caldo; anche perché l’idea di fondo rimane, sempre e comunque, quella di riportare nel bicchiere qualità ed emozione.
Enoteca Spontanea
Molto variopinta e gestita magistralmente dai fratelli Nicola e Irene Schirru, di questo luogo si apprezza l’accoglienza sopraffina e la competenza enologica è altrettanto eccellente, in quanto si bevono solo etichette di vignaioli artigiani davvero rare. La sala è una sola, ma è possibile trascorrere momenti di convivialità sin dall’apertura.
Enoteca Bellini
Camilla Bellini dirige questo grazioso bistrot, dove si trovano ottime e ricercate bottiglie. Crostoni sfiziosi e salumi vengono serviti d’accompagnamento a vini artigianali. La qualità non manca e la cortesia risulta esemplare.
Enoteca Pitti e Gola
Di fronte all’omonimo e imponente palazzo, Edoardo, Manuele e Zeno acquistarono l’enoteca quando erano ancora dipendenti realizzando così il loro sogno. In sala ci sono Pietro Palma e Sabrina Somigli che raccontano e versano il vino con simpatia e altrettanta professionalità, proponendo varie e prestigiose bottiglie in particolare dalla Toscana, dal Piemonte e dalla zona dello Champagne.
Le Volpi e l’Uva
Le caratteristiche che rendono di questo locale un punto di riferimento sono essenzialmente tre: l’accurata scelta di vignaioli artigianali italiani ed esteri; l’ampio spazio dedicato ai vitigni endemici e la curiosa selezione di formaggi italiani e d’oltralpe. In più, la gestione attenta e scrupolosa di Ciro, Emilio e Riccardo rendono l’insegna un vero e proprio punto di riferimento a Firenze.
Vineria Sonora
I due proprietari si chiamano Andrea e Laura e fanno circolare piuttosto velocemente una cernita di vini davvero apprezzabile, a ritmo di musica che rappresenta l’altra loro grandissima passione. L’insegna è, a tutti gli effetti, un luogo di socialità super confortevole e molto ben gestito.
Casa del Vino
Lo dice la parola stessa: entrando qui si resta affascinati dalla grande quantità di bottiglie esposte intorno. La cura nel creare deliziosi panini da accompagnamento ai vini è maniacale, anche perché la dedizione e la professionalità di Gianni Migliorini non vengono mai messe in discussione. Il vino artigianale fa la parte “del leone”, con proposte al bicchiere molto valide che cambiano spesso e volentieri. Infine, un sontuoso arredo ottocentesco rende questa vineria una delle più eleganti e caratteristiche di Firenze.
Vino al Vino
Carmela Batacchi e Cosimo Giuntini gestiscono questo spazio in Borgo Ognissanti, dove le etichette di vini artigianali italiani regnano indiscussi con alternanza lodevole e costante. I taglieri di formaggi e di salumi che vengono abbinati ai calici sono ottimi e variegati.
Enoteca Bruni
La cospicua selezione di vini è scrupolosissima e fa da contorno a una cucina altrettanto raffinata. L’indirizzo si distingue in città per l’ampia scelta di vini artigianali e i deliziosi piatti che si possono ordinare.
Formaggioteca Terroir
Avvicinare il cliente a grandi formaggi in abbinamento ad altrettanti pregevoli vini: questo è il mantra di Rebecca Christophersen e Pierre Gouttenoire. Ça va sans dire, quest’enoteca-formaggeria viene creata da una coppia di appassionati di vino e formaggio, assai esperti dei loro territori e della selezione dei loro prodotti che spaziano dall’Italia alla Francia.
Tecum
Tecum è un’originale iniziativa di un gruppo di giovani, dove l’attenzione al cliente e ai dettagli si mostra seriamente impeccabile. La bottega si autodefinisce “cucina di quartiere” e rappresenta l’evoluzione di una gastronomia d’asporto. Il locale appare ultra-contemporaneo nella forma e nell’offerta, mentre la sezione dei vini non è ampissima, ma è caratterizzata soprattutto a livello regionale.