Lo chef Gennaro Esposito racconta sempre che Festa a Vico è nata durante «una tavola con gli amici che ogni anno tornano a Vico Equense per vivere un’esperienza che unisce sempre di più». Dal 2003 appuntamento enogastronomico fisso al Sud Italia (con i dovuti stop causati dalla pandemia), l’evento festeggia quest’anno la sua XXI edizione e dal 10 al 12 giugno torna ad animare il borgo della Penisola Sorrentina con tanti amici chef e artigiani del gusto che vivacizzeranno stradine, palazzi e naturalmente il lungomare nel segno della condivisione.
La parola simbolo di quest’anno è infatti “sentimento” ed è stata ispirata dalle note di una canzone del grande artista Pino Daniele “dove tutto ha senso, c’è sentimento”, spirito che rappresenta al meglio l’unione tra i grandi professionisti presenti che – è importante ricordare – devolveranno l’intero incasso della manifestazione a favore dei progetti di onlus del posto e non solo che operano a scopo benefico. La tre giorni sarà inaugurata dal consueto benvenuto di Gennaro Esposito che farà gli onori “di casa” e, al suo speech, seguiranno vari talk dedicati al mondo dell’enogastronomia come volano del lifestyle, che vedranno il coinvolgimento di maître, sommelier, f&b manager e importanti personalità del mondo vino. Nel pomeriggio di lunedì 11 sarà il turno di “Quel Vino a Vico” una serie di degustazioni e masterclass guidate dai tre Master of Wine italiani, Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo – da quest’anno con il loro wine club hanno instaurato una nuova partnership con Festa a Vico che fa dialogare produttori italiani e la community internazionale del design, della ristorazione e dell’ospitalità di alta gamma. A conclusione di questa. La serata verrà coronata con “Cena delle Stelle”, format di gala a scopo benefico inedito nato in collaborazione con La Cucina Italiana: il titolo dell’evento è “Bites of Italy, la celebrazione della cucina italiana” e promuove la candidatura della “cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” a patrimonio immateriale dell’Unesco. Ai fornelli si alterneranno ospiti internazionali del calibro di Narda Lepes, miglior chef donna dell’America Latina nel 2020 secondo la classifica internazionale 50 Best Restaurants, è prevista anche la presenza di Christophe Pelé, chef executive Le Clarence Parigi, di Antonio Iacoviello, head chef di Gucci Osteria a Tokyo, Katsu Nakaji, maestro del sushi, titolare del ristorante Hatsune Sushi di Tokyo, e tra gli italiani compaiono i nomi di Pino Cuttaia de La Madia (Licata) e dei fratelli Chicco e Bobo Cerea di Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo).
Martedì 11 giugno, mentre proseguono i salotti gastronomici e le degustazioni, il centro del paese sarà trasformato in un ristorante a cielo aperto in occasione de “La Repubblica del Cibo” in cui chef di tutta Italia realizzeranno i loro piatti tra strade, giardini, palazzi e botteghe. La serata si concluderà presso il Ristorante Torre del Saracino dello chef Gennaro Esposito con un evento riservato alla stampa, dal titolo “Una Promessa è una Promessa”, che valorizzerà i talenti di giovani chef italiani.
L’ultimo giorno della kermesse sarà dedicato al “Cammino di Seiano” che, a partire dalle ore 19, avrà luogo presso l’incantevole Marina di Seiano, antico e affascinante borgo di pescatori. Non immaginatevi nulla di faticoso, però: l’unico sacrificio da fare sarà assaggiare le specialità di oltre 75 stellati chiudendo in dolcezza il percorso con dessert storm in cui 50 maestri pasticceri si sbizzarriranno con diverse prelibatezze. Sempre mercoledì 12 giugno e senza cambiare location, durante il pranzo al Ristorante Torre del Saracino è atteso un evento dedicato ai sommelier dal titolo “Quell’abbinamento a Vico” in cui alcuni tra i più importanti professionisti del panorama nazionale, racconteranno il loro abbinamento del cuore, da Alfredo Buonanno di Krèsios a Matteo Zappile de Il Pagliaccio.