Cristina Bowerman e Tommaso Melilli

Cibo e antropologia: a Pistoia è atteso un evento che nutre corpo e mente

Dal 24 al 26 maggio nella cittadina toscana torna il festival culturale che indaga la società contemporanea: il tema della 15esima edizione è la relazione tra l'uomo e la tavola, analizzata da diversi punti di vista. Tra gli ospiti anche Cristina Bowerman e Tommaso Melilli.

Cosa ci fanno dei cuochi in mezzo ad antropologi, storici, filosofi, scienziati, scrittori, artisti e psicologi? Se incontrate Cristina Bowerman e Tommaso Melilli nella toscana “città dei pulpiti” dal 24 al 26 maggio sappiate che sono tra gli ospiti di Dialoghi di Pistoia, festival che dal 2010 approfondisce le tematiche antropologiche del contemporaneo e che, in occasione della sua 15esima edizione, propone un calendario di 55 eventi con un focus sul rapporto tra l’uomo e il cibo

Promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia, l’evento è ideato e diretto da Giulia Cogoli, esperta di editoria e comunicazione, che ha invitato due grandi chef a riflettere sulle nuove tendenze al ristorante in risposta al tema di quest’anno: Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente. A mezzogiorno di domenica 26 maggio a prendere la parola al teatro Bolognini sarà la stellata Cristina Bowerman che, con la scrittrice Camilla Baresani, dialogherà sull’Alta cucina senza tabù, quindi accessibile a tutti, che non crea isolamento, e apertura a ingredienti e ricette senza frontiere, fruibile anche per prezzi accessibili, sconti per i più giovani, percorsi di degustazione non imposti e un servizio empatico. Nel pomeriggio della stessa giornata, sempre in location, lo chef e scrittore Tommaso Melilli risponderà alla domanda Perché andiamo al ristorante? accompagnando il pubblico in un viaggio indietro nel tempo per intercettare le ragioni che ci spingono a mangiare fuori casa, ormai dal Settecento, da quando i ristoranti sono diventati luoghi necessari per la borghesia europea. 

Come anticipato, la tre giorni sarà parecchio variegata sul fronte delle presenze e riesce ad arrivare anche a pubblici diversi. Dal botanico e saggista Stefano Mancuso che condurrà un intervento su Specie senza limiti: come fare a non mangiarsi la Terra al giornalista e critico enologico Daniele Cernilli che farà la sua disamina su Cosa vuol dire vino, dall’economo Andrea Segrè, tra i massimi esperti di economia circolare, coinvolto Per un’educazione alimentare a spreco zero partendo dalla Campagna
Spreco Zero (un’applicazione per l’educazione alimentare nelle scuole: lo Sprecometro) alle Cavallette a colazione. I cibi del futuro fra gusto e disgusto con Gaia Cottino, dottoressa di ricerca in Antropologia Culturale che dimostrerà quanto l’emergenza climatica imponga un ripensamento rispetto a cosa metteremo nel piatto nel prossimo futuro. Tra gli altri interessanti interventi, lo storico dell’alimentazione Massimo Montanari farà luce sulla storia del vegetarianesimo e sul Perché abbiamo imparato a essere (anche) vegetariani? mentre Luisa Stagi, docente universitaria specializzata in sociologia del cibo, proverà a risalire all’ossessione nei confronti dell’estetica degli alimenti durante Food porn e dieta. La nuova comunicazione del cibo.

L’aspetto artistico emergerà con performance musicali, come il concerto Food, scaturito da un lavoro a quattro mani di Paolo Fresu e Omar Sosa, rispettivamente trombettista e pianista, che riflette sul tema del cibo e sul suo mondo, raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica.

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