Acquapendente

S’Osteria 38, appuntamento goloso sulla Via Francigena

Prodotti dell'Alta Tuscia, pizza e un progetto di inclusione sociale per ragazzi con disabilità fisica: sono questi alcuni dei punti di forza dell'indirizzo di Acquapendente, vicino al lago di Bolsena.

Storicamente per Via Francigena, o meglio per Vie Francigene, s’intende un fascio di strade che anticamente collegava i territori dominati dai Franchi (ovvero le attuali Francia e Germania) alla città di Roma. Il percorso ufficiale della Via Francigena, fedele a quello narrato dall’Arcivescovo Sigerico nei suoi Diari di pellegrinaggio, ha una lunghezza di 1.800 chilometri ed è articolato in 79 tappe, iniziando di fronte alla Cattedrale di Canterbury fino ad arrivare a Roma attraverso un percorso che si sviluppa attraverso montagne, mulattiere, vie campestri e viabilità minore. Verificando l’itinerario ufficiale, la tappa 38 della Francigena è la prima che fa capolino nel Lazio, in Alta Tuscia, conducendo il turista o il moderno pellegrino nella splendida cittadina di Bolsena partendo da Acquapendente.

Proprio nel centro storico di quest’ultima cittadina medievale, in corrispondenza del chilometro 827 della Via di Sigerico, sorge S’Osteria 38, un luogo di sosta e di ristoro promosso da Fattorie Solidali, una costola della Cooperativa Sociale Alicenova, attraverso il quale il concetto di ospitalità e ristorazione territoriale di qualità sposa l’idea di sostenibilità ambientale e inclusione sociale e lavorativa. Tale progetto, nato nel 2018, si sviluppa operativamente grazie a percorsi di formazione dove, grazie all’aiuto di qualificati educatori e della direttrice Elisa Calanca, si creano le condizioni affinché giovani in condizione di disabilità fisica o psicofisica possano partecipare ad una esperienza pratica lavorativa partecipando alla gestione operativa dell’albergo e dell’osteria attraverso, ad esempio, produzione in cucina o l’accoglienza del cliente in sala.

Negli ultimi due anni, grazie anche alla collaborazione con Carlo Zucchetti, la ristorazione ha acquisito una maggiore centralità trasformando il locale in una vibrante osteria moderna dove la sala, sui toni dell’arancio intervallati da linee grafiche che riproducono una sintesi di Acquapendente, viene movimentata architettonicamente dalle balaustre che dal piano superiore lasciano scorgere le porte delle sei camere a disposizione dei turisti o dei pellegrini. La cucina, capitanata da Lorena Crescimbeni, propone oggi al cliente piatti con forti richiami familiari ma, al tempo stesso, preparati secondo un concetto moderno volto alla leggerezza, alla stagionalità e all’esaltazione delle materie prime locali, molte delle quali provengono da Fattorie Solidali (Fattoria di Alice, Orto Storto, Nepi).

«Arrivare al punto dove siamo oggi non è stato facile – sottolinea Elisa Calanca – perché per proporre un menu come quello attuale dove troviamo, ad esempio, i Fusilloni Fanelli con Cavolo Nero, Pecorino Granducato, Il Radichino e Nocciole dell’azienda agricola Luca di Piero oppure, tra i secondi, il Pollo Pulicaro al tegame con birra artigianale White Turan con verdure di stagione, significa studiare, conoscere e incontrare i produttori locali. Bisogna creare con loro sinergie, utili anche ai nostri ragazzi, così come è avvenuto, per esempio, con Marco Ceccobelli dell’Agriristorante Il Casaletto che ha passato tutta la sua passione ed esperienza ai nostri Dario Cupelli e Taha Mohamed Msehli che oggi, solo a cena, sfornano pizze gustosissime che richiamano clienti fin da Roma».

La bellissima carta dei vini, premiata lo scorso anno alla Milano Wine Week, guarda con interesse le piccole cantine artigianali della Tuscia che è possibile acquistare anche presso l’annessa bottega enogastronomica.

Maggiori informazioni

S’Osteria 38
Via Cesare Battisti, 61c, 01021 Acquapendente (VT)
sosteria38.it

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