Oltre gli ingredienti coltivati direttamente nella tenuta che ispirano Ariel Hagen, l’ottimo chef di Saporium, stella verde Michelin nel relais Borgo Santo Pietro a Chiusdino, e a frutta ed erbe provenienti dalla fattoria biologica che vengono miscelate nei cocktail del Bar sull’Albero, questo luogo della Toscana più bucolica presenta due nuove esperienze gastronomiche immerse nella natura.
Si chiama Orto Pop Up il nuovo format estivo all’insegna della convivialità che va in scena tutti i mercoledì e le domeniche al tramonto attorno un unico tavolo sociale allestito sotto i noceti del Borgo. Tra musica dal vivo e candele si mangia con i piedi ben saldi a terra, la stessa dove crescono gli ortaggi che finiscono nel piatto, preparati trattando il meno possibile l’ingrediente e ricorrendo spesso a tecniche di fermentazione anche grazie al Fermentation Lab, gestito da Rafael Atehortua, sotto la guida dello chef Luca Ottogalli. Grazie a questo progetto la fermentazione va oltre la semplice conservazione e diventa uno strumento fondamentale che diventa protagonista anche di un altro appuntamento, l’Oliveto Terrace Dining, tra prodotti della tenuta abbinati e vini della casa serviti all’ombra degli alberi di ulivo della proprietà.
Entrambe queste proposte esprimono al meglio la filosofia “dalla fattoria al piatto”, attorno alla quale si sviluppa l’intera proposta gastronomica di Borgo Santo Pietro, in un manifesto che rispetta l’ambiente, i principi della biodinamica e la stagionalità, e che celebra i veri sapori della natura con un approccio zero spreco: basti pensare alla loro linea cosmetica Seed to Skin, a base di latte di pecora fresco e miele che vengono dalla fattoria situata accanto alla loro Spa.
