Loretello fa parte dei nove castelli del territorio di Arcevia, comune marchigiano della provincia di Ancona, e fino a qualche anno fa era un villaggio fantasma. Oggi la sua piazzetta è invece animata da un bar e una residenza diffusa, attività che tengono compagnia ai pochi residenti fissi rimasti – tra cui una famiglia con bambini piccoli e una signora novantenne – in attesa che questa frazione si animi d’estate quando chi ne è originario e gli stranieri che ne sono stati stregati fanno ritorno per aprire la seconda casa. Il merito di questo inaspettato fermento è di tre donne che hanno vinto ben due bandi mirati a creare impresa e a riportare in vita zone depresse sugli Appennini.
Chiara Nigra, Pauline Postema ed Elisa Generali sono le artefici, o anzi le gestrici come si fanno chiamare loro, di questa rinascita che passa per un ambizioso progetto di impresa al femminile che hanno dedicato proprio a questo luogo. Si chiama infatti Borgo Loretello, il loro business che unisce le singole esperienze di respiro internazionale di ognuna nel campo dell’hôtellerie e nell’organizzazione di eventi: esattamente dieci anni fa Chiara ed Elisa hanno fondato Merry Le Marche con la volontà di rendere la loro regione un destination wedding al pari della Toscana. Grazie all’incontro con Pauline nel 2019, olandese che si è trasferita qui per amore da più di vent’anni, hanno unito le competenze per incentivare un tipo di “turismo comunitario” che, in occasioni speciali, coinvolge alcune attività di prossimità come il ristorante Grotta o Cantina Politi. Borgo Loretello è così diventato un incubatore di esperienze che dialogano con il territorio: dalle suite alle casette all’interno delle mura dove pernottare alla piscina dei vicini che viene messa a disposizione degli ospiti, mentre la torre detta “la prigione” è adibita a ufficio e punto internet (perché no, non c’è molto campo da queste parti), ma anche a spazio dove organizzare degustazioni e corsi, dall’intaglio del legno a workshop sulla terracotta.
Il punto di ritrovo per tutti è il Bar Giallo, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e anzi si è stratificato tra mobili d’epoca e vecchi registri telefonici, diventato un punto di riferimento per il pit stop di ciclisti e avventori che partono da Pesaro o Senigallia. A fondarlo sono sempre state Chiara, Pauline ed Elisa che si sono occupate di tutti gli aspetti, dal branding alle grafiche, e che dallo scorso anno hanno scelto di affidarlo a un giovane del posto a dimostrazione di quanto il progetto di Borgo Loretello sia stato una scommessa vinta in termini di creazione del lavoro e opportunità concrete. Mirko Paolini ha 25 anni ed è originario della vicina Castelleone di Suasa e, dopo il diploma alberghiero, ha trascorso due anni nella cucina di Uliassi prima di iscriversi alla facoltà di Scienze Gastronomiche a Parma che completerà nei prossimi mesi. Per comprendere di più il personaggio, l’opportunità di lavorare al Bar Giallo è arrivata dopo che a lui saltò lo stage in un mulino.
Con le idee ben chiare, Mirko cura tutta l’offerta enogastronomica insieme alla proprietà di Borgo Loretello che rimane garante della proposta. Una volta seduti nella piazzetta di questo villaggio si possono ordinare taglieri di salumi e formaggi di produttori locali, crostini con burro e alici, le pizzette con farciture settimanali di Ai Pini – Osteria & Pizza di Arcevia o il pá cu l’ojo, piatto povero della tradizione anconetana a base di pane, olio extravergine di oliva e sale. A parlare marchigiano sono anche i drink, come il loro Bloody Mary di datterini gialli, una composta di cipolle di Suasa e un centrifugato peperone e sedano; il Margarita è invece con una marmellata di fichi frullata con il tequila mentre la Sangria ha il gusto del Rosso Piceno. A proposito di vino, su 34 cantine presenti in carta 28 sono regionali e di medie-piccole dimensioni. Per la colazione i clienti possono spaziare dal pane di segale di Pandefrà (del resto Senigallia dista circa quaranta minuti di auto) con marmellata di visciole e burro di malga allo yogurt della Latteria di Mauro Laurino condito con granola e frutta, opzioni più ricercate che affiancano i classici lievitati e completano la tazza di cappuccino e caffè filtro della piccola torrefazione Kali a Serra de’ Conti. Proprio con loro hanno organizzato un evento a giugno dove il caffè è stato protagonista di tre cocktail. E non sarà l’unico per questa estate: da segnare in calendario c’è l’appuntamento del 25 luglio per partecipare alla degustazione di Cantina Broccanera e, sempre a fine mese, Bar Giallo ospiterà pizzeria Ai Pini per una serata tra mixology e pizza.