Il litorale della provincia di Latina è noto per le sue spiagge e le acque cristalline. Oltre alle bellezze naturali, quest’area offre testimonianze di una storia millenaria e richiami alla mitologia, a partire dalla toponomastica, basti pensare al promontorio del Circeo o alla Riviera di Ulisse. Dal punto di vista agricolo, è un territorio particolarmente fortunato, con una straordinaria disponibilità di buone materie prime. Anche il panorama della ristorazione comincia a essere interessante e variegato. Ecco una selezione di 7 indirizzi (+ 1), diversi tra loro per tipologia di offerta e posizione, che meritano una visita, soprattutto in estate.
Il ristorante esperienziale
In località Le Ferriere a Latina si trova Satricvm, il ristorante dello chef Max Cotilli. Per l’estate 2024 l’intero menu è dedicato all’Odissea. Ogni singola portata richiama un mito omerico: un viaggio epico attraverso piatti sorprendenti, tanto nelle forme quanto nell’accostamento degli ingredienti. Due i percorsi degustazione: Nessuno, di 5 portate a 100 euro e Itaca, di 8 portate a 130 euro. A rendere ancor più piacevole l’esperienza ci pensa Sonia Tomaselli, con una selezione di vini non banale e abbinamenti azzeccati. Il locale si presenta con un design moderno e vanta un gradevole giardino esterno.
L’agriturismo di un produttore di vini
Seguire le botti è l’agriturismo di Cantina Sant’Andrea che sorge tra Sabaudia e Terracina. Cinque camere, un bel giardino e soprattutto un buon ristorante. Dimenticate però la cucina schietta, a volte troppo, dei classici agriturismi. Qui lo chef Pasquale Minciguerra propone piatti che esaltano sì le eccellenze del territorio, ma con un tocco decisamente raffinato e originale. Menu degustazione da 6 o 8 portate rispettivamente a 60 e 80 euro, con possibilità di abbinamento con i vini di produzione propria.
Lo stabilimento balneare
A Sperlonga, Bazzano Beach è la meta ideale per chi vuole trascorrere una giornata in una splendida caletta, senza rinunciare a tutti i comfort. Per di più, il ristorante dello stabilimento va ben oltre la classica offerta da spiaggia. Pesce fresco locale e prodotti agricoli provenienti da aziende della zona sono la base della proposta, semplice ma gustosa, del pranzo. Dopo l’aperitivo al tramonto, per la cena è previsto un servizio più intimo e la possibilità di scegliere un menu degustazione. Non manca l’accompagnamento musicale che si protrae fino a tardi.
La trattoria di terra
A due passi dal mare, ma con i piedi ben piantati a terra, Buccia è una trattoria contemporanea che fa un gran bel lavoro sulle carni, quinto quarto compreso. Il legame con il territorio si concretizza attraverso il solido rapporto instaurato con i fornitori locali. Per il resto, il menu è composto da piatti originali o, tutt’al più, influenzati da tradizioni gastronomiche regionali diverse da quella laziale. Nulla di strano se si pensa che ai tempi della bonifica, meno di un secolo fa, questa zona ha accolto persone un po’ da tutta Italia.
Lo stellato e il bistrot
Due insegne un solo chef. Quella di Essenza, nel centro storico di Terracina, è l’unica stella che brilla nei cieli della Riviera di Ulisse. Simone Nardoni definisce la sua cucina neoclassica, personale e priva di vincoli geografici. Nel menu è abolita la classica suddivisione delle portate, la carta è invece divisa in: carne, pesce, pasta e dolci. Immancabili i percorsi degustazione (90 e 120 euro). Cantina che ospita un numero importante di etichette, circa 800 di cui un centinaio di Champagne, selezionate dalla sommelier Mara Severin. Più informale la proposta di Esstro, sempre a Terracina, nei pressi del lungomare. In menu, taglieri da condividere ma anche piatti confortevoli o a base di pescato locale. Completano l’offerta burger, toast e croque monsieur. Da bere cocktail e vini anche al calice.
Il buon ristorante di pesce
A Formia, dal 1957 il nome di Chinappi è sinonimo di buona cucina di mare, realizzata esclusivamente con pescato locale e nel rispetto della stagionalità. Ricette semplici, eseguite in maniera impeccabile per valorizzare la materia prima. Si ordina alla carta oppure si può optare per due menu degustazione (50 e 85 euro). Vi sono poi proposte giornaliere, a seconda del pesce disponibile nelle aste. Da non perdere i crudi. Carta dei vini focalizzata principalmente sui bianchi e le bollicine.
La pizzeria
Parlando di pizza, la novità dell’estate è Tintarella. Dietro questa apertura c’è in realtà un nome già noto e apprezzato: Luca Mastracci, che dopo Priverno, Frosinone e Latina, ha deciso di portare la sua pizza al mare. Siamo infatti all’Hotel Tirreno, al Lido del capoluogo pontino. L’impasto lo si può definire napoletano e contemporaneo, materie prime prevalentemente locali per farciture sia classiche che creative. Da non perdere i fritti.