Ognuno ha il proprio punto di vista sugli hot dog. New York o Chicago style? Cottura al vapore o alla griglia? Con senape o ketchup? Würstel inciso o non inciso? Pane tostato o no? La verità è che non esiste un unico modo per preparare un hot dog: dipende esclusivamente da voi (nessuno vi giudica!). Ciò detto, il nostro invito è quello di sperimentare. Via libera quindi a tecniche di cottura, tipi di pane, condimenti e accompagnamenti diversi. Una volta che sarete andati oltre le semplici, ma sempre valide, declinazioni a base di senape e ketchup, potrete iniziare a preparare il vostro personalissimo hot dog.
Abbiamo chiesto a quattro tra i nostri chef preferiti le loro ricette: magari troverete l’ispirazione per realizzare la vostra versione ideale.
Evelyn Garcia
Garcia conserva un bel ricordo di quando ha assaggiato gli hot dog alla messicana nella città natale di sua madre, Valle Hermoso, nello stato di Tamaulipas in Messico. Ora, quando li prepara a casa, Garcia avvolge gli hot dog nel bacon e li scotta su una piastra finché non diventano croccanti. Adagiati all’interno di un panino tostato, li condisce con maionese, senape, pomodoro, cipolla bianca a cubetti e jalapeño grigliato separatamente.
Carla Hall
Hall fa grigliare due hot dog su una padella di ghisa per farli abbrustolire. Li posiziona all’interno di un panino tostato diviso nel senso della lunghezza: «Così facendo il pane accoglie più condimento possibile», dice. Li condisce con ketchup e senape gialla per poi fargli fare un giro di 360 gradi in modo che ogni centimetro sia ricoperto di salsa. Aggiunge altro ketchup, senape e cipolla e termina con salsa ai cetriolini e crauti.
Danny Meyer
Meyer ha un’ossessione per gli hot dog fin da quando era bambino. All’epoca sceglieva senape, ketchup, salsa ai cetriolini, peperoncino e cipolle tritate. Da adolescente era solito dividere i suoi hot dog nel senso della lunghezza, li farciva con cubetti di formaggio e li avvolgeva con il bacon. Oggi, i suoi condimenti sono più ricercati: al The Modern di New York City serve dei mini Wagyu dogs su un panino ai semi di papavero, conditi con scalogni sottaceto, zabaione alla senape, olio di aneto e un cucchiaio di caviale.
Jacques Pépin
I gusti di Pépin in fatto di hot dog sono sempre diversi. A volte li incide con un coltello e li cuoce in padella, altre volte alla griglia. Attualmente il suo preferito è quello in versione poached: «Voglio che sia grasso e succoso», dice. L’hot dog viene inserito in un panino tostato e condito con ketchup e kimchi croccante a base di foglie di senape e fiori eduli – un equilibrio tra piccante e dolce. «Per me è questo l’hot dog perfetto!», dice Pépin.
Top dogs
Qualche alternativa di ottima qualità ai würstel più dozzinali, tra frankfurter e altre tipologie, per un hot dog coi fiocchi
Würstel Servelade Levoni
La speziatura con note di pepe bianco e noce moscata, una delicata affumicatura naturale e la cottura a vapore danno un würstel gustoso e succoso, senza glutammato e polifosfati aggiunti. Va scaldato a vapore, in padella antiaderente o sulla griglia.
Meraner Würstel Tito
Il Maso dello Speck Classico souvenir mangereccio dalle vacanze in Alto Adige, il “Meraner” di Tito è a base di un mix di carne bovina e suina di prima scelta, insaporita dall’aggiunta di maggiorana. Si consiglia di bollirlo in acqua.
Hot Dog Campano Cillo
Il macellaio e norcino campano Sabatino Cillo prepara diversi tipi di würstel tra cui questi deliziosi Frankfurter con carni di suino chiaro e di razza casertana, con leggera affumicatura. Ma c’è anche il Marchigianotto da razza bovina Marchigiana.
Würstel Pork’n’Roll La Bottega
Dall’allevamento suino di famiglia in Puglia, Gerardo Roccia realizza a Roma ottimi würstel da hot dog con tagli di carne di prima scelta, giusto rapporto tra parti grasse e magre, minimo uso di additivi e cottura tradizionale “in stufa”. Gustosi e succosi.
Würstel di suino e pollo Pulicaro
Dall’allevamento “etico” di Torre Alfina, in provincia di Viterbo, arrivano questi gustosi salsicciotti di maiale e pollo insaporiti da pepe, rosmarino, pimiento, chiodi di garofano, anice stellato, aglio, alloro, ginepro e senape.
– Luciana Squadrilli