Napoli è una città di grandi sfide, ma anche di straordinarie occasioni. Lo sa bene lo chef Eduardo Estatico che l’ha riscelta dopo diverse esperienze fuori casa, tra Italia e Stati Uniti, in una carriera costruita nell’hôtellerie di lusso, dal JK Place di Capri all’apertura del partenopeo al Britannique (oggi del gruppo Hilton) lungo Corso Vittorio Emanuele. A riavvicinarlo nel capoluogo partenopeo è stata la sfida di rilanciare un ex disco club, La Mela, in un cocktail bar di qualità senza servire pasta o pizza. Un’esperienza che si è conclusa la scorsa primavera, poco prima della sua prevista partenza per Milano: «Alla fine non sono più andato, hanno prevalso le radici e la famiglia». A queste motivazioni si è aggiunta l’opportunità di mescolare cucina d’autore con un format all-day-long quasi fosse un concept da albergo (ma senza camere).
Tutto questo è To Live, recentissima apertura a Posillipo che si sviluppa in un ambiente raffinato di 140 metri quadri, con un giardino interno e una sala da 30 coperti. Un luogo intimo, dove il comfort e il design si uniscono per creare un’esperienza culinaria raffinata, ma accessibile, che apre le porte già alle 7 del mattino per assicurare un’ottima colazione dal gusto internazionale tra cornetti, brioche e french toast, più una carta dedicata alle uova (fritte, strapazzate, alla Benedict), avocado toast con salmone affumicato marinato in casa, e poi formaggi e frutta di stagione. Proprio a questa prima fascia della giornata è legata una collaborazione speciale con il carcere minorile di Nisida: «I nostri lievitati vengono da qui. Questo impegno verso il sociale è parte integrante della filosofia del ristorante. Contribuiamo a dare una seconda possibilità a questi ragazzi».
Un elemento distintivo di To Live Napoli è l’attenzione verso il sociale. Il ristorante ha avviato una collaborazione con il carcere minorile di Nisida, luogo in cui vengono prodotti tutti i lievitati con le ricette di Estatico, attraverso un progetto di recupero dei giovani detenuti. Questo impegno solidale è parte integrante della filosofia del ristorante, che cerca di coniugare l’eccellenza gastronomica con iniziative sociali di grande valore. A pranzo la proposta è all’insegna della semplicità, con piatti che strizzano l’occhio alla tradizione napoletana e prendono spunto da alcune preparazioni che Estatico ha raccolto nel suo libro “La cucina napoletana in oltre 200 ricette”, scritto a quattro mani con Gerardo Gagliardi. Tra i cavalli di battaglia non mancano l’insalata caprese, la parmigiana di melanzane e un’originale pasta di zucchine si accompagnano a piatti di mare come la linguina con polpo verace alla Luciana.
C’è attesa per l’apertura del fine dining a cena, prevista per i primi di ottobre, dove lo chef si racconterà attraverso tre percorsi degustazione: «Il primo menu si chiama Lungo la via del Mediterraneo, è di sette portate ed esplora i sapori del mare e della terra; in cinque corse ho scelto di esprimere la mia Napoli Svelata, con una rivisitazione creativa di piatti simbolo della città; ho costruito anche un percorso vegetariano, In Verde, quattro portate a base di verdure senza l’utilizzo di proteine animali. In realtà, esiste anche un’opzione più smart con Partenope in tre atti, due dei quali salati e uno dolce da scegliere à la carte». Da buon appassionato di Champagne (lo chef è anche sommelier), nella wine list lo chef valorizza le bollicine francesi e dà spazio anche alle aziende campane: a occuparsi di sala e cantina è Rita Estatico, sorella dello chef, scuola Taverna Estia e rientrata a Napoli dopo aver lavorato in quello che è stato lo stellato più antico di Londra, Le Gavroche.