Sull’etimologia della parola Langa le interpretazioni si sprecano, ma se si pensa che in dialetto “andar per Langa” significa “camminare sulla cresta delle colline”, allora non serve fantasticare troppo per comprendere il senso del termine, che riflette proprio l’andare su e giù tra le colline. Andare per langa, andare per vigna: et voilà, l’incipit più efficace da associare a questo famoso paradiso vitivinicolo, altamente scenografico e, al tempo stesso, difficile da avvicinare.
Distese collinari a perdita d’occhio, antichi borghi e castelli arroccati, un susseguirsi di dolci pendii coltivati a vite, con i filari che disegnano rigorose geometrie: sono questi i magnifici scenari di un fazzoletto di terra situato nella più estesa provincia italiana, quella di Cuneo.
È il regno indiscusso dell’enogastronomia, dove effettivamente la cucina e il vino sono il risultato di un mosaico di prodotti di eccellenza: il tartufo bianco di Alba, i grandi formaggi, le pregiate carni bovine di razza piemontese, la Nocciola Tonda Gentile e i grandi vini rossi.
Da questo felice incontro, nascono i piatti della tradizione: il vitello tonnato, la lingua salmistrata, i brasati, i bolliti con le loro salse, i tajarin con la fonduta di Castelmagno, i ravioli (o agnolotti) del plin ripieni di carne saltati al burro o al tovagliolo (ovvero senza condimento). Il tutto, e tanto altro ancora, accompagnato specialmente da sua maestà il Nebbiolo, nella sua eccellente versione “semplice”, così come in quella del Barolo o del Barbaresco.
Guido Ristorante – Serralunga d’Alba
Nelle eleganti sale della villa che fu di Vittorio Emanuele II, troviamo i piatti che hanno fatto la storia della famiglia Alciati, come l’intramontabile vitello tonnato, gli “agnolotti di Lidia” al tovagliolo o al sugo di arrosto, e il capretto al forno.
Felicin – Monforte d’Alba
Niente è più azzeccato del nome di questo locale: l’entrata è in un giardino che sembra incantato, chiuso tra muri di pietra da cui spunta imponente il campanile della chiesa di Monforte. Una cucina classica di Langa (strepitosi i tajarin) con qualche brioso tocco moderno.
Massimo Camia – La Morra
I piatti vengono eseguiti con tecnica, maestria e precisione e, di fatto, interpretano egregiamente il territorio di Langa, allargandosi talvolta all’intera regione piemontese. I sapori che caratterizzano i piatti della carta risultano netti e precisi, e il menu è equamente diviso tra proposte di territorio e incursioni marinare: accostamenti garbati che esprimono la sintonia tra ricerca e tecnica collaudata della cucina.
La Piola – Alba
Una full immersion nel Piemonte più autentico e ghiotto s’inserisce al piano inferiore del tristellato Piazza Duomo. La proprietà, non a caso, è la stessa così come la qualità che ne consegue. Per scoprire i capisaldi della grande cucina di Langa, occorre perciò fare una doverosa sosta.
Trattoria della Posta – Monforte d’Alba
La tradizione langarola non viene mai messa in discussione: una cucina schietta che non ha timore di rivendicare la sua identità, accompagnata da una cantina che offre il meglio del territorio. Sublime è la carne cruda battuta al coltello, così come la cipolla ripiena alla toma di Murazzano.
La Coccinella – Serravalle Langhe
Si trova in Alta Langa un affidabilissimo ristorante, punto fermo della ristorazione piemontese. I grandi classici locali sono preparati in maniera magistrale con cotture precise e impeccabili materie prime. L’altra grande specialità sono i piatti di mare, eccellenti e mai banali.
Campamac Osteria – Barbaresco
Si tratta di un bistrot contemporaneo che in dialetto significa “darsi da fare” così come “mettine ancora” o “dacci dentro”. Non è solo un’ottima osteria gourmet, ma anche uno splendido shop dove poter acquistare carne di primissima qualità ed eccellenti etichette di vino.
La Ciau del Tornavento – Treiso
È una delle “ciau” (in dialetto significa proprio chiave) di volta della grande cucina di Langa: uno dei luoghi imprescindibili per chi desidera immergersi nelle emozioni che questi paesaggi sono capaci di suscitare. Nell’ammirare i giochi di luce sulle colline e sulle vigne del Barbaresco, vengono servite prelibatezze di una cucina che spazia tra il mare, la tradizione e la fantasia.
Osteria More e Macine – La Morra
Il suo pezzo forte è la carta dei vini che, effettivamente, appare di assoluto pregio e ricerca. La cucina di Langa è molto gustosa, ben bilanciata e qualche volta sconfina con altrettante ottime preparazioni. I formaggi e i salumi sono da provare, così come il vitello tonnato e i tajarin. Insomma, è una cucina di sostanza che si sviluppa in maniera schietta e sincera.
La Repubblica di Perno – Monforte d’Alba
È la sintesi perfetta della Langa contemporanea dove si possono gustare i classici di Langa, preparati con tecnica. La grande selezione e la stagionalità delle materie prime rappresentano un vero e proprio biglietto di visita. Ottime le paste ripiene, così come la finanziera.