MULTI 2024

A Roma torna MULTI, festival di cibo e cultura

Fino a domenica 22 settembre, i giardini di Piazza Vittorio ospitano l’evento gratuito organizzato da Slow Food Roma e Lucy: al centro, la multiculturalità gastronomica (e non solo).

“Viaggio alla scoperta delle culture e cotture che uniscono”: è questo il claim di MULTI, l’evento romano che già lo scorso anno aveva portato in piazza Vittorio Emanuele II colori, sapori e profumi delle cucine del mondo, come emblema di apertura, inclusione e solidarietà attraverso il grande valore comunitario del cibo e un’atmosfera di festa e condivisione.

Nel cuore del quartiere Esquilino, da tempo emblema della multiculturalità gastronomica anche grazie al fornito mercato rionale e non solo della Capitale e zona prediletta di molte comunità asiatiche e africane, i giardini della piazza tornano dunque a ospitare l’appuntamento – a ingresso gratuito – organizzato da Slow Food Roma e Lucy sulla Cultura, rivista culturale fondata e diretta dallo scrittore Nicola Lagioia, con il contributo di Roma Capitale e di Città Metropolitana di Roma Capitale. Le quattro giornate della manifestazione – una in più dello scorso anno, dal 19 al 22 settembre – vedono dunque un ricco programma che è frutto anche di una presenza e collaborazione continuativa con il quartiere e le comunità e associazioni coinvolte, e di un interesse condiviso verso la pace e la solidarietà tra i popoli. Oltre cento gli appuntamenti in calendario, che andranno anche oltre i confini dei giardini – con la rassegna Fuori MULTI, tra passeggiate nel quartiere, visite alle biblioteche, incontri e l’assaggio del “Sanpietrino” gelato creato appositamente per l’evento al Palazzo del Freddo di Fassi, e con il MULTI Day al vicino Mercato Centrale Roma – e faranno incontrare persone e culture di ogni genere ed età, anche grazie all’area dedicata ai bambini.

Interessante anche la sezione, ampliata, denominata Più Horti per tutti e nata in collaborazione con Horti Magici, lo spazio gastronomico e culturale presente in piazza, con un programma dedicato di presentazioni letterarie e laboratori gastronomici in orario brunch o aperitivo, come l’incontro – in programma venerdì alle 18.30 – dedicato alla “cucina giapponese quotidiana” con Emiko Davies e Francesca Rocchi di Slow Food Roma, coordinatrice della sezione gastronomica dell’evento.

«Per il secondo anno MULTI mette nella stessa piazza storie, cibi, arti, culture, buone pratiche, esperienze provenienti da ogni angolo del mondo. MULTI è una festa, un laboratorio, uno strumento di conoscenza e di dialogo, è un’occasione per incontrarsi e stare insieme nel nome della pace e dell’armonia tra i popoli. Credo faccia molto bene – racconta Lagioia – a una città come Roma, a un paese come l’Italia, a un tempo come quello che stiamo vivendo».

Al centro di questo evento sfaccettato e aperto alla contaminazione culturale di vario genere – dalla danza al cinema e alla letteratura, da musica e cucina meticcia con Don Pasta alle poesie armene con il brandy, fino al giornalismo e al racconto di temi (tragicamente) attuali come il femminismo o le guerre – il cibo da cucinare e mangiare mantiene naturalmente un posto centrale: saranno 60 i piatti (e i bicchieri, dalla birra artigianale ai vini “Slow” fino alle bevande tradizionali dei diversi luoghi) proposti delle Comunità del mondo durante la manifestazione, per un’immersione culturale e gastronomica che abbatte confini e bandiere e riunisce tutti, per qualche giorno, attorno a una grande tavolata idealmente allestita nel centro di Roma: ci saranno da assaggiare specialità di Afghanistan, Azerbaijan, Bolivia, Cina, Congo, Etiopia, Iran, Marocco, Palestina, Kurdistan, Subcontinente indiano (Bangladesh, India, Pakistan) Sierra Leone, Sudan, Ucraina, Venezuela. E ancora, piatti che nascono da incontri e storie personali, come quelli proposti dal forno di Pietro e Andrea Roscioli all’Esquilino: dalla pizza bianca con impasto alla curcuma, condita con cipolle e peperoncini, ispirata dalla conoscenza della signora Sume e della sua bottega indiana alla muttabal (crema di melanzane cotte al forno, con tahina, aglio, menta e yogurt) realizzata secondo la ricetta siriana del banconista Samir fino all’hummus con tahina e paprika preparato da Roberto, arrivato al Forno Roscioli dopo una lunga esperienza a Londra che gli ha aperto gli orizzonti gastronomici e umani.

Ma ci sarà occasione anche per raccontare e mettere a confronto prodotti e ricette che tracciano fili rossi tra le varie culture: dal gelato, nella sua interpretazione italiana ma anche curda, iraniana, libanese e coreana, alle somiglianze e diversità tra fregula, cous cous e bulgur o al “comune denominatore” dei ravioli tra Ciociaria e Cina.

Insomma, come dichiara Francesca Rocchi, MULTI offre a sempre nuove Comunità «l’opportunità di raccontare, attraverso i piatti la loro cultura gastronomica». E per chi è a Roma l’invito è a cogliere quella di assaggiare e conoscere cose nuove.

Maggiori informazioni

MULTI Roma 2024
giovedì 19-domenica 22 settembre
Giardini di Piazza Vittorio Emanuele II
Roma
Ingresso gratuito

multiroma.it

slowfoodroma.it

lucysullacultura.com

 

nella foto: l’hummus con tahina e paprika del Forno Pietro Roscioli

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