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Il Cugnòlo

Tra bosco e mare: Il Cugnòlo e il fascino discreto delle Marche

Il ristorante gourmet si trova all'interno di Villa Lattanzi, prestigiosa dimora non distante dal borgo di Torre di Palme nelle Marche.

Arroccato su un promontorio, da cui si gode di una vista mozzafiato sull’Adriatico, il borgo medievale di Torre di Palme (Fermo) è uno dei tanti tesori delle Marche. Il centro storico, molto ben conservato, con i suoi vicoli, le belle chiese e le case in pietra, proietta il visitatore in un tempo lontano. Appena fuori l’abitato vi è il boschetto del Cugnòlo, la cui vegetazione nasconde la Grotta degli Amanti. A questa piccola cavità scavata nella roccia è legata la storia, tragica e romantica, di Laurina e Antonio. Lui era un soldato impegnato nella guerra in Libia (1911) che, tornato in licenza a Torre Palme, decise di disertare e di rifugiarsi con la sua amata proprio in questo anfratto. Il bosco, di 35 ettari, attualmente rappresenta il cuore verde di Villa Lattanzi, dimora storica letteralmente sospesa tra la selva e il mare.

Oltre alle camere, splendidamente arredate e dotate di tutti i comfort, la struttura vanta anche un ristorante di fine dining, la cui insegna omaggia proprio il bosco circostante. Il ristorante Cugnòlo è guidato dal giovane chef Rodion Dodu e, oltre che agli ospiti della struttura, è aperto anche ai visitatori esterni in cerca di un’esperienza gastronomica in luogo intimo ed elegante. La cucina di Rodion Dodu è diretta: netti sono infatti i richiami al territorio e alla tradizione, inevitabilmente rielaborata sulla base delle sue esperienze internazionali. Si può scegliere tra due percorsi, rispettivamente da 75 e 85 euro. Il primo, Sapori d’Amare, è incentrato sul pescato, sei portate che vanno dai semplici Spaghettini al peperone, alici e finocchietto alla più elaborata Ombrina, melanzana al miso, brodo di pollo speziato e papaya.

L’altro menu degustazione è curiosamente focalizzato su un singolo ingrediente a rotazione; durante la nostra cena era il turno della quaglia, protagonista di tutte le portate (dessert esclusi). Tra queste le Coscette, radicchio, noci e morici oppure il Petto, con mela alla senape e acciughe. Altrettanto valida e invitante risulta la proposta alla carta, con piatti come l’Astice tiepido, insalata del contadino, perle al karkadè e cipolla rossa o l’esotico Riso, cocco, gamberi rosa e lime impreziosito da zafferano locale dei monti Sibillini. In sala il maître e sommelier Moreno Bracciotti valorizza il lavoro dello chef con abbinamenti azzeccati e mai banali, potendo contare su una carta di circa 300 etichette, conservate nella cantina a vista. Particolare è l’attenzione riservata ai vitigni autoctoni. Tanti anche i vini marchigiani, tra cui quelli di Officina del Sole, l’azienda vitivinicola della stessa proprietà di Villa Lattanzi.

Maggiori informazioni

Hotel Villa Lattanzi
Contrada Cugnolo, 19, 63900 Torre di Palme (FM)
villalattanzi.it

 

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