Tra le tante “feste” e “giornate mondiali” spesso create ad arte, quella dedicata alle bollicine francesi – dal 2009 fissata al quarto venerdì del mese di ottobre, promossa dal Comité Champagne che ha raccolto lo spunto del wine expert californiano Chris Oggenfuss – è una delle più piacevoli da celebrare aprendo per l’occasione una buona bottiglia in arrivo dalla Francia per il brindisi globale che unisce gli appassionati di tutto il mondo.
Quest’anno la giornata cade dunque oggi, 25 ottobre, e il Bureau du Champagne Italia – che rappresenta il Comité nel nostro Paese – propone di esplorare le possibilità di abbinamento delle pregiate bollicine con i migliori formaggi italiani, in un bell’incontro tra le due bandiere tricolori. Come d’abitudine, si può procedere per contrasto o per armonia, giocando tra gusti e consistenze per permettere ai due prodotti di esaltarsi a vicenda.
Gli abbinamenti suggeriti
In generale, vinificazioni in bianco o in rosé dei vitigni a bacca rossa conferiscono a molti Champagne la capacità di armonizzarsi con formaggi particolarmente intensi, mentre i vini più giovani si sposano bene con le note fruttate dei formaggi freschi. Perché non provare, ad esempio, ad affiancare mineralità e austerità di uno Champagne Blanc de Blancs in versione brut nature e la ricca cremosità del Gorgonzola dolce? O, scegliendone una versione più intensa ma fine, a una Fontina d’alpeggio? Un Rosé brut dalla freschezza agrumata con note di lampone può accompagnare il gusto intenso di un caciocavallo silano stagionato in grotta o un Taleggio grasso e fondente, mentre il carattere deciso di un eccellente Pecorino Fiore Sardo ben bilanciato tra dolcezza e sapidità sono esaltate dalle note mature di un Blanc de Noirs. L’eleganza e ampiezza dei millesimati si sposa a formaggi complessi e intensi come la Robiola di Roccaverano o un Bitto non eccessivamente stagionato.
Cosa bere invece con la burrata? Provate a servirla con uno Champagne demi-sec, dalle note dolci ma eleganti, e potreste risolvere anche il problema del dessert, giocando sull’assonanza senza rinunciare senza rinunciare completamente ad acidità e sapidità.
Champagne e formaggi, il decalogo per il servizio
Il tutto, senza dimenticare alcune regole di servizio, tra galateo e gusto. Per quanto riguarda lo Champagne, il “decalogo” messo a punto dal Bureau ricorda di non fare mai “il botto” per aprire la bottiglia e di asciugarla con un tovagliolo bianco ogni volta che la si preleva dal secchiello, ma anche di preferire le flûte a tulipano alle coppe, belle ma poco adatte a preservare gli aromi del vino oltre che demodé. A tal proposito, il calice non va riempito fino all’orlo, ma solo per due terzi, ed è sempre meglio versare lo Champagne in due tempi, aspettando qualche secondo per la seconda tranche in modo da favorire la giusta effervescenza. Occhio anche alla temperatura di servizio: quella ideale è tra gli 8 e i 10 gradi – non meno – e si ottiene idealmente raffreddando per venti minuti lo Champagne nel secchiello, in una miscela di ghiaccio, acqua e sale.
Quanto ai formaggi, la temperatura ideale di conservazione – che dovrebbe avvenire in una scatola di legno, o avvolto in un foglio di carta – è compresa tra i 6 e i 10°C e si consiglia di tenerli nella parte inferiore del frigorifero (proprio come per lo Champagne, in alternativa al secchiello). Per il servizio, il formaggio va tolto dal frigorifero almeno un’ora e mezza prima, per gustarlo a temperatura ambiente, e conviene sistemarlo su superfici naturali, come marmo, ardesia o legno (meglio evitare, invece, i vassoi d’argento o d’acciaio, che tendono ad alterarne il sapore). È bene tagliarlo con un coltello dedicato a ogni tipologia, per non mischiare i sapori, possibilmente creando dei taglieri armonici, completi ed esteticamente belli, magari abbelliti da foglie di vite, fiori o frutta fresca o secca.
Una volta che avrete tutto pronto, non vi resterà che stappare la bottiglia prescelta – al ristorante, in enoteca, a casa con gli amici o dove preferite – e condividere i vostri brindisi con l’hashtag #ChampagneDay. Mentre chi desidera organizzare un evento dedicato nel proprio locale potrà seguire le indicazioni riportate sul sito dedicato e inserirlo nel calendario ufficiale.