È cominciata questo weekend l’avventura romana di Hosteria Amedeo nelle cucine di Jacopa, elegante ristorante situato all’interno dell’Hotel San Francesco nel quartiere Trastevere. La storica insegna di Monte Porzio Catone, nel comune dei Castelli Romani, ha infatti annunciato la chiusura fino ad aprile 2025 per lavori di ristrutturazione con la decisione di organizzare dei pop up restaurant nell’attesa. «Daniele Frontoni, proprietario dell’albergo trasteverino, è un cliente affezionato dell’Hosteria. Insieme abbiamo trovato il modo di essere ospiti da lui ogni weekend fino al 30 novembre», racconta Emanuele Reali, quarta generazione della famiglia che ha aperto l’osteria agli inizi degli anni 60 grazie al bisnonno Amedeo.
Dopo il passaggio di testimone da parte della mamma e della nonna, Emanuele ha sempre condotto con entusiasmo e abilità l’insegna, ma i tempi – soprattutto il mondo della ristorazione – corrono veloci. Dopo oltre 70 anni di storia, l’attuale proprietario ha deciso quindi di chiudere per qualche mese con l’obiettivo di rinnovare Amedeo. «Chiudiamo per un grande restyling che renderà più funzionale sia la cucina sia la sala. Quest’ultima, dalla prossima stagione, verrà abbellita da ampie vetrate con vista sulle colline circostanti – racconta Emanuele –. Inoltre, avremo finalmente i bagni all’interno della struttura e una nuova saletta, mentre al piano inferiore la cantina sarà aperta al pubblico, con masterclass, degustazioni di vino, eventi privati e la possibilità di acquistare non solo bottiglie, ma anche salumi e formaggi».
Un progetto che renderà Hosteria Amedeo un luogo più contemporaneo e conviviale – come dimostra anche la trasformazione del pass in un tavolo sociale dove amici e clienti affezionati potranno accomodarsi per godere dell’atmosfera e della cucina – pur rimanendo fedele alla propria identità gastronomica. «Non vogliamo eccessivi stravolgimenti, l’ambiente rimarrà quello tipico dell’osteria, ma i lavori ci consentiranno di essere più prestanti e costanti nel servizio, rendendo l’esperienza per l’ospite più appagante» spiega Emanuele Reali, che condivide i successi del format con una piccola e affiatata brigata capitana da Giordano Paniccia, cuoco di Amedeo da quasi 20 anni, che racconta: «Qui ho fatto tutta la mia gavetta. Prima con la nonna e poi con la madre di Emanuele e sono felice di trasmettere ancora la mia passione per questo mestiere che metto in pratica con una cucina dove la genuinità e la tradizione sono concetti irrinunciabili».
I Castelli Romani a Roma
Da Jacopa il menu è una sintesi delle proposte che nel tempo hanno forgiato l’anima culinaria dell’insegna: tre piatti per ogni voce del menu, come la Lingua con carote arrosto e salsa chimichurri o i Paccheri all’amatriciana con guanciale arrosto affumicato, una delle ricette più emblematiche del ristorante. Ogni settimana ci sarà qualche proposta extra, mentre da dicembre e fino al 6 gennaio il team dell’Hosteria si trasferirà presso la Tenuta di Fiorano, realtà vitivinicola immersa nel Parco dell’Appia Antica. Una collaborazione nata grazie al progetto “Campagne Romane” come omaggio al territorio laziale e alle sue tradizioni gastronomiche. «Così come con Daniele Frontoni anche con il proprietario di Fiorano, il Principe Alessandro Boncompagni Ludovisi, la visione d’intenti è la medesima: proporre una cucina che valorizzi i nostri prodotti e la nostra regione, interpretata attraverso i piatti di Hosteria Amedeo», chiosa Emanuele Reali che, dopo le feste natalizie, valuterà insieme alla cantina laziale se proseguire con altre iniziative.