Nel cuore di Torino, tra le eleganti vie che raccontano secoli di storia, c’è un ristorante che incarna l’evoluzione del gusto e dell’ospitalità: Del Cambio. Questa insegna senza tempo è nato infatti nel 1757 e si è continuamente rinnovata, ospitando personalità illustri, da Cavour a Nietzsche, da Casanova a Puccini. Prima di oggi, l’ultimo grande cambiamento avvenne nel 2014 quando l’ingresso nel team di Matteo Baronetto riportò la stella Michelin in questo luogo cult per la ristorazione italiana. A distanza di dieci anni da quell’avvenimento, Del Cambio aggiunge un nuovo tassello alla sua lunga narrazione e nomina Diego Giglio come executive chef.
Un passaggio di testimone nel segno della continuità
Dopo oltre un decennio sotto la guida di Matteo Baronetto, che ha saputo traghettare Del Cambio verso una modernità equilibrata senza mai tradirne l’identità, è tempo di un naturale avvicendamento. Diego Giglio, già colonna portante della brigata e figura chiave sin dall’inizio del progetto di rinnovamento nel 2014, raccoglie il testimone con l’intento di consolidare e far evolvere ulteriormente il percorso gastronomico del ristorante.
Con una formazione nelle migliori cucine italiane, l’esperienza di Giglio s’intreccia con quella di Baronetto da oltre vent’anni, un sodalizio professionale che ha contribuito a plasmare il volto contemporaneo di Del Cambio. Il suo approccio combina creatività, rigore tecnico e una profonda sensibilità per la storia del luogo, che da sempre accoglie artisti, intellettuali e gourmet esigenti.
L’eredità del ristorante Del Cambio e il suo futuro
Con la nomina di Diego Giglio, il ristorante conferma la propria vocazione a evolversi con eleganza, mantenendo salda la propria identità. Le parole dello chef sono chiare: «La collaborazione con Matteo Baronetto è stata fondamentale per la mia crescita professionale e sarà preziosa anche in questa fase di transizione, in cui lavoreremo insieme per garantire continuità e coerenza alla proposta gastronomica di Del Cambio. Il mio obiettivo è proseguire nel consolidamento dell’identità che il ristorante ha costruito negli ultimi 10 anni, nel rispetto, quindi, della tradizione alla quale aggiungerò la mia personale interpretazione». Questa continuità di relazione professionale tra i due chef è sostenuta anche da Michele Denegri proprietario del Ristorante Del Cambio attraverso la società Risorgimento.
Un nuovo inizio per Baronetto
Mentre Del Cambio scrive il suo prossimo capitolo con Giglio alla guida della cucina, Matteo Baronetto si prepara a intraprendere un nuovo percorso imprenditoriale. «Sono felice di vedere Diego Giglio assumere questo ruolo, perché rappresenta perfettamente lo spirito e la filosofia che abbiamo costruito in questi anni a Del Cambio – ha dichiarato Matteo Baronetto -. Il passaggio di testimone che annunciamo oggi è stato, infatti, studiato e previsto tra me, Denegri e Giglio da molto tempo e rappresenta una evoluzione naturale del percorso personale di entrambi noi chef e di quello di Del Cambio. Con Diego Giglio la collaborazione continuerà in questa fase di transizione, per garantire un passaggio graduale e armonioso. Nel frattempo, sono entusiasta di potermi dedicare allo studio di un nuovo progetto, che mi permetterà di continuare a esplorare nuove frontiere della cucina e dell’innovazione culinaria».