Se pensate che la montagna sia solo sci e cioccolata calda, è il momento di ricredervi. Per quattro giorni, St. Moritz diventa il cuore pulsante della mixology internazionale con oltre 20 location di lusso, 18 eventi esclusivi e una competizione che mette alla prova il talento dei migliori bartender. Dal 13 al 16 febbraio, l’atmosfera sarà quella delle grandi occasioni: après-ski in igloo, dance lunch sulle piste, mostre artistiche, brunch in alta quota e un closing party che promette scintille. Il tutto, ovviamente, accompagnato da drink d’autore che esplorano nuovi orizzonti del gusto.
«La St. Moritz Cocktail Week è un evento profondamente radicato nel territorio, con un potenziale straordinario destinato a crescere nel tempo. Diventerà sempre più un punto di riferimento per chi desidera vivere l’eccellenza dell’ospitalità di lusso e dell’alta mixology. Il bancone del bar sarà il palcoscenico dove la maestria nella miscelazione prenderà vita, offrendo un’esperienza unica fatta di creatività, gusto e raffinata convivialità», afferma Annalisa Testa, giornalista e founder del progetto Cocktail Week di St. Moritz, Lago di Como e dell’inedita tappa di Taormina, in programma dal 2 al 5 ottobre 2025.
Quando l’arte si beve
Il tema di quest’anno, “A Work of Art”, porta l’arte direttamente nei bicchieri. I bartender sono chiamati a creare un signature cocktail ispirato a un’opera, trasformando ingredienti, colori e texture in veri capolavori liquidi. Dai paesaggi alpini di Jean-Michel Basquiat alle ipnotiche opere su vetro infranto di Simon Berger, ogni ricetta racconta una storia e regala un’esperienza sensoriale senza precedenti. Il momento clou della manifestazione? Domenica 16 febbraio quando ci sarà la St. Moritz Cocktail Competition, evento che vedrà i migliori bartender sfidarsi al Roth Bar, un cocktail bar perfettamente funzionante all’interno della galleria Hauser & Wirth. A giudicare le creazioni, una giuria d’eccezione con nomi di spicco della scena mixology internazionale.
Hotel iconici e bar segreti: il tour della mixology
Ad accendere i riflettori sulla St. Moritz Cocktail Week sono alcuni degli hotel più esclusivi della città, dal Badrutt’s Palace al Suvretta House, passando per il Grand Hotel des Bains Kempinski e il nuovissimo Beef Bar. Ma ci sono anche location che solo pochi fortunati conoscono, come la suggestiva James Turrell Room, un secret bar illuminato da un’opera dell’omonimo artista. E non mancano le collaborazioni di alto profilo: il Sant Ambroeus di Milano porta a St. Moritz l’eleganza dell’aperitivo meneghino, mentre da Madrid arriva il team di Salmon Guru, al 23esimo posto nella classifica World’s 50 Best Bars.
Dalle dune del deserto alle cime innevate
Tra le chicche di quest’edizione, spicca il debutto di Desert Rose Gin, creato dai fratelli svizzeri Erik e Thomas Hasenböhler, che trasporta nei cocktail le atmosfere del Sahara (con tanto di limited edition dedicata alla St. Moritz Cocktail Week). E per chi ama i grandi classici, c’è il ritorno di Campari e dei distillati premium di Pernod Ricard Swiss, mentre Beluga Vodka lancia un’edizione limitata dedicata a St. Moritz. Il gran finale? Un closing party con Awards Night al Samigo Fuel 7500, dove verrà eletto il miglior cocktail della manifestazione prima di scatenarsi sulla pista da ballo fino all’alba.
La neve brilla, i bicchieri tintinnano e la mixology diventa arte: St. Moritz non è mai stata così vibrante.