Che Lucca sia una meta gastronomica particolarmente interessante e vivace, grazie a un panorama cittadino che sa ben destreggiarsi tra tradizione e avanguardia, fine dining e proposte informali, non c’è dubbio (tanto che l’avevamo inserita tra le destinazioni su cui puntare nella nostra cover story di un paio di anni fa, in ottima compagnia).
Ma la località toscana cinta dalla suggestiva cerchia muraria risalente all’epoca tra cinque e seicento, famosa per le manifestazioni dedicate a musica e fumetti così come per il suo patrimonio storico-artistico, è naturalmente anche un ottimo punto di osservazione della cultura vitivinicola della regione. E se il lato produttivo è attualmente in fermento, in città – e negli immediati dintorni – non mancano indirizzi più che affidabili per bere bene, tra mescita e bottiglie, etichette regionali e resto del mondo. Vi raccontiamo tre indirizzi da non perdere, tra certezze e novità.
Santa Goccia, nuova apertura a due passi da piazza dell’Anfiteatro
Si chiama Santa Goccia – col tono irriverente tipicamente toscano – la più recente apertura lucchese dedicata al vino, che offre agli appassionati un porto sicuro e accogliente per le serate informali all’insegna del buon bere. Ricavata in un paio di sale (più un grazioso dehors) adiacenti all’albergo Alla Corte degli Angeli, nasce appunto dal desiderio dell’albergatore e imprenditore Pietro Bonino di creare uno spazio dedicato alla convivialità, e in particolare una vineria con mescita indirizzata a un pubblico non solo giovanile. Per farlo, ha chiamato due soci e collaboratori fidati: Mirela Dumitrascu, già manager dell’hotel, che accoglie con garbo gli ospiti, e Fabio Pracchia, giornalista ed esperto di vino che ha collaborato anche con Food&Wine Italia oltre che con numerose altre testate e guide di settore. È quest’ultimo a seguire da vicino la selezione di bottiglie, proposte anche in vendita da asporto negli orari di apertura del locale (tutti i giorni tranne lunedì, dalle 17 alle 22), con una interessante offerta anche in mescita.
Grazie alla visione piuttosto netta di Pracchia, qui il focus non è tanto geografico quanto legato alla produzione artigianale, dando la preferenza a piccole aziende che facciano attenzione a un certo tipo di vitivinicoltura e che raccontino una filiera produttiva legata dalla vigna, con un occhio di riguardo alla Lucchesia: «Questo è un periodo particolarmente interessante per le nostre colline», ci ha raccontato Pracchia. «Penso, ad esempio, al circuito di Lucca Biodinamica di cui abbiamo molte etichette. E anche i clienti che arrivano dall’estero preferiscono bere lucchese o toscano». Nonostante sia in primis una vineria, e non un vero e proprio bistrot, Santa Goccia ha anche una proposta gastronomica più che valida per accompagnare i calici, che spazia dalla tradizione locale a quella delle vinerie italiane: dalle squisite acciughe al verde al prosciutto toscano (o quello di Carpegna), passando per il baccalà mantecato e la deliziosa zuppa lucchese con cavolo nero e fagioli. Il motto: “non si prenota ma si beve bene”.
Santa Goccia
Via degli Angeli, 17
Lucca
Enoteca Vanni, la storia del vino a Lucca
A pochi passi dalla spettacolare facciata della chiesa di San Michele in Foro, e affacciata sula piazza del Salvatore, Vanni è il nome imprescindibile per gli amanti del vino a Lucca. Fondata nel 1965 dai genitori dell’attuale titolare, Paolo Petroni, nasceva con alle spalle l’esperienza dell’attività della famiglia paterna, aperta già dal Dopoguerra. Nella sua impresa indipendente, battezzata con il cognome della moglie, il padre di Petroni ha iniziato a puntare tanto sullo sfuso quanto sulle bottiglie di pregio, mettendo a frutto un grande plus di questo piccolo locale affacciato sulla piazza: uno spazio sotterraneo di circa 300 metri quadri, adibito a cantina già dall’antichità, che garantisce umidità e temperatura ideali per ospitare un tesoro enologico composto oggi di circa 50mila bottiglie.
«Siamo particolarmente orgogliosi del nostro “storico”, con annate vecchie di molte bottiglie», spiega Petroni, al lavoro qui da 27 anni, affiancato anche dalla competenza sui distillati di Leonardo Calò. «Puntiamo soprattutto sulla produzione italiana, con attenzione in primis a Toscana e Piemonte: abbiamo anche etichette quasi introvabili, difficili da ottenere dai produttori, come quelle di Mascarello. Da qualche anno, però, offriamo anche una grossa selezione di vini francesi, dai Bordeaux ai Borgogna passando per le bollicine. E siamo importatori diretti, in esclusiva, di maison di Champagne come Delot, di Cremant di Borgona e Riesling tedeschi». Aperta un primis come enoteca per la vendita di bottiglie, al piano inferiore Vanni ha anche degli spazi in cui da 17 anni oganizza corsi e degustazioni guidate. Mentre tre anni fa l’insegna è stata affiancata dalla Dispensa dell’Enoteca, locale adiacente dove ci si può accomodare – anche in un grazioso spazio esterno – per sorseggiare con calma qualche buon calice o bottiglia accompagnati da selezioni di salumi e formaggi e piatti caldi da bistrot.
Enoteca Vanni
piazza del Salvatore, 7
Lucca
Vino e Convivio, breve gita “fuori mura”
Dal 2007, l’insegna creata da Giovanni Monacci e la moglie Giuseppina poco fuori dal centro di Lucca (e dal 2012 nella sede attuale più ampia a Guamo, frazione di Capannori) è un riferimento per gli appassionati del buon bere. Dal 2022, dopo la scomparsa di Giovanni, la signora Giuseppina – ottima cuoca – è stata affiancata dal nipote Matteo, con il supporto del fratello Filippo e del sommelier e wine specialist Andrea Bartolini.
Qui si viene tanto per il pranzo – con un menu alla carta, tutti i giorni tranne la domenica che è il giorno di chiusura – quanto per bere belle bottiglie, accompagnate da una interessante selezione di prodotti gastronomici dal banco, ricercati con passione e curiosità senza limitarsi ai confini regionali. La cantina annovera circa 5000 referenze, tra grandi nomi e piccole realtà di nicchia, di cui una parte importante è rappresentata dallo Champagne (con circa 400 etichette) e dai vini toscani. Notevole anche il comparto distillati, che va dalle diverse tipologie di rum a whisky e grappe di ricerca. La nuova generazione alla guida ha anche dato impulso a degustazioni private e serate dedicate alla cultura del vino e della gastronomia, mantenendo l’ambiente familiare e conviviale che rende questo luogo una “casa” per molti.
Vino e Convivio
via di Coselli 4/6
Capannori ( LU)