Crostini con fave schiacciate, pecorino e menta

È un antipasto eccellente; potete aggiungervi sopra un uovo in camicia e avrete uno squisito spuntino.

pestello e mortaio

Tempo di preparazione: 45 minuti

Tempo totale: 45 minuti

Dosi per: 4 persone

  • 1 kg di fave fresche

  • 3 cucchiai di menta fresca tritata

  • 1 cucchiaino di scorza di limone

  • 2 cucchiai di succo di limone

  • ¼ di cucchiaino di sale

  • 40 g di pecorino romano grattugiato

  • Olio extravergine d’oliva

  • ¼ di cucchiaino di pepe nero macinato

  • 4 fette di pane tostato

Le fave sono uno degli ingredienti più ricercati, in tarda primavera (tra maggio e giugno); ridurle in crema con un tradizionale mortaio di marmo e un pestello di legno, insieme a menta e pecorino, risulta in un’irresistibile crema da spalmare sui crostini.


Staccate una delle due estremità del baccello di fave, aprite i lembi ed estraete i semi.

Portate a ebollizione una pentola d’acqua a fuoco medio-alto e riempite una ciotola di acqua ghiacciata. Cuocete le fave nell’acqua bollente finché non siano tenere, per circa 2-3 minuti. Scolatele e trasferitele subito nell’acqua ghiacciata per 2 minuti. Scolate di nuovo e rimuovete le bucce dalle fave con le mani. Scartate le bucce.

Unite in un mortaio 2 cucchiai di menta tritata, scorza di limone e sale. Pestate per 30 secondi quindi aggiungete metà delle fave e metà del pecorino grattugiato. Pestate per 5 minuti, quindi unite le fave rimanenti. Continuate a pestare fino ad ottenere un composto granuloso. Aggiungete succo di limone, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva e pepe. Assaggiate e aggiustate il sale, se necessario.

Spalmate il composto di fave sulle fette di pane tostato. Guarnite con formaggio e menta rimanenti. Condite con olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Servite.

Da fare in anticipo: Potete cuocere e sgranare le fave fino a 3 giorni in anticipo. Conservatele in frigorifero in un contenitore ermetico.

Nota: se non le trovate, potete sostituire le fave con edamame o piselli scongelati.

 

foto di Victor Protasio