Il 18 febbraio, a Parigi, avrà luogo la prima edizione del World Restaurant Awards un evento su scala mondiale ideato da Joe Warwick e Andrea Petrini per riflettere sulla complessità dello scenario internazionale della gastronomia odierna, premiandone le realtà più meritevoli. Una cerimonia ispirata agli Oscar hollywoodiani, che conta 73 candidati provenienti da 22 Paesi. Le categorie di concorso saranno principalmente due, Big Plate e Small Plate, che a loro volta contano rispettivamente 12 e 6 sottocategorie. Premiazioni “ortodosse” (quali Classici Durevoli e Novità dell’anno, ovvero ristoranti che si mantengono validi nel tempo e nuove eccellenze), ma anche molto al passo coi tempi, come testimoniano, fra le altre, categorie quali Chef senza Tatuaggi, Destinazioni fuori mano, Carrello dell’anno e Cucina senza Pinzette.
Ben quattro i ristoranti italiani in gara: Retrobottega nella categoria No Reservation Required, Roscioli nella categoria Red-Wine Serving Restaurant, Da Gorini nella categoria Arrival of the Year, e Lido 84 con la Cacio e Pepe cotta nella vescica di maiale dello chef stellato Riccardo Camanini nella categoria House Special. A selezionare i candidati in gara, più di cento esperti del settore, fra cui Alex Atala, Yannick Alléno, René Redzepi, Ana Roš, David Chang e Massimo Bottura (per citarne alcuni). Proprio Bottura firma due degli eventi nominati: Al Meni (con cui dà spazio allo street food nella città di Rimini) per la categoria Event of the Year e Food For Soul (progetto internazionale contro gli sprechi di cibo) per la categoria Ethical Thinking.
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